Piacere, Gaia 5 anno medicina è per ora tutto ok.
Visto che è da un po' che stavo rimuginando sulla PRK per trattare la miopia da cui sono afflitta e per tenere a bada mia
re con i suoi monologhi per cui le lenti a contatto sono uno strumento del demonio portatore di ogni genere di complicazioni, decido di accompagnarla ad una visita oculistica (non guida) doppia (grande errore).
Tornata velocemente da mattina di tirocinio, e pomeriggio laurea+aperitivo di una cara amica, arrivo li senza nessunissima preoccupazione (sbrighiamoci soltanto così mi finisco anatomia patologica stasera).
Abbastanza tranquillo, un paio di domande su dove sono interna, cosa voglio fare, parliamo del più e del meno; fino a che ho il sospetto di un alterazione corneale...
Mi parla ancora un attimo e prima che finisca butto li: cheratacono?
Lui: E' solo un sospetto, diciamo un 60%, ci rivediamo venerdì per la tomografia.
Io:
*_* Ehh?
Botta pesantuccia, istintivamente sperò che il suo sospetto sia un artefatto, ma alla fine sono consapevole di un paio di sintomi (fotofobia,aloni durante la guida notturna) che acquisterebbero un senso (il tipo è poi abbastanza un killer a livello diagnostico) e su cui forse non mi sono mai voluta interrogare.
Mi fa strano che nella prima metà di settembre mi sono sottoposta per motivi didattici (corso per noi studenti sfigati) di oftalmologia in cui sono sono stata passata come un calzino dal barone, portatore del verbo dell'oftalmologia, chiarissimo professore, amplissimo preside, ecc.ecc...il quale non aveva trovato nulla a parte la solita miopia ed un leggero astigmatismo.
Che dite?
Mi seguite nei mie deliri sti giorni?
Ho paura di deprimermi troppo (ho accuratamente evitato di aprire il mattone di oftalmo per dare un occhio alle complicanze del nostro amico, forse purificherò il libro nella notte dopo averlo intriso nella benzina...).
Hola