Centri per la cura del cheratocono
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karol
Utente attivo
Iscritto il: lunedì 3 ottobre 2005, 16:01 Messaggi: 43 Località: ROMA
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ciao sbulla un grosso benvenuto anche da part mia!!!!!!!!!!!!!!
Come è già stato detto da altri, nel momento in cui il medico deciderà di sottoporre tuo fratello al trapiato ( credo molto presto dato che è al 4° stadio), sarà lui stesso ad occuparsi di tutto. Io posso solo dirti che il 12 luglio del 2005 ho fatto una visita e ,lo stesso giorno , il mio oculista ha prenotato l'intervento di trapianto di cornea che ho poi fatto il 31 agosto dello stesso anno. Un in bocca al lupo di cuore a tuo fratello
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giovedì 12 ottobre 2006, 23:12 |
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sbulla
Nuovo iscritto
Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 13:54 Messaggi: 3 Località: bari
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grazie per l'augurio.
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venerdì 13 ottobre 2006, 22:31 |
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Nooki
Iscritto il: giovedì 8 marzo 2012, 16:26 Messaggi: 1
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Re:
Il San Martino di Genova esegue il cross linking coperto dal SSN?
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giovedì 8 marzo 2012, 16:34 |
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MaxMax
Utente anziano
Iscritto il: lunedì 10 settembre 2007, 22:21 Messaggi: 267 Località: Brianza
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Re: Centri per la cura del cheratocono
Alla banca degli occhi 1000 cornee per i trapianti Donazioni decuplicate dal 1997, solo un terzo degli organi può essere impiantato Al S. Matteo operativo uno dei due centri regionali che è collegato a 30 strutture
di Anna Ghezzi 08 aprile 2014
PAVIA. Nel 1997 alla banca degli occhi di Pavia appena fondata arrivavano 100 cornee all’anno, non bastavano mai per i trapianti. Ora sono oltre mille. E solo un terzo superano tutti i vari gradini di analisi per arrivare ad essere trapiantate. Nelle due stanze al pian terreno del reparto di Oculistica diretto dal professor Paolo Emilio Bianchi che ospitano la banca degli occhi si raccolgono, si analizzano, si conservano e si preparano per il trapianto i tessuti donati da chi non c’è più. Una speranza per chi non potrebbe più vedere. «Operiamo soprattutto giovani tra i 20 e i 30 anni affetti da cheratocono – spiega il professor Bianchi – un ispessimento della cornea, mentre i trapianti che avvengono in seguito a un evento traumatico non hanno età. Se invece il cheratocono è all’inizio invece del trapianto effettua il cross linking». In pratica si inseriscono nell’occhio sostanze che rafforzano la cornea per frenare lo sviluppo della malformazione. «La banca degli occhi raccoglie, processa, conserva e distribuisce le cornee prelevate da donatore cadavere, certificandone idoneità e sicurezza – spiega Roberto Ceccuzzi, responsabile della banca – Ogni anno il Centro nazionale trapianti fa controlli scrupolosi per verificare il rispetto delle norme e delle procedure di laboratorio». Nella banca lavorano tre tecnici di laboratorio e il responsabile Ceccuzzi. Le banche degli occhi sono 15 in tutta Italia, due in Lombardia e quella di Pavia afferiscono 30 strutture sanitarie. «All’inizio le cornee arrivavano dagli Usa – ricorda Ceccuzzi – perché quelle donate in Italia non bastavano mai. Ma c’era il problema del trasporto, del possibile deperimento». A Pavia si fanno cento trapianti all’anno, 200 cornee vengono invece dirottate verso gli ospedali collegati. «Le cornee “funzionanti” sono il 30% – spiega Ceccuzzi – Ma ora le banche riescono a soddisfare le necessità degli ospedali: questo consente un’alta qualità e di effettuare trapianti anche con metodiche che necessitano cornee di scorta». A Pavia si fanno tutti e tre i tipi di trapianti di cornea: quello completo, quello della sola superficie esterna e quello in cui invece si va a “sostituire” solo lo strato interno. Dietro la porta scorrevole della banca intitolata al fondatore, Fernando Trimarchi, c’è un mondo fatto di macchinari e incubatori: il 95% delle cornee si conservano a 31 gradi per oltre un mese, le altre, a freddo per pochi giorni. Gli incubatori sono come frigoriferi, ma caldi: dentro si vedono file di bottigliette con un liquido arancio, un galleggiante e sospesa e immersa, la cornea. Ci sono gli incubatori per i tessuti che hanno superato il primo esame del donatore e sono arrivati a Pavia, per quelli che hanno superato anche il secondo giro di esami. E infine ci sono quelle già preparate per il trapianto.
_________Maxmax
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sabato 30 agosto 2014, 22:22 |
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MaxMax
Utente anziano
Iscritto il: lunedì 10 settembre 2007, 22:21 Messaggi: 267 Località: Brianza
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Re: Centri per la cura del cheratocono
(AGI) - L'Aquila, 15 dic. - Ha riacceso l'insegna' da appena 6 mesi ma tanto e' bastato perche' tutti e 5 i pazienti, sottoposti a trapianti di cornee, si spostassero dalle regioni di residenza per raggiungere L'Aquila e operarvisi. Il centro trapianti della Banca degli occhi dell'ospedale San Salvatore, dopo un lungo stop dovuto al sisma, pur avendo ripreso l'attivita' solo nell'ultimo semestre del 2015, e' gia' riuscito a stabilire un piccolo ma significativo primato. I 5 pazienti trapiantati hanno fatto, tutti, diverse centinaia di chilometri per operarsi all'occhio al presidio del capoluogo regionale, pur avendo a disposizione strutture nelle regioni in cui risiedono. La ragione di tanto appeal? Un mix costituito da esperienza, professionalita' e tecnologie di alto livello. Il gradimento riscosso dal centro trapianti, con i 5 utenti ( provenienti da Campania e altre realta' del Sud), rappresenta una ri-partenza in grande spolvero e, soprattutto - rileva la Asl in una nota - un valore aggiunto in termini di mobilita' attiva che consente all'azienda sanitaria di 'drenare' da altre Regioni preziose risorse finanziarie. Accanto ai trapianti c'e' il lavoro della microchirurgia oculare che, con 3 medici, ha raggiunto nel 2015 risultati davvero rilevanti: 6.000 visite specialistiche effettuate e 1.000 interventi chirurgici che hanno ricompreso cataratta, glaucoma, chirurgia vitreo retinica (distacchi di retina) e iniezioni intravitreali per patologie complicate della stessa retina, anch'esse contrassegnate da una significativa mobilita' attiva. Cruciale il ruolo della Banca degli occhi, diretta da Germano Genitti, una delle nove 'sorelle' eccellenti esistenti in Italia nel settore. La Banca, infatti, raccoglie le cornee, ne verifica l'idoneita' al trapianto e le mette a disposizione degli ospedali che le richiedono, tra cui Larino (provincia di Campobasso) e, per l'Abruzzo, Pescara, Chieti e ovviamente L'Aquila, cuore pulsante del lavoro di analisi e selezione degli organi da trapiantare. Tutto svolto con procedure di alta tecnologia, aspetto che si coglie anche nelle moderne tecniche adottate all'Aquila che permettono di eseguire trapianti piu' 'soft' sul paziente poiche' l'occhio, durante l'operazione, viene aperto solo a 'meta'' (nella parte posteriore o anteriore) anziche' nella sua totalita'. Metodiche meno invasive che, grazie alla particolare preparazione delle cornee curata dalla Banca degli occhi del San Salvatore, possono praticare anche gli ospedali abruzzesi e molisani inseriti nella Rete. "Il grande apprezzamento mostrato per L'Aquila dalle regioni del Centro-Sud", dichiara Genitti, "e' un viatico notevole per proseguire con impegno ancora maggiore l'attivita' ripresa da pochi mesi. I ragguardevoli risultati", conclude Genitti, "sono il frutto del lavoro di tutta l'equipe di cui fanno parte Dino D'Andrea, Stefano Gentile, Massimo Saviano, i biologi del settore eye banking Maria Teresa Vicentini e Mariangela Baccante nonche' il personale infermieristico di sala operatoria". (AGI)
________Maxmax
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domenica 10 gennaio 2016, 0:46 |
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salvatore73
Iscritto il: giovedì 20 ottobre 2016, 8:11 Messaggi: 1
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Re: Centri per la cura del cheratocono
Salve.. sono nuovo del forum. mi è stato diagnosticato il cheratocono ma prima di iniziare cure o interventi vorrei un parere autorevole per cui chiedo a voi quali sono i centri o i medici più accreditati. sia al nord che al sud. grazie in anticipo :)
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giovedì 20 ottobre 2016, 8:17 |
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