è dura ragazzi..... stavolta è proprio dura..... e non so bene da che parte cominciare .......
mi ero illuso che taciuti i colpi di mortaio e assorbiti gli echi della battaglia, sulla la via di fuga, avremmo ancora potuto scorgere ragione progetti e contenuti affiorare timidamente fra la nuvola d'astio ed orgoglio
che ha avvelenato e reso cieca tutta questa discussione.
invece l'evidenza ( che va rispettata e a volte subita pur combattendola) mi sussurra da qualche giorno sempre le stesse parole: "" irreversibile.... irrimediabile.... definitivamente compromesso""
eccomi ancora una volta comunque a raccogliere pezzi ...ancora una volta a leccarmi le ferite, ed offrire zattere di salvataggio agli incapaci di nuotare
ancora a costruire gabbie di parole in cui rianimare il nostro cagionevole malato, questa volta ridotto in modo irreversibile.... irrimediabile... incredibilmente compromesso..
alessandra scrive:
eppure tutto era iniziato nel più classico dei modi, nel solito schema di sempre, o almeno di molte volte,
solo l'ennesimo diverbio per questioni di secondaria importanza, il ripetuto esercizio d'estensione oltre il limite consentito
dell'elastico, alle cui estremità sta attaccata come gomma da masticare la convivenza fra individui diversi, spesso contrapposti , probabilmente incompatibili...
ma adesso tutto è drammaticamente irreversibile....irrimediabile.....pretestuosamente compromesso.....
alessandra scrive:
come sarebbe tutto diverso ora se la richiedente avesse desistito, procurandosi l'oggetto del desiderio in altri modi ( e poteva farlo credetemi).
e come sarebbe tutto meno complicato oggi se il suo interlocutore indossato il sorriso d'ordinanza e i toni giusti e comprensivi del "buon padre di famiglia" le avesse spiegato che copiare un libro è illeggittimo e di conseguenza perseguibile per legge, e quindi sarebbe stato probabilmente più opportuno aggirare l'ostacolo rivolgendosi al reciproco scambio fra privati per soddisfare le proprie esigenze.
anzi si sarebbe raccomandato personalmente con gli interessati affinchè le cose si svolgessero con la massima semplicità.
ora forse altre parole risuonerebbero nell'aria non irreversibile.....irrimediabile.....scioccamente compromesso.......
scaistar scrive:
e se avessimo preso prima posizione su queste "decisioni"? se avessimo sottoposto queste piccole questioni al gdl
votandole a maggioranza?
in quale condizione ci troveremmo oggi??
forse non irreversibile...? forse non irrimediabile?.... non così maledettamente compromessa?....
alessandra scrive:
scaistar scrive:
alessandra scrive:
perchè si è passato dal politico al personale??
per quale motivo non avete resistito alla irrefrenabile tentazione di colpire l'avversario lì dove fa più male e dove il nervo è scoperto a tal punto che se solo toccato, non reagire è umanamente impossibile , era obbligatorio fermarsi ,prima che tutto diventasse ancora una volta irrimediabile....irreversibile ... volutamente compromesso......
scaistar scrive:
alessandra scrive:
3 anni di approssimata approssimazione, 3 lunghi anni di decisioni prese e abbandonate pochi istanti dopo, anni di idiozie ingoiate spesso a fatica, più di mille giorni di vita
trascorsi nell'incapacità di decidere, adottare, rispettare, rischiare di sbagliarsi, onorare un impegno.
anche non approvare le piccole regolette ora ci regala situazioni irrimediabili ... irreversibili ....colpevolmete compromesse.
barby scrive:
scaistar scrive:
il termine "obbligato" non compare nel nostro dizionario, ma per amor delle regole e per rispetto dovuto a chi invece si è autotassato per il periodo in essere è nostro dovere distinguere i diritti degli uni e degli altri.
a meno di non voler modificare questa parte dello statuto cambiando e con o:
Soci ordinari sono coloro che, condividendo le finalità dell'Associazione operano per il loro raggiungimento, secondo le proprie capacità personali e sottoscrivono le quote associative.
eccezioni unilaterali a questa regola sono facilemte classificabili e strumentalizzate dai malintenzionati come oligarchiche oltre che arbitrarie,dunque illegittime e impugnabili, precipitando frettolosamente verso l'irrimediabile, l'irreversibile, il prevedibilmente compromesso.
e ancora a proposito di statuto:
Il Presidente è il legale rappresentante dell'Associazione. In casi di oggettiva necessità può adottare provvedimenti d'urgenza sottoponendoli alla ratifica del Consiglio Direttivo. Qualora il Consiglio Direttivo, per fondati motivi, non ratifichi tali provvedimenti, degli stessi risponde personalmente il Presidenteperchè è chiaro che presidente e consiglio direttivo esercitano potere congiunto...
anche se questo richiede compromessi e a volte bisogna adeguarsi a decisioni con le quali ci si trova in totale disaccordo.
un piccolo sacrificio eviterebbe facilmente una deriva irreversibile.... irrimediabile... testardamente compromessa.
scaistar scrive:
lavorare con altre persone in regime di "non obbligatorietà" è assai complicato,sopratutto coi mezzi e nella situazione che conosciamo.
ma il pesce puzza sempre dalla testa, e buona parte di fallimento è riconducibile ala nostra incapacità di coinvolgere gli altri, chiedendo spesso solo la ratifica di decisoni già prese. per avere aiuto bisogna saperlo ricevere,svestendosi per strada di piccole porzioni del proprio potere incoercibile,la nostra è una piccola associazione non una spa e di questo bisogna tenere conto in fase di gestione.
errare è umano, ma svincolarsi da un profondo esame di coscienza difronte alle difficoltà è a sua volta un errore irreversibile...irrimediabile....incosapevolmente compromettente.
scaistar scrive:
rivotare non ha senso, le regole andavano discusse e modificate a tempo debito, ripetersi ora sarebbe un' altra caduta di stile, l'atto notarile che sancisce la presa in carico di una situazione ormai irreversibile...irrimediabile...ostinatamente compromessa, il punto di non ritorno della fase regressiva che ci ha colpiti da due anni....
inoltre renderebbe necessaria la ricerca di un contendente al titolo.
al momento non mi sento disponibile, almeno non in questo modo .... ma non abbandono il treno sull'ennesimo binario tronco, scendo soltanto a prendere una boccata d'aria e a riflettere un poco, seduto con la testa fra le mani nell'atrio vuoto a piastrelle di questa stazione ferroviaria.