Gentile redazione
vorrei mettervi a conoscenza di un problema con la sanità pubblica che mi trova coinvolto e come me centinaia di altre persone.
Sono affetto da cheratocono, una malattia della cornea degenerativa (considerata malattia rara) che a lungo potrebbe portare al trapianto.
Ci sono alcune pratiche che hanno esclusivamente lo scopo di rallentare il progredire della malattia, ma nessuna soluzione definitiva (anche il trapianto potrebbe non durare per sempre).
Uno dei metodi migliori per tenere sotto controllo la malattia è l'applicazione di lenti a contatto, che hanno come caratteristica quella di essere prodotte in maniera artigianale, infatti vengono costruite su misura per ogni occhio.
Questo comporta un costo che varia tra i 500 ed i 1000 euro per occhio. Considerando che, l'usura della lente o il progredire (o regredire) del cono portano a dover sostituire la lente con un certa frequenza, ci troviamo costretti a dover spendere delle cifre considerevoli.
Naturalmente senza le lenti la visione è ridotta a tal punto da impedire qualsiasi attività, visto che, nel mio caso, la messa a fuoco è ridotta a 10 cm e non trovo alcun giovamento dall'uso di occhiali (con le lenti la visione è perfetta).
Ho fatto richiesta per l'esenzione alla ASL che prontamente mi ha rilasciato il certificato di esenzione, che con codice RF0280 mi dà diritto alle seguenti prestazioni esenti:
Studio della topografia corneale;
Applicazione terapeutica di lenti a contatto;
Pachimetria corneale;
Esame complessivo dell'occhio.
Leggendo quanto scritto sembra che il problema sia risolto. Ho diritto alle visite oculistiche specialistiche e all'applicazione delle lenti a contatto.
Nell'informarmi presso gli uffici competenti dell'ASL ho scoperto una cosa sconcertante. Per applicazione terapeutica di lenti a contatto si intende letteralmente quello: se vado dall'oculista con le mie lenti per farmele applicare non devo pagare niente. Considerando il fatto che ogni sera le tolgo per dormire, dovrei andare tutte le mattine a farmi applicare le lenti?
Due sono le mie perplessità: la commissione che si è occupata del caso ed è arrivata a esentare questa prestazione o è incompetente nel modo più assoluto o è demente. Nessuno si sognerebbe di andare ogni mattina dall'oculista con una richiesta simile. Allora perché è stata inserita questa voce?
Un'altra possibile soluzione (e spero sinceramente sia quella giusta) è che la commissione intendesse dare le lenti in esenzione e l'amministrazione sanitaria abbia voluto evitare giocando sulle parole. E come se ad una persona cui mancano le gambe gli facessero pagare le protesi però gliele applicano gratis.
E' una situazione insostenibile tenendo conto del fatto che non tutti si possono permettere certe spese e si trovano costretti a trascurare la malattia e in certi casi smettere quasi di vivere.
Cristiano Seddone

Uno dei metodi migliori per tenere sotto controllo la malattia

Questo comporta un costo che varia tra i 500 ed i 1000 euro per occhio

Naturalmente senza le lenti la visione è ridotta a tal punto da impedire qualsiasi attività, visto che, nel mio caso, la messa a fuoco è ridotta a 10 cm e non trovo alcun giovamento dall'uso di occhiali (con le lenti la visione è perfetta).

Per applicazione terapeutica di lenti a contatto si intende letteralmente quello: se vado dall'oculista con le mie lenti per farmele applicare non devo pagare niente

Ciao a tutti. Ho preparato una lettera da inviare ai giornali (e chissà forse anche a striscia la notizia e mi manda rai3).
La pubblico qui. Se qualcuno la volesse sottoscrivere o consigliare modifiche o precisazioni sarebbe gradito.
Attendo commenti.

Per il costo delle lenti: le ultime le ho pagate 1500 euro e sò di qualcuno che le ha pagate di più (oltretutto sono le cifre indicatemi dal responsabile della asl con cui ho parlato.).

Nel certificato che dà diritto all'esenzione che mi hanno dato sono comprese le visite oculistiche (naturalmente del servizio pubblico)