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TEST LACRIMALI http://www.associazionecheratocono.it/forum/viewtopic.php?f=14&t=1768 |
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Autore: | Mr.X [ martedì 8 gennaio 2008, 16:06 ] |
Oggetto del messaggio: | TEST LACRIMALI |
I test lacrimali sono di fondamentale importanza per chi si appresta a portare lenti a contatto di qualsivoglia natura. Il film lacrimale è una pellicola fluida che riveste gli epiteli della cornea e della congiuntiva e ( anche se spesso trascurato ) ha una fondamentale importanza nel succeso di utilizzo delle lenti a contatto tant'è che oggi viene considerato un vero e proprio tessuto. Nn sto quì a elencarvi come è fatto il film ma ricordo a tutti che trattasi di una struttura molto complessa che reagisce con l'occhio e con la lente e quindi trascurare questo elemento vuol dire partire col piede sbagliato. Il BUT ( Break Up Time ) tempo di rottura del film lacrimale viene studiato fin dal 1969 e indica la stabilità del film lacrimale. Si esegue in lampada a fessura ( con luce di Wood blu cobalto ) instillando una goccia di fluoresceina. Durante il test il paziente deve mantenere gli occhi aperti e si calcola il tempo tra un ammiccamento completo e la comparsa di alcune aree scure ( zone ke si asciugano prima ). Un BUT superiore ai 10/15 secondi è nella norma mentre sotto i 10 secondi viene considerato patologico. Il test è utile x capire la stabilità del film lacrimale ma anche la qualità e la quantità con l'esame del TURN OVER e l'analisi della BLACK LINE TURN OVER: test contingente al BUT sempre con fluo.....dopo aver misurato il BUT si attende la scomparsa della fluo dal menisco lacrimale e quindi si calcola in quanto tempo i fluidi precorneali siano cambiati totalmente. BLACK LINE : è una linea di colore scuro che si intravede durante l'apertura dell'occhio dopo un ammiccamento. Valutando lo spessore della BL si traggono conclusioni sullo stato del film. SHIRMER I Quest test quantitativo è il famoso test della strisciolina di carta bibula inserito nel fornice congiuntivale. La cartina si imbibisce di film e in un tempo di 5 minuti si calcola quanto la cartina sia irrorata. ( ASSOLUTAMENTE PERSONALE: nn mi piace molto questo test in quanto credo ke una stimolazione esterna così invasiva nn dia dati quantitativi reali ) NiBUT ( Non Invasive Break Up Time ) Simile in meccanica al BUT tradizionale viene eseguito senza fluo e si osserva la rottura del film attraverso uno strumento specificatamente progettato ( Tearscope ) Ci sono poi altri test lacrimali che cmq sono di difficile attuazione e hanno sinceramente x noi poca importanza: esempio Tasso di evaporazione Test di felcizzazione esami del muco ecc.ecc. Quando andate a farvi applicare una lente a contatto fate molta attenzione a come vengono presi in considerazione i test lacrimali pre applicativi. |
Autore: | talpa [ martedì 8 gennaio 2008, 16:37 ] | ||||||||||||||||||
Oggetto del messaggio: | Re: TEST LACRIMALI | ||||||||||||||||||
Viene fatto senza lente inserita dico bene ? Penso che mi sia stato fatto cmq ma non di recente ...
Grazie per le info . Riguardo allo SHIRMER ... me lo fecero 16 anni fa ... per le prime lac morbide (che sofferemza resistere 5 min con la carta nell'occhio ..) .. mai piu' visto usare da nessuno ... a "naso" non posso che essere daccordo con la tua opinione personale ... |
Autore: | Betty74 [ martedì 8 gennaio 2008, 17:13 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TEST LACRIMALI |
il mio BUT è di 9" (lieve dislacrimazione) che vuol dire? patologico in che senso?! mi devo preoccupare.. scusate, ma mi manca pure la patologia alle lacrime, adesso |
Autore: | Mr.X [ martedì 8 gennaio 2008, 17:15 ] |
Oggetto del messaggio: | |
assolutamente. il BUT vien fatto senza lenti quello ke si fa con la lente indossata e con lampada di wood e fluo ma serve per anaizzare la meccanica della rgp PS: chiedo venia : SCHIRMER con S C H |
Autore: | Mr.X [ martedì 8 gennaio 2008, 17:20 ] |
Oggetto del messaggio: | |
No Betty.....intanto nn preoccuparti 9 o 10 secondi nn sono considerati patologici nn dirlo a nessuno ma ho visto BUT intorno ai 7 sec ke portavano lenti morbide x ore e ore.... |
Autore: | Betty74 [ martedì 8 gennaio 2008, 17:36 ] |
Oggetto del messaggio: | |
ah, meno male.. sono più tranquilla! ma, che tu sappia, non c'è modo per "migliorare" la qualità del film lacrimale? |
Autore: | Mr.X [ martedì 8 gennaio 2008, 18:47 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Si ci sono dei farmaci ke aiutano a stabilizzare e ristrutturare il film lacrimale ma nn so se posso fare nomi ????? |
Autore: | machi [ martedì 8 gennaio 2008, 20:07 ] |
Oggetto del messaggio: | |
mmhhh a me non credo abbiano fatto questi test... cioè l'oculista mi ha guardato varie volte la cornea la fluorescina senza lenti ma credo che fosse per vedere se c'erano problemi di sofferenza corneale, non era un test lacrimale... per quanto riguarda i farmaci, intendi colliri? a me tutti raccomandano di mettere sempre molte lacrime artificiali (e io ne abuso, ora sto usando optive e celluvisc 0,5), soprattutto sulla cornea trapiantata (ma con le lac ne uso anche nell'altra); ultimamente poi ho avuto problemi di blefarite e mi hanno dato proprio una lacrima che se ho capito bene dovrebbe riequilibrare il film lacrimale... (lipimix, da mettere la sera o comunque non a lenti inserite) |
Autore: | Mr.X [ martedì 8 gennaio 2008, 20:14 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Bingo ! ma in questo forum siete tutti dei fenomeni devo stare attento a quel ke dico in futuro.... CELLUVISC 0,5 un prodotto un po' datato ma fantastico rieguilibra il film lacrimale si può usare x un tempo lunghissimo nn da sensibilizzazione da farmaco e lo consiglio sempre ben volentieri da anni tant'è che la Allergan mi vuole come vicepresidente onorario !!! Scusate ma ogni tanto faccio lo spiritoso |
Autore: | machi [ martedì 8 gennaio 2008, 21:34 ] | |||||||||
Oggetto del messaggio: | ||||||||||
l'unico problema del celluvisc è il fatto che è monodose, per quello uso anche dei pluridose (prima usavo cellufresh adesso mi hanno consigliato appunto otpive) altrimenti userei una scatola a settimana e il portafogli piangerebbe... per quanto riguarda la sensibilizzazione, io ho avuto problemi con l'acido ialuronico, credo di essere diventata intollerante e da quello che ho letto qui non sono l'unica! ti risulta? per la sera (l'oculista mi ha detto che di sera va bene mettere una cosa più densa) io a volte uso anche il celluvisc 1% che non si può usare con le lac. quando avevo i punti che si allentavano e avevo fastidio era l'unica lacrima che mi dava sollievo! |
Autore: | Mr.X [ mercoledì 9 gennaio 2008, 0:45 ] |
Oggetto del messaggio: | |
L'acido Jaluronico è un polimero che ha la capacità di intrappolare molta acqua e la sua azione filmogena consente di idratare e mantenere stabile il ns film lacrimale. Solitamente si sfrutta questa capacità di legare l'acuqa per produrre surrogati lacrimali che diano un maggior confort nell'uso delle lenti a contatto in soggetti con lacrima nn proprio ottimale. Personalemente utilizzo già da diverso tempo prodotti a base di jal e nn ho mai evidenziato intolleranze. Spesso mi capita di passare ad un prodotto + tradizionale a causa di un mancato gradimento del prodotto da parte del portatore di lac Facendo un po' di ricerca ho visto ke lo jal è composto principalmente da aminozuccheri e componenti del glucosio. Posso ipotizzare che la componente lipidica e proteica contenuta nel ns film lacrimale possa interagire in maniera nn bilanciata con i componenti zuccherini dello jal e quindi portare disconfort in soggetti sensibili a tali disequilibri del film lacrimale stesso. Anche questa affermazione è totalmente personale e IMHO sempre. ( Talpa ti quoto ancora, vedi ?) |
Autore: | Pa36 [ mercoledì 9 gennaio 2008, 1:20 ] |
Oggetto del messaggio: | |
quindi i preparati topici a base di acido ialuronico sono indicati nei casi di eccessiva evaporazione della componente acquosa se non sbaglio?? spesso assistiamo ad una prescrizione indiscriminata e generalizzata di sostituti o coadiuvanti lacrimali, senza che lo specialista abbia chiarito a fondo la natura dell'eventuale deficit nel liquido lacrimale (tu ci hai spiegato molto bene che esistono molti test per verificare la qualità del film e che alcuni sono facilmente eseguibili). così capita spesso di trovare nell'armadietto del cheratoconico prodotti a base di molecole idrofile a fianco di altri che invece privilegiano lo strato mucolipidico, il tutto senza sapere di quale reale carenza si sta soffrendo,(alzi la mano chi non si è trovato in casa almeno due o tre flaconi aperti contemporaneamente) non credi che sarebbe opportuno sempre nell'ambito della razionalizzazione delle risorse (tema mai così attuale come in questi periodi), cercare di consigliare ad ognuno il prodotto che meglio soddisfi le sue esigenze?. |
Autore: | machi [ mercoledì 9 gennaio 2008, 10:02 ] | ||||||||||||||||||
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concordo! a me succede spesso che a distanza di tempo la stessa oculista (sia quella che mi segue a parma sia quella di mestre) mi consigli lacrime artificiali diverse da quelle che mi aveva prescritto la volta prima, magari secondo la moda del momento e quasi sempre a base di acido ialuronico... poi quando ricordo loro che l'acido ialuronico mi dà intolleranza (gli occhi si arrossano e bruciano), che alla sera e la mattina ho spesso l'occhio secco e che soffro di blefarite mi danno invece lacrime più mirate e di solito sono le stesse indipendentemente da chi me le prescrive... (l'ultima volta quando sono andata con una blefarite cronica mi hanno detto che mi servono lacrime che riequilibrano lo strato lipidico del film lacrimale quindi se ho capito bene forse è per questo che per me l'acido ialuronico non è adatto, perchè la componente acquosa non c'entra?) |
Autore: | Mr.X [ mercoledì 9 gennaio 2008, 12:19 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Machi e Pa avete capito esattamente qual'è il problema. Nn so proprio cosa aggiungere in + !!!! |
Autore: | Claudio Mannu [ martedì 19 febbraio 2008, 1:54 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TEST LACRIMALI |
cheratocono ed occhio secco, belle argomentazioni, molta competenza da parte di mister-x, aggiungerei che in soggetti affetti da cheratocono, specialmente in fase avanzata , questo valore diminusce notevolmente, vuoi per danneggiamenti epiteliali frequenti, vuoi perche' la cornea conica tende a rimanere piu scoperta con evidente riduzione dell'ammiccamento. per questo un valore di BUT o tempo di rottura del film lacrimale inferiore anche a 5 secondi non e' controindicazione all'uso di lenti a contatto in soggetti affetti da cheratocono quando invece lo e' in soggetti miopi con il cosidetto occhio secco marginale, in questo caso si hanno conseguenze di disordine nella cornea in modo particolare durante l'uo di lenti contatto di tipo morbido. saluti Claudio Mannu |
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