allego una lettera trovata su amiciperlavista
A
> > > - Ministero della Salute
> > > - Assessorato alla Sanità - Regione
> > > Puglia
> > > - Elisir - Rai
> > >
-Amiciperlavista@yahoogroups.com
> > >
> > > - la Repubblica - Rubrica Salute
> > >
> > > Buon giorno a tutti,
> > >
> > > Mi chiamo Giovanni Zacchino, ho 46 anni e risiedo a Bari; scrivo
> > > questa lettera per richiedere dei chiarimenti circa la mia
> > malattia.
> > > Sono miope ed astigmatico fin dall'infanzia e circa 7 anni fa mi è
> > > stato diagnosticato il cheratocono ad entrambi gli occhi: si
> > tratta,
> > > purtroppo, di una malattia degenerativa della cornea che comporta
> > lo
> > > sfiancamento progressivo della stessa, con relativo
> > assottigliamento
> > > e che, ad un certo momento, rende necessario ed improrogabile il
> > > trapianto della stessa. Fino a qualche anno addietro, questa era
> > > l'unica possibilità di "risolvere" (e non sempre definitivamente)
> > il
> > > problema.
> > > Recentemente, si è cominciato a parlare di tecniche "alternative",
> > > apparentemente più conservative, come l'utilizzo di anelli
> > > intrastromali o la pratica di piccoli tagli sulla cornea o di
> > > interventi laser (Ark o mini-Ark) e, da ultimo in ordine di tempo,
> > > l'utilizzo della riboflavina combinata con i raggi ultravioletti:
> > > mentre le prime sembrerebbero poter risolvere anche il problema del
> > > visus, quest'ultima tecnica parrebbe indirizzata ad arrestare
> > > l'evoluzione della malattia.
> > > A quel che mi risulta, si tratta di interventi praticati tutti
> > > sempre da professionisti seri o, come nel caso della riboflavina,
> > da
> > > uno dei Centri oculistici Universitari ed Ospedalieri più
> > importanti
> > > d'Italia, quello di Siena (facente capo al Prof. Caporossi).
> > > La "medicina tradizionale" (e intendo gli oculisti, anche di un
> > > certo spessore e nome, a cui i poveri malati si rivolgono,
> > > ovviamente a pagamento) non è affatto favorevole a questi metodi a
> > > cui riserva giudizi negativi o, quanto meno, reticenti, limitandosi
> > > a sostenere che si tratta di tecniche scarsamente sperimentate.
> > > Ciò è sicuramente vero, ma mi risulta che anche il trapianto di
> > > cornea, per quanto ormai ampiamente sperimentato, spesso, comporti
> > > problemi molto rilevanti: dalla necessità di successivi interventi
> > > per correggere il conseguente elevato astigmatismo fino al rigetto.
> > > E, così, i poveri malati si ritrovano soli e spaesati, attirati
> > > dalle promesse e dai risultati positivi (almeno a breve) di questi
> > > nuovi interventi (specie la mini-ark), ma, al tempo stesso,
> > > scoraggiati dai luminari della "medicina tradizionale".
> > > Per non parlare della scarsa chiarezza che c'è intorno agli
> > > eventuali diritti dei malati di cheratocono; a me, ad esempio,
> > > nessuno (ne' privati ne' strutture pubbliche) ha mai detto che
> > > questa è considerata malattia "rara" e come tale dà diritto ad
> > > alcune esenzioni, oltre che a una pur minima invalidità.
> > > Questa solitudine ha spinto noi malati a creare dei punti di
> > > incontro su Internet, dove ci si scambia dubbi ed esperienze.
> > > E, allora, mi domando se è giusto che questo debba essere l'unico
> > > modo per attingere notizie tanto in merito agli aspetti "tecnici" e
> > > alle varie possibilità di intervenire sulla malattia, quanto
> > > relativamente agli aspetti economici e ai diritti dei malati.
> > > Ho, pertanto, la necessità di un po' di chiarezza e ciò mi spinge a
> > > scrivere questa lettera, indirizzandola a chi, nei vari settori di
> > > propria competenza (e, in primo luogo, il Ministero della Salute),
> > > può darmi delle risposte precise.
> > > Cercherò di essere schematico in nome della chiarezza. Le mie
> > > domande saranno semplici, forse potranno apparire banali, ma sono
> > > veramente sentite:
> > > - il trapianto di cornea è veramente l'unica "soluzione" al
> > > cheratocono? E che grado di perfezione ha raggiunto?
> > > - Qual è il parere del Ministero della Salute relativamente
> > > alle altre tipologie di intervento, in particolare la mini-ark?
> > > - E' giusto che questi interventi, se possono dare delle
> > > prospettive, siano a totale carico del malato, essendo praticati
> > > solo in strutture private? Peraltro, si tratta di spese
> > elevatissime
> > > (dell'ordine di migliaia e migliaia di euro);
> > > - Quali sono i veri diritti dei malati di cheratocono? Cosa
> > > devono e cosa non devono pagare (esami, visite.)? E come si fa ad
> > > avere l'esenzione?
> > > - E' possibile ottenere il rimborso delle spese sostenute in
> > > conseguenza della malattia a qualsiasi titolo, anche quelle
> > > derivanti dall'intervento di mini-ark?
> > > - E che dire delle spese sostenute per le lenti a contatto,
> > > indispensabili per noi malati: ci dovrebbe essere garantito, se non
> > > il totale rimborso, quanto meno un consistente contributo da parte
> > > delle strutture pubbliche.
- Non sarebbe il caso di graduare l'invalidità derivante dal
cheratocono in base alle varie fasi della malattia? E' evidente che
il malato all'ultimo stadio (o che non sopporta le lenti a contatto,
unico efficace rimedio per ottenere una decente visione) non vede
certo come chi è al primo stadio e, quindi, la sua invalidità e i
suoi diritti dovrebbero aumentare in proporzione.
Mi rendo conto di essermi dilungato molto e di aver posto numerose e
pesanti domande, ma si tratta di dubbi, tremendi dubbi che
assillano
noi malati di cheratocono, una malattia Vi assicuro, invalidante
nel vero senso della parola e che limita non poco la normalità della
nostra vita.
Personalmente mi auguro che si incominci a parlare di questa
tremenda patologia, anche pubblicamente, al fine di diffondere
notizie certe che incoraggino i pazienti in un senso o in un altro;
insomma, questa mia è una richiesta di chiarimenti, ma anche di
aiuto e di guida verso un futuro che non vedo (è proprio il caso di
dirlo) affatto roseo.
Sono, naturalmente, a disposizione di tutti coloro a cui ho
scritto; per una risposta o per qualsiasi esigenza posso essere contattato
al
> mio indirizzo di posta elettronica o sul cellulare di seguito
> riportati:
> - e-mail: gizac58@t.. - cell. 388 7427532.
Ringrazio tutti per l'attenzione prestatami e colgo l'occasione per porgere cordiali saluti
oltre ha questa lettera altri dicono di averne mandate altre,
come vedete non siamo i soli
per fyoris
prova a preparare una prima bozza della lettera da publicare sul forum
dopo che saremo daccordo sulla stesura cominceremo ha fare la reale
raccolta di adesione per infiarla come gruppo e non come singoli.
io credo che sarebbe giusto che ha ogni adesione fosse aggiunta la
storia clinica dell'aderente per rendere più consistente le nostre richieste