Staminali ... una futura soluzione?
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Anno 2006 Numero 128 del 08-12-2006
http://staminali.aduc.it/php_newsshow_0_5758.html
Staminali coltivate in laboratorio e 'addestrate' a riparare danni a retina, cornea e congiuntiva. E nuovi farmaci 'anti-aging' in arrivo, da iniettare nell'occhio per curare la degenerazione maculare senile che colpisce nel nostro Paese piu' di otto over 70 su 10. Queste le frontiere future contro le malattie oculari, secondo gli esperti della Societa' oftalmologica italiana (Soi) riuniti a Milano il 2 dicembre per il loro 86esimo convegno nazionale. Al summit, svoltosi al Congress Center del capoluogo lombardo, hanno partecipato 3.500 specialisti giunti da tutta Italia e non solo.
Oltre alle cellule 'bambine' e ai cosiddetti medicinali intravitreali, tra gli argomenti in agenda ci sono anche la terapia del glaucoma, aumento della pressione intraoculare che affligge il 3-4% degli ultra 45enni; le ultime tecniche chirurgiche contro la cataratta, per cui entrano in sala operatoria oltre 500mila connazionali l'anno; problemi che compaiono in eta' infantile quali ipermetropia, occhio pigro e miopia, e il capitolo traumi oculari: dagli interventi urgenti alla ricostruzione tissutale, per recuperare funzionalita' ed estetica. Protagoniste indiscusse saranno pero' le cellule staminali, spiega il presidente della Soi, Corrado Balacco Gabrieli.
'Le ricerche condotte finora ci riempiono di ottimismo', riferisce, convinto che 'le staminali costituiscano una valida possibilita' per i pazienti con patologia degenerativa della retina, o che necessitano di impianto di limbus corneale e congiuntivale.
Sofisticati sistemi di coltura in vitro permettono infatti di ottenere dalle staminali tessuti oculari di qualsiasi tipo, perfettamente compatibili con l'occhio del malato e potenzialmente capaci di risolvere problemi che un tempo candidavano ad esempio al trapianto di cornea'.
Ma 'l'oftalmologia moderna ripone grandi speranze anche nei nuovi farmaci intravitreali -aggiunge il segretario della Soi, Matteo Piovella- Sostanze che promettono di potenziare gli effetti della terapia fotodinamica nel trattamento della degenerazione senile della macula, 'cuore' della retina'. Questa malattia, che con il crescente aumento dell'aspettativa di vita e' destinata ad assumere le proporzioni di un'autentica 'pandemia', avvertono gli esperti, e' scatenata dal fisiologico invecchiamento dei vasi sanguigni. Alla lunga, infatti, i capillari 'anziani' non riescono a portare abbastanza ossigeno e nutrimento alla macula. L'organismo reagisce creando nuovi vasi sanguigni (angiogenesi), con il pericolo di emorragie oculari che possono danneggiare la capacita' visiva piu' dell'assenza di 'cibo'.
'Alla terapia fotodinamica e' possibile aggiungere una terapia farmacologica locale ad hoc', dice Piovella. Sono gia' disponibili inibitori dell'angiogenesi senza le complicanze dei vecchi cortisonici, ma 'altre classi di farmaci recentemente autorizzati dall'agenzia regolatoria americana Fda saranno saranno presto disponibili anche in Italia. Si tratta di iniettare nell'occhio piccolissime quantita' di liquido (nell'ordine di un decimo di millilitro), una procedura indolore che si puo' ripetere piu' volte fino a stabilizzare la patologia. L'introduzione di Linee guida specifiche sono un'ulteriore garanzia di sicurezza per il paziente', mentre l'unico problema potrebbe essere il prezzo: la spesa e' stimata in 10mila euro a paziente.
Passando alla cataratta, Piovella precisa che l'opacizzazione del cristallino 'oggi puo' colpire anche i giovani adulti e addirittura i bambini'. Per curarla sono stati sviluppati nuovi 'cristallini artificiali' del tutto simili a quello naturale, con cui effettuare sostituzioni personalizzate. Ma al congresso milanese si discutera' anche di un'innovativa tecnica di aspirazione del cristallino attraverso un getto di acqua tiepida: un sistema meno traumatico di quelli tradizionali, che consente di un recupero completo in poche ore.
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