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nuove tecnologie per la cataratta anche dopo il trapianto http://www.associazionecheratocono.it/forum/viewtopic.php?f=20&t=949 |
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Autore: | machi [ mercoledì 13 settembre 2006, 19:03 ] |
Oggetto del messaggio: | nuove tecnologie per la cataratta anche dopo il trapianto |
buone prospettive per chi dopo il trapianto deve anche sottoporsi all'operazione di cataratta... da un'agenzia di stampa scientifica: Cataratta: a Milano si parla delle nuove tecnologie Sono sempre più nuove e sofisticate le tecniche che permettono di intervenire precocemente e in modo personalizzato sulla cataratta, garantendo risultati spesso eccezionali (in alcuni casi anche 15 decimi a 80 anni per pazienti che da giovani non avevano tale capacità visiva). A fare il punto della situazione è un convegno arrivato alla settima edizione e chiamato Refractive on-line (http://www.refractiveonline.it), il Congresso Internazionale di Oculistica in programma dal 15 al 17 settembre all'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Fra le tecnologie innovative presentate c'è un sistema computerizzato messo a punto da Humanitas, che consente al chirurgo di calcolare con precisione assoluta le caratteristiche della lente da inserire al posto del cristallino. Informazioni preziose che guidano il medico durante l'intervento e che permettono di offrire al paziente una visione ottimale cancellando difetti residui come astigmatismo, miopia ed ipermetropia. "Oggi per la cura della cataratta - spiega Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità Operativa di Oculistica di Humanitas e segretario scientifico della Società italiana di chirurgia della cataratta e refrattiva - si utilizzano nuove lenti personalizzate, non più uguali per tutti, ma diverse a seconda delle necessità del paziente, del tutto simili al cristallino per morfologia e caratteristiche ottiche. Si tratta di lenti variamente colorate che, tenendo conto dei fattori clinici dell'individuo, filtrano i raggi solari ultravioletti dannosi per la retina. Inoltre la loro forma asferica, più curva nel centro e piatta ai bordi, adattandosi a quella naturale della cornea permette una visione migliore in qualsiasi situazione, anche al buio. Queste lenti possono essere anche multifocali, ossia capaci, proprio come il cristallino naturale, di mettere a fuoco sia da lontano che da vicino. Ma è soprattutto grazie ad una precisa e preventiva misurazione dei parametri biomedici (ad esempio, diametro e spessore della cornea, caratteristiche della pupilla, distanza fra cornea ed iride ecc.) che il paziente, dopo l’operazione, può permettersi di non portare più gli occhiali e recuperare addirittura una vista "da ventenne". Un nuovo e sofisticato sistema di calcolo grazie ad un software messo a punto in Humanitas, migliora sensibilmente la precisione dell'intervento e consente di determinare con esattezza prima dell’operazione le caratteristiche della lente da inserire. Anche nei casi in cui questo calcolo è più difficile, ad esempio nei pazienti trapiantati, già operati di cataratta, con laser, o affetti da gravi patologie della cornea". Tutti questi progressi, che mettono a disposizione della chirurgia materiali e tecnologie sempre più avanzate, in alcuni Paesi come gli USA portano addirittura i medici a considerare l'intervento sulla cataratta una soluzione per correggere anche altri difetti visivi. "Personalmente - conclude Vinciguerra - non condivido questa visione. Credo tuttavia che, se si è affetti da cataratta, convenga intervenire il prima possibile, perché le nuove tecniche permettono un completo recupero della vista". Humanitas |
Autore: | ETTORE38 [ mercoledì 31 gennaio 2007, 11:10 ] |
Oggetto del messaggio: | richieste aggiornamenti |
Sono stato operato nel 70 di cheratocono e ora devo farmi operare di cataratta in entrambi gli occhi.Vorrei sapere se ci sono stati aggiornamento o ulteriori notizie in merito .Oltre al'istituto Humanitas esistono altre cliniche che utilizzano la stessa tecnologia? GRAZIE . |
Autore: | barbara [ mercoledì 31 gennaio 2007, 22:28 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Io credo che ormai la cataratta sia un intervento talmente comune che qualsiasi posto va bene. Anche io ho fatto la cataratta dopo il trapianto, sono già passati alcuni anni, forse non si utilizzavano tecniche sofisticate come oggi all'Humanitas però mi ricordo che, una volta uscita dalla sala operatoria, ho finalmente visto i contorni delle cose e la visione era molto più nitida. Si tratta del risultato positivo più immediato che abbia mai ottenuto e lo ricordo con vero piacere Ho un inizio di cataratta anche nell'ultimo occhio in cui ho fatto il trapianto e, memore di quel risultato, non vedo l'ora che mi ripropongano di intervenire ma non credo che andrò a cercare grandi luminari. Oggi la cataratta la fanno davvero ovunque con risultati strepitosi ...o sbaglio? |
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