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| Fustaccio ha scritto: Da quello che sono riuscito a capire già il nominare questa mini-Ark ha fatto tutto tranne che accendere nel cervello del dottore la lampadina, nel senso che all'inizio pensava che stessi parlando degli intacs(dei quali mi dice che si stanno abbandonando xkè danneggiano la cornea...bla bla bla), poi quado ho detto " cheratotomia..." ha risposto "Si...esistono tante tecniche tutte sperimentali, addirittura c'è una sorta di cheratoplastica che rinforza la cornea che si sfianca..."...Insomma, in sostanza le conclusioni che il dottore ha tratto sono che a questo stadio del mio cheratocono, con il visus di 8 e 12/10 con LAC nn vale la pena fare niente senonkè monitorare la situazione e basta... | |
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Questo putroppo non fa che confermare quanto avevo già scrito in un mio precedente messaggio in merito alla disarmante impreparazione di molti medici oculisti riguardo alla cura del cheratocono e soprattutto alle nuove tecniche.
Io sono sempre più convinto che alla maggior parte degli oculisti gliene freghi davvero poco della nostra malattia, troppe volte ci sentiamo dire "si metta le lenti poi si vedrà"
Ma che atteggiamento è?
Capisco che a un medico non gli convenga approfondire argomenti utili solo a una percentuale minima di pazienti ma almeno che abbiano il coraggio di indirizzare verso colleghi più preparati in materia di cheratocono.
Caro Fustaccio io non ti voglio spaventare ma considera che c'è gente che a forza di aspettare e tirare avanti con le lac è arrivato a una condizione tale da non avere altre alternative che un trapianto perforante.
, non usare troppe abbreviazioni, 
si che io lavoro in un Archivio di Stato e con la paleografia me la cavo abbastanza, ma l'italiano è meglio. 