prova e riprova forse si aprono prospettive per le cornee artificiali
http://www.repubblica.it/2006/09/sezion ... ciale.html
Usa, ricercatori dell'Università di Stanford hanno ideato un materiale
che trattiene l'acqua, non fa accumulare depositi ed evita le infezioni
Vicini al trapianto di cornea artificiale
grazie al nuovo tessuto biomimetico
di CRISTINA NADOTTI
ROMA - Un nuovo materiale messo a punto da chimici e biologi dell'Università californiana di Stanford può dare speranza a chi attende un trapianto di cornea. Il "Duoptix" imita il tessuto naturale e come questo è formato soprattutto di acqua, poiché riesce a trattenere l'80% di liquidi, quasi come i tessuti biologici. Presentato al congresso nazionale dell'American Chemical Society, il materiale biomimetico è un "hydrogel", cioè un polimero, e promette di diventare un'alternativa al trapianto di cornee umane.
Il "Duoptix" è composto da due diversi tipi di hydrogel intessuti insieme. Come sanno bene i portatori di lenti a contatto, dopo un po' le lenti diventano opache e quando se ne abusa sono frequenti le congiuntiviti. Uno dei due hydrogel messi a punto dai ricercatori è però resistente all'accumulo di proteine e alle infiammazioni. Un altro inconveniente delle lenti a contatto è la secchezza dell'occhio, ma il secondo hydrogel di cui è composto "Duoptix" è fatto con molecole di acido poliacrilico, molto simile ai materiali superassorbenti dei pannolini per neonati, perciò trattiene l'acqua, proprio come farebbe un tessuto biologico.
Curtis W. Frank, ingegnere chimico che ha ideato il Duoptix, descrive così il materiale: "Pensate a una rete da pesca, ma tridimensionale, molto resistente ed elastica". La cosa importante è che il "Duoptix" può essere cucito chirurgicamente e i suoi hydrogel biocompatibili sono trasparenti e permeabili alle sostanze che servono a "nutrire" la cornea, quali il glucosio, ma non trattengono gli accumuli. Il dischetto sintetico, con un buco nel centro, molto poroso, costruito con il Duoptix non sostituisce completamente la cornea, serve piuttosto da base su cui "traslocheranno" le cellule epiteliali che collegheranno i tessuti naturali dell'occhio a quello biotech.
Da decenni gli scienziati cercano di costruire cornee artificiali per i trapianti, ma finora tutti i materiali non hanno evitato l'insorgenza di infezioni nell'area attorno all'impianto e i depositi che si accumulano sui materiali chimici. I ricercatori hanno sperimentato il Duoptix su animali e i risultati sono molto soddisfacenti: a otto settimane dal trapianto, nessuna delle cavie ha sviluppato infezioni e il tessuto biomimetico è rimasto perfettamente trasparente.