Proverò a scrivere ai produttori per capire come si comportano questi occhiali in caso di cheratocono. Nel frattempo... leggetevi questa interessante innovazione
Arrivano dagli Usa i nuovi occhiali da vista che renderanno obsolete le attuali lenti bifocali, grazie a cristalli liquidi simili a quelli usati negli schermi di computer, tv e cellulari » Le immagini
In un mondo che cambia in un batter d'occhio, c'è un'invenzione che resiste da ben 222 anni: era infatti il 1784 quando Benjamin Franklin, stanco di dover continuamente cambiare paio di occhiali per vedere bene sia da vicino sia da lontano, inventava le lenti bifocali. Entrambi i suoi deficit visivi venivano così corretti dalla stessa lente, grazie ad aree differentemente graduate. Oggi sono quasi identiche ad allora, scomodità incluse: affaticamento della vista, necessità di utilizzare porzioni specifiche della lente a seconda della distanza dell'oggetto da guardare, per alcuni anche un senso di disorientamento o di fastidio all'atto del cambio di fuoco dagli oggetti vicini a quelli lontani.
PENSIONE
Gli studiosi dell'Università dell'Arizona, specializzata nella ricerca sulle problematiche della vista, assicurano che per le lenti di Franklin è arrivata l'ora della pensione. Gli occhiali del futuro non avranno lenti convenzionali, bensì un sottilissimo strato (5 micron, meno di un capello) di cristalli liquidi, inserito fra due strati di vetro.
CAMPI ELETTRICI
I cristalli liquidi sono composti organici che presentano caratteristiche tipiche sia dello stato solido sia di quello liquido; attivati da campi elettrici possono alterare la polarizzazione della luce che filtra attraverso di essi, e con il variare della temperatura cambiano anche colore. Grazie a queste caratteristiche sono oggi largamente usati nei display, dai cellulari ai televisori a schermo piatto, e sono perfetti per costruire lenti ad alta tecnologia: al loro interno, le molecole dei cristalli liquidi cambieranno orientamento, permettendo di commutare il punto focale con un semplice interruttore.
PROTOTIPO
Un prototipo di occhiali di questo tipo è già stato messo a punto e una società americana, la Pixeloptics, ha già depositato i brevetti e prevede di commercializzare i primi modelli entro due anni.
I nuovi occhiali a cristalli liquidi saranno presto del tutto indistinguibili dagli occhiali normali, assicurano alla Pixeloptics, che ha già un altro asso: in un futuro più lontano, grazie agli avanzamenti di questa tecnologia, sarà possibile produrre occhiali dotati di autofocus, in grado cioè di mettere a fuoco istantaneamente ciò che si sta guardando, come una moderna videocamera.
ULTIMA SCOMODITÀ
Questo meccanismo eliminerà anche l'ultima scomodità, cioè l'interruttore, e sarà basato su un raggio laser a infrarossi per individuare l'oggetto da mettere a fuoco; in pratica si tratterebbe di lenti progressive ad alta tecnologia, in grado di garantire una visione perfetta a qualsiasi distanza. Inoltre, l'utilizzo dei cristalli liquidi al posto delle classiche lenti da prescrizione permetterà di programmare tramite un computer, in pochi secondi, gli occhiali da vista di ciascun cliente, eliminando l'attesa dovuta alla produzione delle lenti.
AMBIZIONI
Le ambizioni della Pixeloptics non finiscono qui: lo stesso tipo di tecnologia si potrà applicare anche alle lenti a contatto e persino alle lenti intra-oculari, da inserire chirurgicamente in caso di danni irreparabili al cristallino. Questo tipo di soluzione permetterebbe anche a persone colpite da malattie come la degenerazione maculare (che causa riduzioni permanenti del campo visivo) di far arrivare le immagini ad aree sane della retina, recuperando la funzionalità della vista.
PER I SOLDATI
Il Pentagono ha affidato alla Pixeloptics lo sviluppo di un ulteriore nuovo progetto (assieme a 3,5 milioni di dollari di fondi federali), denominato "SuperVision", per dare ai soldati dell'esercito americano una vista superiore ai 10 decimi. Anche in questo caso, grazie agli lcd, sarebbe possibile eliminare microdifetti dell'occhio non correggibili tramite lenti tradizionali, per esprimere il massimo potenziale della retina. I marines otterrebbero così una vista perfetta in ogni condizione di luce e nelle situazioni di stress, per ridurre ad esempio il fenomeno del "fuoco amico".
L'aspetto del primo prototipo di occhiali a cristalli liquidi non è invitante, ma il produttore assicura che entro due anni diventeranno identici ai normali occhiali da vista.
