Leopardi, la luna e il cheratocono...
... NO! Non è come pensate. Non voglio dire che Leopardi fosse cheratoconico! Volevo solo iniziare a raccontare la mia storia con una frase suggestiva.
Tutto inizio' con la Luna.
Ai tempi del Liceo. Era una sera d'estate come tutte le altre. Cielo limpido. Stelle. Luna piena.
Amavo Leopardi amavo come vedava il mondo e amavo come si relazionava alla natura.
La natura che lo amava e lo odiava.
Cosi' anche me la Natura ha amato e mi ha odiato. Ma la natura mi ha anche indicato su che strada stavo andando.
Una sera, dicevo, lo sguardo mi si perdeva tra le stelle del cielo, tra quell'insieme di punti casualmente distribuiti. L'occhio non puo' discostarsi dal fascino del buio. Perchè al buio anche le minime luci appaiono piu' billanti e prendono forme che al sole non esistono. La luna mi schiariva lo sguardo ma lo appannava, col suo alone etereo. È stata proprio la luna che mi ha detto che c'era qualcosa che non andava nei miei occhi. Lei che cosi' immobile, che mi si è sempre mostrata nella sua tondità e rigidità, quella sera, improvvisamente, si vesti' di pizzo. Lei coi suoi bordi frastagliati e mossi, come se avesse preso una spinta e la sua scia di luce fosse ancora ferma alla posizione iniziale, mi stava dando un messaggio chiaro: i miei occhi subivano un mutamento.
La Luna l'ha saputa piu' lunga di me. Senza di lei avrei passato piu' tempo ignorando la situazione.
Giovane inesperto e senza conoscenze, mi affidai ad un ottico. Per alcuni mesi correggevo con occhiali da miope e in aggiunta astigmatismo. Poi peggioro' e andai da un oculista. Volevo sapere se potevo operarmi col laser per eliminare la miopia e chiuder li' la storia del *veder male*. Ma ahimè, diagnosi: <<lei non puo' fare il laser, perchè ha una malattia chimata cheratocono>>.
Va bene. Pazienza. Metto il certificato medico in tasca e torno a casa.
Dopo alcuni anni con lievi peggioramenti nel frattempo, mi precipito ad un ospedale militare. Se non volevano che sparassi per errore ai commilitoni, dovevo essere esonerato. E cosi' fu.
Poi passano gli anni, il cheratocono avanza, lentamente per fortuna. Tento due volte con LAC SRGP, ma tutto si risolve in fastidi, lacrimazioni a catinelle e mal di testa e sono costretto a rinunciarci. Continuo con occhiali da vista finchè posso. Vedo male le scritte troppo piccole, i sottotitoli dei film, le riviste scritte in piccolo, etc... ma almeno conservo uno spessore corneale ancora accettabile e un cono non ancora del tutto deformato. Le difficoltà visive pero' sono forti. Mia moglie mi rimprovera sempre che pulisco male i fornelli e il bagno... ma io pulisco fin dove vedo, le cose troppo piccole purtoppo, le lascio a lei
Ques'anno scopro l'intervento del Dott. Lombardi. Mi faccio visitare e dice che posso farlo: mini-ARK + CL.
Poi torno a casa e mi informo. Scopro il forum, scopro AMC e AICHE... e scopro tutto un mondo nuovo. Pensate che fin'ora, dalla diagnosi del 1999 non mi ero mai messo in contatto con cosi' tante fonti e persone cheratoconici. Scopro allora che la tecnica del Lombardi non è forse la soluzione migliore per i miei occhi e il mio portafogli.
Allora scopro il Cross-Linking che mi ispira e soprattutto che è una tecnica d'avanguardia ben sperimentata anche a Zurigo, città in cui vivo. Mi stanno simpatici gli svizzeri e mi fido della loro medicina.
Pero' se posso voglio farmi oprare di CL in Italia dove non pago una cippa. Eh eh... anche il protafogli vuole la sua parte.
Mi sto informando sul CL in Italia, in particolare penso di farmi vedere dal Dott. Marino a Milano. Vedremo...
Ecco in breve e aforismaticamente ho esposto la mia storia.
Salutoni a tutti
gianca