http://ophsource.org/periodicals/ophtha ... 3/abstract

Conclusions
Deep lamellar keratoplasty avoids the risk of endothelial rejection, but epithelial or stromal rejection may still occur. Recognition and appropriate treatment are needed to prevent graft failure with subsequent visual loss

CONCLUSIONI:
La cheratoplastica lamellare profonda evita il rischio di rigetto endoteliale, ma un rigetto epiteliale o stromale può sempre avvenire. Un trattamento appropriato è necessario per una buona riuscita del trapianto e per evitare una perdita visuale.

mi sembra importante sottolineare comunque, che il rigetto epiteliale e stromale, e di norma faclmente controllabile con l'uso dei cortisonici topici,
e porta a fallimento dell'innesto in una percentuale veramente bassa di casi.

Bisogna anche dire però che a livello epiteliale e stromale le cellule si risproducono, e quindi, una volta che le cellule del ricevente hanno "preso possesso del territorio", è un rischio che praticamente cessa di esserci, anche se questo avviene a livello stromale in tempi piuttosto lunghi.
Almeno così dice l'articolo del dottor Paolo Rama : http://www.sifi.it/archivio/IT132/rubri04.htm

beh ci sono casi di rigetto epitelialee stromale anche a 10 anni di distanza, ma sono generalmente conseguenti a pregressa infiammazione del segmento anteriore.

Beh stromale non lo so, ma un rigetto epiteliale a molti anni di distanza è impossibile, perchè l'epitelio del donatore viene rapidamente (in circa tre mesi) e completamente sostituito da quello del ricevente (dopo così tanti anni dell'epitelio del donatore non resta alcuna traccia), a livello stromale invece i cheratociti ci mettono anni a colonizzare la cornea innestata, ma secondo me l'importante è che siano rischi più temporanei che altro, invece il rischio del rigetto endoteliale non cesserà mai di esserci, perchè le cellule endoteliali non possono riprodursi, e quindi l'endotelio, (che è lo strato che più facilmente stimola la risposta immunitaria essendo a contatto con i fluidi oculari) rimarrà per sempre quello del donatore.