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[STATISTICA] Durata di un trapianto di cornea 
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Beh dipende dall'endotelio, come già diceva Very19...in linea di massima più la situazione endoteliale della cornea innestata è migliore (come numero e qualità di cellule) più la cornea dura...


domenica 19 febbraio 2006, 20:28
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Si, franalex, questo mi è chiaro. come potrebbe non essermi chiaro dopo che lo avete scritto decine di volte? :) :)
Non mi è chiaro cosa ci sia di anomalo nella situazione di carloalberto :roll:


domenica 19 febbraio 2006, 20:32
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Si anch'io non l'ho capito bene a dire la verità...


domenica 19 febbraio 2006, 20:37
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Capisco dal numero dei vostri interventi e dalle vostre parole, di essermi espresso in modo poco chiaro. Mi dispiace.
Quel che volevo dire è molto semplice, basandomi sempre sui fatti, è su quanto sopra riportato da Marco Abbondanza: ricopio fedelmente per non essere frainteso e per brevità solo il frammento che mi interessa.

...".......un liquido con tali caratteristiche è un liquido ideale anche per lo sviluppo di batteri e quindi, per evitare di impiantare una cornea infetta, si deve utilizzare un antisettico.
Purtroppo un liquido antisettico non può distinguere tra cellule " buone " e cellule " cattive " ( i batteri) e, di conseguenza, più a lungo una cornea resta nel liquido di conservazione più viene danneggiata anche nella sua componenete più nobile, ossia l'endotelio.
Bene, fino a circa 15-20 anni orsono si usava, come liquido di conservazione, il liquido di Kaufman. Questo liquido era ottimo nella sua componente conservativa ma accadeva, raramente ma accadeva, che qualche batterio particolarmente forte riuscisse a crescere in esso. Il risultato era che, poteva accadere, impiantassimo una bellissima cornea però infetta.
Per ovviare a tale problema, allora, si decise di modificare i liquidi di conservazione. Da allora si utilizzano liquidi, come l'Optisol ,che garantivano una sicura sterilità. Però il prezzo da pagare è stata una maggiore lesività per l'endotelio.
Risultato di ciò che sto dicendo è il seguente.
Esistono oggi innesti che hanno una vita che supera anche i venti-trenta anni, ma questi sono quelli che sono stati conservati in liquidi meno lesivi per l'endotelio. Gli innesti che sono stati impiantati da 15-20 anni fa ad oggi appartengono alla famiglia di cornee che sono state conservate in altri liquidi, più sicuramente sterili ma altrettano sicuramente, più lesivi per l'endotelio. E' molto probabile, se non certo, che questi lembi dureranno di meno degli altri. Può essere sicuramente "antipatico" questo aspetto, però è certamente bello sapere che, a fronte di questo aspetto negativo, siamo sicuri di innestare un lembo assolutamente sterile.
Questa è la spiegazione della differenza tra cornee pluri-decennali e cornee che "durano"di meno."


A questo punto sono andato a controllare le mie copie delle cartelle cliniche dell'ospedale di Mestre, ed ho notato che la cornea che va bene OS (a questo punto vorrei fare simpatici scongiuri) è stata conservata in Optisol (1993).
La cornea che mi ha sempre dato problemi OD (1995) è stata conservata, tre anni dopo, in Kaufman. Meno male che era la Banca degli Occhi di Mestre!

Mi rendo conto che un caso in controtendenza ( ragazzi era questa la mia personale osservazione!) non ha valore statistico e con ciò non posso confutare, nè mi interessa. Conclusioni? mi sarà andata bene fino ad adesso, mi è andata proprio bene ! meno male.
Ho però sentito opinioni diverse da altri suoi colleghi. Ma forse ho capito male. Non sono un oculista! E non potrei essere in grado di contestare un medico.

Loris
non ti piace la parola "titanico" per Scaistar che in realtà non fa nessuno sforzo? mi fa sinceramente piacere, visto che cercavo soltanto qualche modo per ringraziarlo.

Saluti a tutti. Tutti quanti!

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carlo alberto


lunedì 20 febbraio 2006, 23:52
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Cita:
La cornea espiantata deve essere conservata in un liquido di conservazione che abbia una temperatura simile a quella del corpo umano ( 36-37 gradi celsius)


Non proprio
esiste la
CONSERVAZIONE A FREDDO per rallentare le attività metaboliche del tessuto (la temp non dovrebbe discostarsi dai +4°C, e mai più di 12-14 giorni)
e la CONSERVAZIONE IN ORGANOCOLTURA che invece permette le normali attività metaboliche ( varia da 30.5 a 37°C da 8 a 26 giorni)

è stata abbandonata la CONSERVAZIONE IN AZOTO LIQUIDO.

La C. A FREDDO è più semplice ma ha il limite dei 12 giorni.
LA prassi comune per le banche degli occhi europee è invece la C IN ORGANOCOLTURA con un periodo normale dai 20 ai 30 giorni.
Si è visto però che la prolungata in alcuni tipi di terreni di trasporto possono provocare problemi epiteliali post-trapianto.

Cita:
per Scaistar che in realtà non fa nessuno sforzo


in che senso scusa?.. :roll:

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martedì 21 febbraio 2006, 0:56
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Loris
non ti piace la parola "titanico" per Scaistar che in realtà non fa nessuno sforzo? mi fa sinceramente piacere, visto che cercavo soltanto qualche modo per ringraziarlo.

Saluti a tutti. Tutti quanti![/quote]


bene carloalberto allora scusa , ma da come era stata impostata la frase da parte tua avevo capito diversamente, nessuno sforzo nel senso che quando uno fa una cosa con piacere è una "passione" e non uno sforzo, comunque sicuramente ho intravisato male io ... saluti pure a te 8) :D

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LORIS
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martedì 21 febbraio 2006, 21:49
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Citazione:
per Scaistar che in realtà non fa nessuno sforzo


in che senso scusa?..


Scaistar nel senso che piu che sforzo la tua si chiama "passione" che ogni persona dovrebbe mettere nel suo operato , come fai tu , mettendo a disposizione di tutti noi tutto l'occorente con dedizione e passione..... poi che il tutto richieda fatica e sforzo nessun dubbio .... ciao e un abbraccio anche a te e grazie di tutto :!:

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martedì 21 febbraio 2006, 21:56
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Scusate ma io credo che vi state incartando!
Io volevo solo fare un complimento a Scaistar per il suo impegno. ci sono altri da complimentare ? bene lo siano!
Se questo non viene capito! fornitemi un elenco di frasi da voi autorizzate che vadano in questo senso.

Io avevo capito che quì si parlava di occhi ammalati, di esperienze vissute, di dolore , di paure, di speranze che sono di quelle che ho ancora e sto ancora vivendo . Pensavo dopo trenta anni con cui convivo con il nostro problema, di poter consolare qualcuno che è isolato ed alle prime esperienze e magari si sentono persi, senza sapere che ci sono molte cose da tentare e moltissime speranze
Ci sono due associazioni? bene! la migliore sopravviverà. Vogliamo mandare due negoziatori dell' ONU a dirimere la questione?
Se invece si parla di altro: pubblicità non dichiarata, informazioni non verificate ed assodate dalla comunità scientifica, penso sia nocive alla comunità ed inutili. Invece tentativi di collegamento a ad istituzioni con esperienze in materia ed altro (avete mai pensato alle banche degli occhi? alle cattedre universitarie etc). Potrebbere essere di maggiore aiuto.
Ho visto che la stragranda maggioranza degli interventi con questo vogliono confrontarsi. Poi ognuno porta la sua sua opinione , esperienza, accettata,apprezzata, o perfino anche contestata. l'importante è la buona fede

Comunque preferisco ritirarmi.
Visto che parlo a persone che hanno il mio stesso problema , saluto senpre tutti quanti, nessuno escluso

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carlo alberto


Ultima modifica di carloalberto il giovedì 23 febbraio 2006, 0:58, modificato 1 volta in totale.



giovedì 23 febbraio 2006, 0:32
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CarloAlberto non capisco perchè tutto questo nervosismo.
Si stava parlando di CONSERVAZIONE... e io ho riportato quello che sapevo.
Dei "complimenti" non può farmi che piacere (tanto le critiche non mi mancano tranquillol...)

Poi probabilmente non segui attentamente le vicende del Forum.
A Ottobre siamo andati in 4 al Policliclinico UNIVERSITARIO di Siena.
Inoltre nella sezione MINIARK ci sono email che ho scambiato con le principali banche degli occhi italiane e con i maggiori esperti italiani e non.

Non riesco però a capire che c'entrano le 2 ASS, l'etica, la pubblicità occulta, l'ONU...
Cerchiamo di mantenere la calma.
:roll:

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giovedì 23 febbraio 2006, 0:56
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!) Scaistar io vedo nervosismo solo da parte tua! Se inizi un dialogo con questa premessa: visto che non ho minimamenete parlato del problema della temperatura del liquido di conservazioe ma del NOME dello stesso.

2)NO, lo dichiaro non posso seguire attentamente il forum! sono rientrato dal lavoro alle 22, non ho tempo sufficiente,e domani mattima uscirò alle 7
Per questo sono criticabile o escluso dal partecipare?

3) se ci sono due associazioni a me ed a molti altri, non cambia nulla:

4) secondo te non ci sono stati tentativi di far circolare, direttamente da parte loro , il proprio nome e cognome di chirurghi refrattivi ? posso essermi sbagliato! ma mi stupisco alquanto di questa affernazione !
Tu ripeti in 10 righe per due volte di mantenere la calma. Ma ti riferisci evidentemenete alla tua, immagino.

Sulla domannda che ho posto sui liquidi di conservazione nel post prrecednte qualcuno che ne sa qualcosa?
Saluti a Tutti

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carlo alberto


giovedì 23 febbraio 2006, 1:50
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Buonasera, vorrei riportare il link di un interessante articolo del Corriere della Sera: http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/ ... 0206.shtml ; si potrebbe pensare che a chi ha il cheratocono non possa interessare. xkè nel cheratocono è lo stroma il tessuto malato, non l'endotelio; ma penso (è una supposizione mia eh...non so se possa essere vero) che se la cornea innestata termina la sua durata per povertà endoteliale, ciò che si dice nell'articolo potrebbe interessare anche chi ha dovuto fare il trapianto per cheratocono... :D :D


mercoledì 8 marzo 2006, 21:10
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