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operati con la tecnica cross-linking
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Autore:  tarquini [ sabato 26 novembre 2005, 17:32 ]
Oggetto del messaggio:  operati con la tecnica cross-linking

volevo sapere se c' e' qualcuno in questo forum che si e' sottoposto alla tecnica del cross-linking? :?: io faro' una visita a siena e ne volevo sapere di piu' ,dato che secondo me e' la soluzione migliore per il cheratocono.spero nella risposta di qualcuno

Autore:  scaistar [ sabato 26 novembre 2005, 21:39 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
e' la soluzione migliore per il cheratocono


errato.
E' soltanto una NUOVA PROMETTENTE OPZIONE per noi cheratoconici.
E soprattutto solo per una PARTE DI NOI (giovani, kc iniziale, in evoluzione, intolleranti LAC, spessore buono...)

Autore:  tarquini [ lunedì 28 novembre 2005, 12:59 ]
Oggetto del messaggio: 

secondo me e per quanto ne sappia e' una delle migliori tecniche, che in germania si usa da anni,per lo spesssore hai ragione,pero' dicono gli esperti che si puo' usare per cheratoconi fino al 3° stadio.Inoltre anche in italia la fase di sperimentazione e' finita e da gennaio si dice che inizieranno a fare questa tecnica molti ospedali pubblici

Autore:  Pa36 [ lunedì 28 novembre 2005, 15:48 ]
Oggetto del messaggio: 

si tarquini, il problema, è che questa tecnica tende a stabilizzare l'evoluzione del ck, quindi ha ragione di esistere solo nei ck ancora concretamente evolutivi.

Autore:  tarquini [ giovedì 1 dicembre 2005, 16:16 ]
Oggetto del messaggio: 

salve a tutti e mi scuso se insisto su questo argomento.Ma possibile che nn esiste una persona che si e' sottoposta a questa tecnica del cross-linking?
la mia e' una curiosita' che penso dovrebbe interessare a molti.
:?:fatevi sentire :!:

Autore:  mammadipaziente [ giovedì 1 dicembre 2005, 16:36 ]
Oggetto del messaggio: 

Ciao Tarquini,

sarà difficile che trovi sul sito qualcuno che ha fatto il crosslinking in Italia perchè fino ad oggi saranno una 20 ina di persone.


Mio figlio è attualmente in lista d'attesa a Siena ..e speriamo ci chiamino presto.

Pero' guarda che il corsslinking nn è un'operazione ma qualcosa di totalmente differente.

Autore:  tarquini [ sabato 3 dicembre 2005, 12:20 ]
Oggetto del messaggio: 

scusa mamma di paziente, ma posso sapere quali sono i parametri per poter fare questa tecnica?esempio spessore corneale ,visus ecc. dato che io nn ci sto capendo piu' niente;e quali se ve li hanno detti i rischi e i tempi di recupero? :?:

Autore:  scaistar [ sabato 3 dicembre 2005, 13:02 ]
Oggetto del messaggio: 

Apro una nuova discussione in questo FORUM.
Penso che possa servire a tutti

Autore:  cherattopiamoci [ sabato 3 dicembre 2005, 16:45 ]
Oggetto del messaggio: 

pa36 ha scritto:
si tarquini, il problema, è che questa tecnica tende a stabilizzare l'evoluzione del ck, quindi ha ragione di esistere solo nei ck ancora concretamente evolutivi.


..Scusate ma come si fa a sapere quando un KC é stabile o evolutivo dato che la situazione anche dopo molti anni di stabilità puo' peggiorare improvvisamente portandotinel giro di pochi mesi al trapianto :?: :?: :?:

Autore:  Pa36 [ sabato 3 dicembre 2005, 17:24 ]
Oggetto del messaggio: 

si fa una valutazione in base a diversi parametri che tengono in cosuderazione più fattori:
età ,evoluzione negli anni,tipo di cheratocono, spessore centrale e periferico, etc etc .... resta il fatto che nel momento che un ck si muove puoi sempre diventare un candidato al trattamento.

Autore:  scaistar [ sabato 3 dicembre 2005, 17:31 ]
Oggetto del messaggio: 

I controlli per un malato di cheratocono vanno fatti periodicamente

e poi... io mi accorgo delle leggere differenze nel visus settimana per settimana.
Se arrivi al trapianto senza accorgertene... sei anche un pò CO*****YOTE :lol: 8)

Cmq.. se il tuo KC è stabile da anni, non ti accetteranno per il trattamento.
Almeno ora è così.
In futuro potrebbe essere che il CCL da risultati ottimali in ogni stadio, ed avendo la disponibilità di macchinari in ogni ospedale si potrà fare a TUTTI indistintamente. (è una mia ipotesi)

Autore:  tarquini [ domenica 4 dicembre 2005, 16:29 ]
Oggetto del messaggio: 

:idea: scusa ma adesso e' possibile fare il cross-linking presso una clinica privata cosi' come la tecnica ark?,ecc.io ho saputo che a milano ce un oculista che lavora all 'humanitas il quale fa privatamente il cross-linking.e' vero? :

Autore:  scaistar [ domenica 4 dicembre 2005, 19:45 ]
Oggetto del messaggio: 

Che io sappia. Al momento in Italia la fanno solo a Siena.
Il resto.. è tutta pubblicità.
A breve partiranno gli altri centri che vedi in questa Sezione.
Per i privati.. non so quando cominceranno.
in Svizzera e in Germania è già possibile sborsare soldi e "abbronzarsi".. :lol:
Caso "strano".. l'America non spinge molto su questa tecnica, e in Francia addirittura non è ancora sperimentata. :roll:

Autore:  antonio_1 [ giovedì 8 dicembre 2005, 15:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: operati con la tecnica cross-linking

tarquini ha scritto:
volevo sapere se c' e' qualcuno in questo forum che si e' sottoposto alla tecnica del cross-linking? :?: io faro' una visita a siena e ne volevo sapere di piu' ,dato che secondo me e' la soluzione migliore per il cheratocono.spero nella risposta di qualcuno

Ciao tarquini
Ti riporto ciò che ho letto sul sito: http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=3141
Ti dico solo che io ho appuntamento x mio figlio, che ha appena 18 anni e che da due anni fa parte della vostra famiglia, domenica con un medico di siena che fa questa terapia, Ti farò sapere successivamente cosa mi ha detto.

" [u][b]L'ospedale di Siena e lHumanitas sono i primi centri italiani a curare il cheratocono con una nuova tecnica messa a punto in Germania: la terapia di cross-linking corneale, basata sullutilizzo di un laser a raggi ultravioletti, che permette di arrestare levoluzione del cheratocono evitando il trapianto. Il cross-linking corneale è assolutamente indolore e viene effettuato in day-hospital - spiega Vinciguerra, che insieme a Pietro Rosetta sta applicando questa tecnica - Sulla superficie della cornea viene instillata una sostanza fotosensibile che, illuminata dai raggi Uv, genera lavvicinamento delle lamelle corneali (gli strati che compongono la superficie della cornea) solo dove necessario, senza danneggiare le cellule circostanti della retina. Gli effetti del trattamento hanno una durata di 4-5 anni, dopodiché può essere necessario ripetere lintervento. Si tratta di un grande passo in avanti della medicina italiana - prosegue lesperto - che oggi può mettere a disposizione di molti giovani pazienti che rischiano la cecità una tipologia di cura efficace e non invasiva."[/b][/u]

Autore:  tarquini [ giovedì 8 dicembre 2005, 17:43 ]
Oggetto del messaggio: 

io comunque ho letto che a milano il dott.Vinciguerrra pratica questa tecnica privatamente;nn so se e' una cosa vera al 100% ;io mercoledi' prossimo vado a siena a fare una visita al policlinico santa maria selle scotte spero di ricevere delle buone informazioni sia per me che per tutti voi.comunque antonio grazie se mi fai sapere cio che ti viene detto.io ho 22 anni da 3 anni ho il ck.

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