E' il consiglio che arriva dai massimi esperti italiani sul trapianto di cornea, che oggi aprono all'Universita' Cattolica di Roma l'XI Congresso Nazionale della Societa' Italiana Trapianto di Cornea (SITRAC).

''La gente deve comprendere che le lenti a contatto non sono un giocattolino'', sottolinea Emilio Balestrazzi, direttore della Clinica oculistica del Policlinico romano, e deve quindi usarle come qualcosa di serio, rispettando semplici ma determinanti regole.

Infatti un uso cattivo o eccessivo delle lentine anestetizza la cornea che e' un po' come una spia perche', data la sua elevata sensibilita', allerta il paziente con sintomi quali fastidio, rossore, bruciore, di possibili infezioni in atto. Ma la spia e' messa fuori uso da scarsa ossigenazione, facilmente indotta quando le lenti sono indossate per troppo tempo. In piu' le lenti, se adoperate male, diventano esse stesse veicolo d'infezione.

Cosa fare quindi per avere la liberta' dagli occhiali senza rischi? Regola numero uno, spiega Severino Fruscella, presidente SITRAC e del Congresso, l'igiene: dal semplice ma mai trascurabile gesto del lavarsi le mani prima di toccarle alla corretta manutenzione e conservazione delle lenti stesse.

Poi, dato che la lente tende a seccare l'occhio, idratarlo con colliri ad hoc, proseguono gli esperti.

E ancora, le lenti dovrebbero essere off limits in ambienti come spiaggia, barca, montagna, sauna e in generale in tutti quei luoghi ove c'e' polvere e vento. Evitare anche di bagnare gli occhi, in mare come in piscina, quando si indossano lentine, e no assoluto al sonno con le lenti.

Precauzioni eccessive? Sembra proprio di no, infatti un'infezione oculare, specie se trascurata perche' la cornea anestetizzata non puo' segnalarla, puo' provocare cherato-congiuntiviti. Inoltre, conclude Fruscella, ''i patogeni coinvolti sono molto virulenti e spesso resistenti ad antibiotici per cui e' fondamentale agire con tempestivita' individuando il microrganismo coinvolto e il farmaco per eliminarlo, per evitare danni alla trasparenza della cornea e alla capacita' visiva, che in alcuni casi richiedono addirittura il trapianto''.

(Fonte: Ansa del 22 febbraio 2007)

Quoto in pieno...ed è quello che dico sempre anche io con il rischio di passare per noiosa (e forse un pò lo sono.... )...con le lac non si deve scherzare, i nostri okkietti sono troppo importanti!!!

Per quanto mi riguarda, le lenti a contatto mi hanno schiavizzata!
E alla fine le ho mandate a quell'altro paese!

... mha! non le ho mai sopportate! bho! per il momento sto con gli occhiali!

Io non riesco ad abituarmi,e mi ritrovo senza lenti e senza occhiali trovandomi in grossa difficoltà quando devo leggere e mettere a fuoco.Quando indosso le lac gli occhi diventano secchi ancora di più e viene da strofinarli.

Meno male che non ho visto questo post prima ....
Seguendo quanto riportato sarei una persona morta dato che con gli occhiali non ci vedo niente e dato che in montagna ci vivo .....

Cmq, con i materiali che ci sono al giorno d'oggi se una lente e' fatta bene la si puo' usare tranquillamente anche per 18 ore ....
Il problema e' sempre il solito .... trovare la lac giusta e il contattologo capace ..... cose purtroppo non cosi' semplici.

Questa è proprio bella...va bene per la sauna, ma per la montagna, la barca, la spiaggia etc. Mi sembra che non si consideri che la maggior parte dei cheratoconici è appunto schiavo delle lenti per cui non credo che in una giornata ventosa o magari su una moto sia giusto che il cheratoconico debba rinunciare alla vita e debba rinchiudersi. Questo della SITRAC piuttosto sembra un monito estremamente vago per tutti i portatori di lac, soprattutto per coloro così fortunati da portarle solo per comodità e per l'estetica. Pregherei i signori illustrissimi professori di impegnarsi a trovare qualcosa che migliori la QUALITA' della nostra vita e non solo che ci permetta di leggere magari male uno stupido ottotipo. Forse chiedo troppo ma non so...una volta ho sentito che i medici dovrebbero migliorare la vita dei malati con la loro opera!

Con questa vena di sarcasmo saluto tutti!

Salve, sono la mamma di un ragazzo di 13 anni affetto da cheratocono.
Anche io sono rimasta sbigottita dalle precauzioni consigliate dai medici della Sitrac: l'oculista di mio figlio ci ha consigliato di fargli tenere le lenti a contatto il più possibile!
Ma insomma, che bisogna fare?

Sig.ra Carusi intanto nn si preoccupi + di tanto.
le lac sono ottime x dare a suo figlio un ottimo visus
nn creda però che bloccano il KK
attenzione cmq a mettere sempre lac fatte su misura da un contattologo preparato
ed evitare come la peste le applicazioni apicali
e monitorare spesso la cornea x evidenziare edemi o opacizzazioni....

x il resto......buona fortuna

Anche a me tutti hanno sempre consigliato di tenere le lenti il piu' possibile, meno male che sono testardo