Salve a tutti frequentatori. Mi chiamo Stefano ed è la prima volta che posto in questo NG. Spero di non porre un quesito trattato troppe volte, ma ho in testa una confusione tale da non capirci più niente.
Brevemente: ho 42 anni e pochi mesi fa mi è stato diagnosticato il cheratocono. Porto da quando ho 9 anni le LAC e per questo motivo la diagnosi mi è stata fatta così tardi. Il medico che mi ha visitato è il dott. Mularoni di Bologna (non so neanche se è corretto su questo NG fare nomi, scusate se ho sbagliato), che mi dicono essere molto in gamba, che ha detto che sino a quando riuscirò a sopportare le LAC non dovrò operarmi, ma nel momemto che non riuscirò più a reggerle (già ora ogni sei sette ore le devo togliere per un'ora causa dolore *insopportabile*) il trapianto sarà inevitabile. Mi ha detto che è routine, nessun problema eccetera.
Leggendo qua e là, però
http://www.codacons.it/medicina/laser/cheratocono.html
non mi sembra poi una routine così banale, mi sono preoccupato non poco e sono "finito" qui:
http://www.lombardieyeclinic.com/
dove anche se con toni molto commerciali e non propriamente etici (per lo meno in Italia) si propongono alternative sulla carta molto più sicure e durature....
Insomma che fare? Non voglio finire come quei malati terminali che pur di crederci finiscono dai Santoni tanto cari a Striscia la Notizia, ma ascoltare anche più pareri...
Insomma qual è la strada più saggia da seguire? Un altro problema mio è che avendo un negozio e lavorando da solo, restare chiuso "per malattia" anche un mese significherebbe il tracollo della mia attività, e questo mi frena non poco nell'andare verso soluzioni che presentano decorsi post-operatori molto lunghi.
Grazie e scusate per la "brevità"
