Avete tutti ragione. Se non ci vediamo è meglio non guidare ma è anche vero che la patente ci serve. A parte il fatto che dobbiamo andare a lavorare, magari con un po' di disagio potremmo risolvere con i mezzi pubblici, ma se non abbiamo la patente dipendiamo dagli altri. Ogni volta che dobbiamo fare qualcosa dobbiamo aspettare che ci sia qualcuno disponibile a scarrozzarci
Allora, quest'anno fresca di trapianto, con ancora la sutura nell'occhio destro mi è scaduta la patente. Era una tegola che non ci voleva, ero convinta mi scadesse più avanti e quindi nell'attesa speravo di recuperare qualche decimo e invece no... scadeva subito!
Appena ho realizzato sono andata dalla mia oculista e le ho chiesto di prescrivermi degli occhiali almeno per fare la visita; dal momento in cui sulla patente compare già la dicitura "guida con lenti", il fatto di presentarmi senza occhiali e per giunta con un occhio che vedeva 1/10 mi sembrava una bocciatura assicurata.
Lei mi ha prescritto un occhiale che mi faceva vedere le lettere un po' più nitide con l'occhio sinistro e con il destro riuscivo a leggere le prime 3 o 4 righe ma vedevo comunque doppio e triplo e per giunta le lenti non si riuscivano ad utilizzare insieme, bisognava usarne una alla volta altrimenti mi vieniva la nausea e dovevo comunque concentrarmi per mettere a fuoco qualcosa
Insomma, secondo me quegli occhiali non rendevano e io, confusa dalla situazione e dalla scadenza imminente della patente, quando sono andata alla visita ho deciso di essere onesta e ho vuotato il sacco. Alla domanda: "Ha avuto delle malattie?" ho risposto che ho avuto il cheratocono, che la visita per il rinnovo della patente non cadeva al momento più opportuno, che più avanti ci avrei visto sicuramente meglio ecc. ecc. L'espressione confusa del medico che sembrava sentire la parola cheratocono per la prima volta mi ha fatto pentire immediatamente di quel che avevo detto ma ormai la frittata era fatta.
Il medico mi ha fatto leggere e poi mi ha detto che non poteva darmi la patente e che avrei dovuto essere valtutata dalla commissione.
Mi è crollato il mondo addosso: io ho difficoltà a guidare di sera infatti torno solo a casa dal lavoro stando molto attenta e poi se devo uscire mi faccio venire a prendere. Ma non è che non ci veda. E' che è tutto così sfocato che vado in confusione e non vedo l'ora di essere a casa. Ciò nonostante non mi è mai sfuggito nessun pedone, nessun ciclista e nessun ostacolo. Non per niente ho 22 punti sulla patente e con l'assiucurazone sono in prima classe bonus-malus. Di giorno poi ci vedo benone, lo dimostra anche il fatto che le mie colleghe per andare in mensa salgono sempre con me in auto pur essendo a loro volta automunite ed avendo molto chiara la mia situazione visiva. Se fossi un soggetto così inaffidabile non verrebbero con me, prenderebbero la loro auto.
Ero già nello sconforto più totale quando l'impiegata dell'agenzia alla quale chiedevo lumi circa l'appuntamento presso questa commissione (ci sarebbe stato posto a marzo e serviva il campo visivo che non mi avrebbero fatto prima di aprile, tanto per complicare ulteriormente le cose già di per sè complicate) mi ha detto che se volevo potevo tornare un'altra sera quando ci sarebbe stato un altro medico e tentare con quello. Io spiegato brevemente la situazione e le ho detto che con nessun medico sarei riuscita a leggere quelle letterine. Se devo vedere un essere umano, un gatto, un auto, una bici le vedo ma se mi fanno leggere le letterine che diventano sempre più piccole le vedo tutte sfocate e non riesco a stabilire che lettere sono.
Lei è stata preziosissima, ha insistito perchè tornassi e mi ha consigliato di andare là con i miei occhiali, di fare la disinvolta e di non dire niente della malattia. Alla domanda "Ha avuto o ha delle malattie?" avrei dovuto rispondere semplicemente di no. Ha aggiunto che se per caso fosse uscito che avevo avuto il cheratocono (cosa assolutamente improbabile perchè sarebbe uscito solo se lo avessi detto io) potevo sempre dire che lì per lì non mi ero ricordata. Per quanto riguardava gli occhiali, mi ha consigliato di leggere fin dove riuscivo, poi se lui avesse obiettato che non ci vedevo bene avrei dovuto far finta di cadere dalle nuvole e dire che a me sembrava di vederci e che in ogni caso sarei andata quanto prima dall'oculista a fare una visita di controllo.
E così ho fatto. Alla prova tabellone ho letto 9/10 con il sinistro e 4/10 con il destro, poi il medico ha voluto vedere gli occhiali (
pauraaaaa la lente destra era alta mezzo centimetro!) e mi ha detto: "C'è una bella differenza tra i due occhi" io ho solo detto "Mah non so...".
Mi ha chiesto se avevo un foglio attestante la gradazione esatta io ho detto: "No, cioè ce l'avevo, chissà dov'è finito..." (ce l'avevo in borsa), lui allora ha estratto un "arnese" che appoggiava sulle lenti probabilmente per vedere la gradazione e io sudavo freddo. Alla fine mi ha detto: "Lei è molto astigmatica vero?" e io ho risposto facendo assolutamente la vaga: "Può darsi, non mi ricordo bene che difetto mi correggono gli occhiali...".
Alla fine mi ha compilato il fatidico foglio con il quale potevo circolare in attesa dell'arrivo del bollino da attacare alla patente che potevo già considerare rinnovata per i prossimi dieci anni.
EVVIVA!! Non finirò mai di ringraziare l'impiegata dell'agenzia per avermi suggerito di tornare un'altra volta (io non sapevo neanche che si potesse, pensavo che una volta che uno aveva dichiarato che non si era idonei fosse finita lì) e per i suoi preziosi consigli.
Però visto che differenza? Al primo ho parlato di cheratocono e mi ha spedito in commissione, al secondo, pur leggendo le stesse lettere non ho detto nulla e mi ha dato la patente.
Ad un certo punto sono loro che vogliono sentirsi raccontare le frottole.
Io sono sempre stata consapevole dei miei limiti visivi e quando non sono stata sicura, l'auto non l'ho presa neanche per scherzo. Di sera nelle strade poco illuminate non vedo bene, infatti per tornare a casa faccio una strada più lunga ma più illuminata e una volta a casa non tocco l'auto fino al giorno dopo. Adesso per tornare a casa la sera mi metto i miei super-occhiali che ho usato alla visita e vedo un po' meglio, l'importante è non girare troppo gli occhi altrimenti mi viene la nausea
Questo metodo superficiale di valutare le persone è il sistema più sicuro per riuscire a dare la patente per 10 anni a quelli che guidano ubriachi tutte le sere: basta che si presentino sobri alla visita, non c'è neanche bisogno che dicano le bugie come ho fatto io.
L'importante è che non dicano al medico che il venerdì ed il sabato bevono come lavandini... tanto lui non glielo chiederà
lui vuole solo sapere se il soggetto che ha di fronte ha avuto delle malattie