New Entry. Ulcera e trapianto.
Ciao a tutti,
mi chiamo Raffaele e ho 30 anni. Ho letto un sacco di vostri post e ho deciso di scrivere la mia storia ( molto simile all'utente daniele86).
Agosto 2009.
Ero in vacanza in campeggio in una località della Puglia. All'epoca ero un coglione/ignorante, eh proprio così, visto che portavo le lenti a contatto( 4 dt ad entrambi gli occhi) in spiaggia, sapevo che non dovevo metterle durante il bagno ma ero sicuro che potevo portarle tranquillamente in spiaggia.
Un pomeriggio i miei amici mi fanno notare un rossore all'occhio dx, mi recai immediatamente al bagno a specchiarmi; "sarà una semplice irritazione", pensai. La tolgo e rivado a divertirmi in spiaggia.
Il mattino successivo avevo un dolore atroce all'occhio destro se era esposto alla luce solare. Mi feci accompagnare alla più vicina guardia medica. "Colpo di freddo", fu il suo responso. A questo punto, commisi un errore gravissimo e imperdonabile; io che sono sempre dubbioso, complice la vacanza?, mi tranquillizzai. Passai tutta la giornata a soffrire.
Il giorno dopo mi svegliai e l'od non mi faceva male più. Lo aprii. Che succede? Dall'occhio destro vedevo solo bianco. Panico. Chiamai un mio amico e feci la cosa più saggia; andai immediatamente dal mio oculista, in Molise.
Mi visitò e terrorizzato esclamò:"la situazione è gravissima", " al 80% domani avrai un occhio di vetro"
. Potete immaginare cosa provavo in quel momento. Un ulcera fulminea stava distruggendomi la cornea.
Sono stato due settimane a mettere duecento colliri ogni ora. Non dormivo mai. L'adrenalina che avevo non mi faceva provare stanchezza. L'occhio “pisciava”, letteralmente, pus. Inoltre, scoprii che l'occhio sinistro, quello buono, aveva ed ha forti aberrazioni ottiche. Questa mi fece scendere il morale a pezzi. Grazie a Dio o grazie a Fleming, dipende dai punti di vista, dopo due settimane di cura; all'ennesima visita di controllo il mio oculista mi disse che l'infezione stava regredendo e che l'occhio era ufficialmente "salvo". Finalmente una bella notizia.
Passarono altre due settimane, l'infezione sparì e la cornea si cicatrizzò completamente. Ero guarito.
Ma come vedevo? Praticamente come prima dell’incidente ma molto opaco. Tuttavia bisogna considerare due importanti fattori:
1) La miopia, 4 dt, non era più correggibile. Mettevo gli occhiali ma niente, vedevo sempre sfocato.
2) Le luci le vedevo distorte, invadevano tutto il campo visivo e, specie la sera, in aggiunta all'altro problema dell'occhio sinistro mi davano un fastidio enorme.
Paradossalmente la riacquistata “vista” dell'occhio destro era di intralcio e non di aiuto.
Ripresi a lavorare e ad avere una vita normale. Ma complice il mio lavoro, sono programmatore, e, soprattutto, la visione notturna decisi di mettermi in lista per un trapianto. Mi sono fatto visitare da chirurghi a Roma e a Napoli. Uno di questi mi consigliò di farlo al più presto visto che rischiavo un ascesso corneale. Tutti concordavano che l’unico trapianto possibile era di tipo perforativo, purtroppo avevo un sottilissimo strato di cornea cicatrizzato che escludeva il “lamellare”.
Ottobre 2010
Mi sono sottoposto ad un intervento di cheratoplastica perforativo. L’intervento è durato due ore e già il giorno dopo ero a casa. Sono stato con la benda e in convalescenza per circa 2/3 settimane prendendo i soliti colliri e antibiotici. Le normali visite di controllo mi dicevano che tutto procedeva bene.
Oggi (inizio Dicembre 2010)
Sono tornato a lavoro e tranne la palestra ho ripreso la vita normale. Ovviamente cerco sempre di evitare di portare la macchina la sera. Predo solo un tipo di collirio tre volte al giorno.
Come ci vedo?
Beh come prima :) LOLLll
Opaco con la miopia non correggibile. L’unico miglioramento riguarda la visione delle luci. Le vedo male ( derivante dal forte astigmatismo) ma non quella cosa esagerata che avevo prima dell’intervento.
Questa esperienza mi ha cambiato anche a livello psicologico. Sono diventato più rispettoso di me stesso. Ho smesso di fumare, chi l’avrebbe mai detto? Ero uno di quelli da 2 pacchetti al giorno. Prendo la vita con molta più ironia, non mi serve andare al cinema per gli effetti speciali mi basta guardare un bella strada di Roma illuminata
Concludo sulla mia ulcera.
Quello che ho capito è che la causa di tutto è da imputarsi alla lente a contatto.Al mare, in spiaggia le micro-lesioni all'occhio causate dal vento, dalla salsedine e dalla sabbia sono frequenti. L'occhio con la lacrimazione e lo sbattere delle palpebre funziona come un tergicristallo della macchina. Eventuali microbi e/o batteri sono, letteralmente, lavati via. Questa cosa non funziona bene con una lente a contatto. Ha fatto da tappo, ha protetto lo sviluppo di una colonia di batteri, Pseudomonas Aeruginosa, dal mio “tergicristallo”. Metteteci le micro-lesioni e il resto è storia. La mia storia.
Raffaele.
Ps. Ho scritto di fretta e a "tratti" ( durante le pause lavorative
) sorvolate su eventuali errori.