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Carolyn-Lenti a Contatto e accelerazione del cheratocono 
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2005, 15:06
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Messaggio Carolyn-Lenti a Contatto e accelerazione del cheratocono
Da: carmal <carmal@***-internet.com>

Ecco la mia esperienza di portatrice di lenti a contatto.
Mi hanno diagnosticato il KC 40+ anni fa. Allora insegnavo a scuola e mi ricordo chiaramente quando guardavo in fondo alla classe con le lacrime che scorrevano giù per il viso dalle mie nuove (di allora) lenti a contatto rigide (le gas permeabili non esistevano ancora). Questa situazione andò avanti per una settimana, poi improvvisamente, tutto si schiarì, nessuna lacrima, nessun disagio e sono stata bene per circa 30 anni, con un deterioramento molto piccolo e nessun disagio anche portandole per giornate intere.
L'evoluzione rapida del mio KC è iniziata circa 10 anni fa ed stata definita a "valanga" con aumento di intolleranza a lenti rgp e diminuzione da 12-14 ore al giorno a 2 ore. Ho attraversato uno stadio con le lenti "piggy-back" circa 10 anni fa, poi sono state sviluppate le lenti Rose K che funzionavano piuttosto bene per 8-9 ore al giorno fino all'anno scorso. Ora sono ritornata di nuovo alle piggy-back che funzionano per 5-6 ore al giorno ed io sono felice!
Sono sicura che ogni storia è diversa da un'altra. Ho sentito che portando molto le LAC (rgp o qualunque altra) provocherà l'avanzare rapido del kc, ma se "rapido" è un viaggio di 40 anni, allora non credo che questo sia vero.
Questa è solo la mia esperienza e la mia opinione.

Carolyn


Aggiungo qualcosa di personale.
Dall'agosto dell'anno scorso ad oggi il KC del mio occhio destro si evoluto molto velocemente.
Se avessi avuto un'oculista seguace della linea "subito le LAC così da contenere il cono" probabilmente oggi avrei un nuovo oculista e sarei qui a scrivere "maledette LAC!".
Invece... porto dei leggerissimi occhiali 0.5sx e 1.25dx, sto attendo a non sfiorare nemmeno gli occhi, quando mi lavo tocco le palpebre il meno possibile, cerco di non far finire detersivi negli occhi, e quando ho pruriti li strofino "a distanza".
Nonostante questo non ho bloccato un bel niente... a conferma di quello che dice Carolyn: "Ogni storia è diversa da un'altra"


giovedì 17 marzo 2005, 10:53
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Iscritto il: lunedì 27 dicembre 2004, 19:17
Messaggi: 195
Località: Roma
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Riguardo alle lenti, c'è da dire però che chi le sconsiglia
parla di un effetto negativo nello spessore della cornea,
non tanto nell'avanzamento del KC. (anche se le due cose sono legate).

Il che vuol dire appunto che portare le lenti 40 anni puo portare ad una erosione lieve della cornea che però non peggiora il KC
oppure che chi non porta le lenti per altre ragioni ha lo stesso un avanzamento del KC.

in questo senso, l'esame da tenere sotto controllo in caso di utilizzo della lente credo sia la pachimetria.

Che io sappia, anche a persone senza KC, quando usano lenti rigide o semirigide si controlla spesso e piu volte nel tempo la cornea e il suo spessore.


ciao
lanas

_________________
LANAS - 31 anni - maschio
Cheratocono unilaterale dal 2001
OS cheratocono 2° stadio stabile / OD normale
Correzione con occhiali. Visus con correzione OS=7/10 OD=10/10

http://lanas.giovani.it


giovedì 17 marzo 2005, 11:15
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Aggiungo a quanto ha detto lanas che la teoria "le lac _contengono_ il kc" sembra ampiamente superata, da quanto si dice in giro (oculisti, contattologi che ho sentito anche x metterli a confronto tra di loro).
Oggi, mi pare di capire, le lac vengono considerate un presidio per vedere meglio o - nei casi peggiori - per riuscire a vedere qualcosa.

Peraltro si dice che uno dei fattori peggiorativi sia lo strizzamento (pinzatura) del cono mediante la palpebra, operazione che ad alcuni di noi consente notevoli miglioramenti visivi perché viene alterata la curvatura della cornea: lessi da qualche parte di un guadagno di parecchie diottrie con questa operazione, agevolmente verificabile dall'oculista, che spesso è innata o acquisiamo spontaneamente.
Ora, con le lac rigide questa operazione non solo è impossibile, ma - parlo per mia esperienza - anche inutile visto che la cornea viene ridimensionata "a prescindere" e senz'altro in maniera più omogenea. Ecco allora che si potrebbe parlare di utilità del porto (senza abuso, per i motivi di cui parla lanas) per il kc nel senso che viene eliminato una delle concause del progredire dell'ectasia e si ottiene una vista migliore: ma NON di "cura" in senso stretto, termine che oggi mi sembra rifiutato dalla maggior parte dei medici.


giovedì 17 marzo 2005, 19:10
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