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Esperienza di degenza
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Autore:  Maria [ lunedì 23 aprile 2007, 11:56 ]
Oggetto del messaggio:  Esperienza di degenza

L'altro giorno parlando con Barbara in MSN mi è capitato di raccontarle qualcosa relativamente alla mia esperienza in humanitas - Milano e lei mi ha detto di raccontarla a beneficio di chi ci dovrà andare.
Comunque premetto 2 cose: è un racconto un po' lunghino, e riguarda solo la degenza. Saltatelo se non siete interessati ad andare a Milano. Nessun problema con oculisti e con l'esito dell'operazione: niente da dire su di loro. L'ospedale è convenzionato ed efficiente per quanto riguarda controlli ed esami pre ricovero. Per il resto giudicate da voi.

L'anno scorso a gennaio sono stata ricoverata là di martedì per trapianto di cornea, avvisata una settimana prima. Entrata alle 8, ho avuto il letto alle 13 circa e nel frattempo ho mangiato in saletta d'attesa ma non per questo non ho fatto la visita oculistica, per quello sono stata chiamata come previsto. L'operazione è stata fatta di mercoledì, tutto regolare, i miei che aspettavano sono stati contattatti al termine, prima che io tornassi in camera, per avvertyire che era andato tutto bene. Probabilmente si prevedeva di dimettermi di venerdì perchè il reparto dove sono stata ricoverata chiude il venerdì sera e riapre il lunedì mattina per risparmiare sul personale impiegato. Non è un'oculistica, ma raccoglie pazienti di vario genere con degenze brevi (o almeno previste tali), smistati poi nelle varie sale operatorie. Per darvi un'idea, ero in una camera a 2 letti, il primo giorno ho avuto come compagnia una signora operata alla gola ma che è andata via la sera stessa, il secondo giorno (quello dell'operazione) una signora con problemi urinari e la sera stessa sostituita da un'altra signora operata al ginocchio dimessa poi il venerdì. Per fortuna in una delle camere accanto avevo un compagno di sventura anche lui per trapianto di cornea con cui scambiare opinioni nel corridoio e durante le nostre gitarelle verso gli ambulatori di oculistica. Il bello però doveva ancora venire il venerdì quando non ci hanno dimesso perchè gli oculisti giudicavano (giustamente) che era troppo presto. Da notare che i miei genitori che dormivano in un albergo vicino non sono riusciti a venire in ospedale a darmi una mano causa neve. Armi e bagagli e trasloco, verso dove? In un reparto di problemi neurologici e neurochirurgici. Accanto avevo una povera signora in letto con sbarre che mi chiedeva di passargli la roba, che di notte perdeva il proprio campanello e chiamava me per chiamare l'infermiera. E non meglio è andato al mio compagno di sventura il quale aveva ben 2 vecchietti accanto che non l'hanno mai fatto dormire. Il sabato mattina, assonnati ci siamo trovati ad aspettare in corridoio la chiamata verso gli ambulatori di oculistica che però purtroppo non arrivava mai: causa neve la dottoressa di turno non era riuscita ad arrivare in orario all'ospedale.
Dopo nostre insistenze (pensavamo di essere ormai diventati matti e dimenticati), visto che conoscevamo la strada, in 2 avevamo 2 occhi "buoni", ci siamo presentati da soli (severamente proibito) agli ambulatori e finalmente siamo riusciti a trovare un oculista che ci ha gentilmente spiegato che non si era dimenticata di noi ma solo che era in ritardo per i problemi cui ho già accennato (menomale!). Avvertita della situazione e scongiurata che non volevamo dormire una notte di più in tale reparto ha avuto pietà di noi (non voleva dimetterci) ma l'ha fatto imponendoci soltanto di tornare il lunedì mattina al controllo. Così ho dormito 2 notti tranquilla in albergo!
Per terminare non volevano mandarmi via neanche il lunedì, volevano che tornassi perchè quello che mi aveva operata mi avrebbe vista il giorno dopo. Ho declinato l'offerta, assumendomi tutte le responsabilità, dicendo che sarei andata dall'oculista più vicino a casa mia e così sono partita per rivedere, anche se con un occhio solo e nemmeno tanto buono, le mie 2 pesti che avevo lasciato a casa da una settimana.
Hanno avuto il coraggio di dirmi che dovevo badare assolutamente all'igiene tenendo lontano il cane ma che dire di una signora accanto nel letto, che poverina se la faceva addosso, ed in un reparto dove avrei potuto prendere chissà quale infezione? Che dire se invece di riposarmi ho passato 2 giorni in piedi nel corridoio perchè in camera era meglio non starci? E perchè alle dimissioni dovevo mettere i colliri dalle 6 alle 8 volte al giorno mentre lì me le davano solo 4 volte?

Autore:  barbara [ lunedì 23 aprile 2007, 19:37 ]
Oggetto del messaggio: 

Se ne parla tanto dell'Humanitas e poi si viene a sapere che non c'è neanche un posto dove tenere in santa pace i pazienti operati. Almeno anzichè tenerli in quelle condizioni li mandassero a casa, visto che in genere, negli altri ospedali, per il trapianto di cornea, un giorno ti operano e la mattina dopo ti dimettono. E se proprio li vogliono tenere però che li tengano, non che li dimettano e finito il week end li facciano tornare.
Buono a sapersi che creano tutti questi disagi ai poveri pazienti e ai loro famigliari, così, potendo scegliere, si va altrove.

Autore:  machi [ lunedì 23 aprile 2007, 20:32 ]
Oggetto del messaggio: 

che storia maria!

comunque per la cronaca anche l'ospedale di mestre non è che sia molto bello... è molto angusto! e quando hanno ricoverato me ho aspettato un letto per quattro ore perchè non avevano dimesso due persone operate il giorno prima e si trovavano incasinati con i letti...
poi però tutto a posto, e mi hanno messo in una stanza con due letti.
il reparto di oculistica di mestre è insieme a quello di endocrinologia ma i pazienti stanno in stanze separate.

e comunque io sono stata ricoverata il giorno prima dell'intervento e dimessa il giorno dopo (nonostante la cheratoplastica fosse stata in anestesia totale)
in ogni caso, quanto a competenza dei medici e gentilezza degli infermieri, niente da dire!

Autore:  barbara [ lunedì 23 aprile 2007, 21:22 ]
Oggetto del messaggio: 

Anche a RE oculistica è con otorino ed io ero in camera con una ragazza operata ad un timpano o qualcosa del genere. Il reparto, come tutto l'ospedale, è decoroso, niente di più e soprattutto è pulito. Può capitare anche di essere in camera con uno irrequieto operato ad un occhio, non è detto che si possano sempre passare notti tranquille quando si è in ospedale ma quello che contesto io è la disorganizzazione. Intanto, resta da stabilire il perchè di questa lunga degenza senza un apparente motivo (non mi pare ci fossero complicazioni :roll: ) e soprattutto, per chi viene da lontano, bisogna tenere conto anche dei disagi che comporta stare fuori casa, uno che è appena stato operato ha bisogno di starsene tranquillo a casa sua, non in un albergo, con tutti i disagi che questo comporta visto che non si è in vacanza.

Io quando andavo a Ravenna, se dovevo tornare per un controllo l'indomani, anzichè farmi rifare il viaggio, mi tenevano là, ma non in albergo, rimanevo ricoverata.
Se all'Humanitas hanno bisogno di una settimana intera per eseguire il trapianto di cornea (non è che siano pagati dal SSN nazionale per i giorni di ricovero e non ad intervento? A pensar male si fa peccato ma...) e il fine settimana vogliono chiudere, bisogna che quelli che vengono da lontano si mettano almeno a ricoverarli il lunedì.

Autore:  Maria [ martedì 24 aprile 2007, 0:00 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Almeno anzichè tenerli in quelle condizioni li mandassero a casa, visto che in genere, negli altri ospedali, per il trapianto di cornea, un giorno ti operano e la mattina dopo ti dimettono. E se proprio li vogliono tenere però che li tengano, non che li dimettano e finito il week end li facciano tornare.

Due precisazioni per chi legge.
Sia io che l'altro compagno di sventura eravamo ad un REimpianto quindi volevano forse tenerci un po' di più per essere tranquilli.
Io inoltre avevo un occhio rosso da far paura. Niente da dire sul fatto che la degenza fosse più lunga. Il mio "dubbio" (chiamamolo così) era sul dove la facevo questa degenza!
E qui viene la seconda precisazione. Sono stata IO (potete immaginare perchè non volessi passare la domenica là dentro) a voler andare in albergo, la dottoressa di turno NON voleva dimetterci e lo ha fatto solo perchè ho promesso di restare a Milano e tornare lunedì. Quindi la critica non va agli oculisti che probabilmente lavorano benissimo ma all'organizzazione!

Autore:  machi [ sabato 19 maggio 2007, 18:45 ]
Oggetto del messaggio: 

ciao
questo mi sembra il posto giusto per raccontarvi quello che mi è successo ieri in sala operatoria a mestre dove ero per togliere un banale calazio ma visto che il mio occhietto ha sotto una lamellare l'intervento me l'ha fatto il primario.

entrata in sala mi accorgo subito di nervosismo tra le infermiere e la dottoressa per la confusione che c'era. a un certo punto la dottoressa si è messa a discutere con un altro medico e alla fine si sono anche chiusi in una stanza per evitare d farsi sentire da me e dall'altro paziente nella saletta pre-operatoria...

poi quando ero giàà sul lettino arriva un'infermiera a farmi firmare il consenso...
era un foglio non compilato in cui c'era scritto l'intervento a cui verrà sottoposto è...
le possibilo conseguenze sono...
il medico che la opererà è...

ora, io ero senza occhiali ma nn sono scema e un occhio è solo miope quindi da vicino ci vedo...
al che ho sbottato: qui nn c'è scritto niente! si è avvicinata la bohm, ha guardato e si è molto arrabbiata dicendo che nn potevano farmi firmare una cosa in bianco! l'infermiera borbottando ha compilato il foglio e poi io ho firmato...
a quel punto poi nn mi sn stupita che le infermiere fossero un po' brusche... :shock:
il peggio però è successo dopo...
dopo l'operazione mi hanno messa su una sedia a rotelle e la stessa dottoressa mi ha messo su un lettino e mi ha detto di stare lì nella saletta pre-operatoria con il ghiaccio per evitare l'ematoma... dicendo, circa un quarto d'ora...
a quel punto io sul lettino con gli occhi chiusi e il ghiaccio ho perso un po' la cognizione del tempo che mi è sembrato eterno... e nn mi sono certo sognata le ifnermiere che dicevano: "e quella signorina?" e una che risponevda "nn so è una paziente del primario, è andata via senza salutare nè dire niente, forse la vuole rivedere io nn le faccio niente"...
così ho scoperto che il quarto d'ora era diventato tre quarti d'ora, la dottoressa che era venuta a cercarmi per darmi la terapia per il rigetto è rimasta sconvolta che fossi ancora lì...
mi ha tolto il ghiaccio, si è scusata e mi ha detto che a mestre sono bravi, basta nn dire che sei paziente del primario... poi mi ha pulito l'occhio, mi ha bendato e mi ha accompaghnato fuori... visto che le infermiere nn ci avevano pensato... 8)

ovviamente è stato un caso sfortunato, mi avevano solo tolto un calazio e quindi io nn stavo male e si sono potuti permettere di trattarmi così, però nn mi sembra giusto che per il nervosismo delle infermiere ci debbano rimettere i pazienti...

Autore:  barbara [ domenica 20 maggio 2007, 11:44 ]
Oggetto del messaggio: 

:roll: :roll: Non ho parole :roll: :roll:

Autore:  scaistar [ domenica 20 maggio 2007, 11:51 ]
Oggetto del messaggio: 

Nemmeno IO.
Complimenti per la freddezza sul consenso informato. :wink:

Autore:  barbara [ domenica 20 maggio 2007, 12:21 ]
Oggetto del messaggio: 

Si, complimenti davvero, io in questi casi non penso a me stessa o a chi certe situazioni le sa gestire. Penso sempre agli indifesi, a quelli che hanno una sorta di riverenza nei confronti del personale medico/infermieristico i quali, quando capitano sotto le grinfie di questi personaggi (che amano sfogare le le tensioni accumulate sui terzi), in nome di questa riverenza subiscono passivamente.

Autore:  machi [ domenica 20 maggio 2007, 16:54 ]
Oggetto del messaggio: 

barbara ha scritto:
Penso sempre agli indifesi, a quelli che hanno una sorta di riverenza nei confronti del personale medico/infermieristico i quali, quando capitano sotto le grinfie di questi personaggi (che amano sfogare le le tensioni accumulate sui terzi), in nome di questa riverenza subiscono passivamente.


prima di me avevano operato una ragazzina di 18 anni molto spaventata e dopo una signora anziana credio d cataratta...
probabilmente loro hanno firmato senza problemi in bianco ma per me non è giusto.

è una questione di principio. anche a me dà molta fastidio quando si approffittano delle tue tensioni e della posizione di superiorità...

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