Re: Presentazione + Consiglio
Ciao Andrea,
ovvio che le tutte le risposte vengono date per farsi offrire l'aperitivo!!
battute a parte, fammi sapere come ti muovi e quello che ti diranno a dresda, visto che sei un konico relativamente "vecchio" e con una situazione simile alla mia..
mi rodo da tre anni con il cross linking, su questo sei in buona compagnia (mia e anche paolo, con cui mi è capitato qualche scambio di opinione al riguardo)
l'unica cosa che ho capito cercando info in ogni dove è che nessun intervento è esente da rischi, incluso questo
già a paolo avevo linkato questo, lo giro anche a te
http://www.refractiveonline.it/pages/ed ... anno=2009#qui dentro ci trovi tutto quello che si conosce ad oggi del cross linking, inclusa la difficoltà di capire SE un cheratocono E' EVOLUTIVO, e quali complicanze si porta dietro un "paraintervento chirurgico" apparentemente innocuo..
anche io ho mi sono detta, come te, "se non ha controindicazioni, perchè non farlo.."
non è proprio così semplice la questione
anche io vivo con la sensazione che le mie aberrazioni peggiorino di mese in mese..forse è un fatto psicologico, ma farei di tutto per "fermare" la situazione allo stato attuale;
però è vero quello che dice Mrx: le cose si fanno solo se servono
una cornea ferma non ha bisogno di essere linkata
il problema forse è capire se lo è davvero: una cornea che muove in dieci anni anzichè due, si può definire "ferma"?
secondo me per niente, anche se magari i cambiamenti sono talmente minimi che da una topografia all'altra possono sembrare trascurabili..
insomma, non è semplice
e poi ci sono altri parametri: spessore corneale, trasparenza, conta delle cellule endoteliali..
il monitoraggio è più accurato di quello che consente una mappa, ecco
e io mi chiedo ancora oggi perchè non viene fatto in modo standardizzato sin dalla diagnosi
non lo fanno nemmeno al raf, forse perchè se un kono "muove" in maniera significativa basta una mappa ogni sei mesi per vederlo
il problema sono i casi "lievi", in cui le modifiche sono piccole, apparentemente senza effetti di rilievo sulla struttura corneale, ma che a livello di visus si sentono eccome..
è vero che, ante-cross, capire se e quanto un kono si muoveva e con quale rapidità non aveva una grande utilità, non potendo intervenire in alcun modo (se non in estrema ratio col trapianto)
oggi la situazione è diversa e vale la pena di controllare qualunque elemento che indichi l'andamento della malattia
bisognerebbe trovare strutture che lo facciano in modo adeguato
senti cosa dicono a dreda
sull'efficacia del cross (non parlo di effetti a lunga distanza, ma della capacita conservativa del tessuto) lo stesso caramello-interventista ha ammesso "non è sempre efficace" e lui stesso ha avuto un caso che è peggiorato (e considera che non ha una casistita ampia); sono rimasta basita: su questo pensavo ci fosse certezza...
ahimè non è così, e un paio di interventi in forum me l'hanno confermato, se cerchi li troverai, non ricordo gli utenti
inoltre, ho parlato al telefono con un ragazzo di forte dei marmi, sottopostosi a cross x un kono galoppante (lui l'alternativa della scelta non l'aveva) che ha detto senza mezzi termini che il post intervento (parecchi mesi dopo, intendo) gli ha lasciato uno sdoppiamento di visus che PRIMA non aveva...
insomma, il rischio che la situazione non resti identica al preoparatorio esiste..anche se l'intervento riesce perfettamente(no infezioni, haze, etc..)
tutto ciò considerato i tuoi dubbi, andrea, sono anche i miei....qualche volta mi chiedo se "fare qualcosa" mi darebbe un sollievo, almeno psicologico;
aspetta di capire se il tuo kono è fermo o no, e per questo due mappe sono il minimo e poi vedrai il da farsi..
fammi sapere e buon viaggio islandese