Ciao a tutti,
l'ultima visita presso il dott. Mazzotta ha avuto esiti positivi e negativi. La buona notizia è che il KC pare si sia arrestato, la cattiva è che all'occhio destro sono al terzo stadio della malattia .
Beh, dopo la prescrizione di un paio di lenti per agevolarmi nella lettura il dott. mi ha indicato un optometrista, a detta sua molto qualificato, che può costruirmi la lente su misura per le mie esigenze.
Si tratta di Antonio Calossi, e la lentina di cui il dottore mi ha parlato è quella "a geometria inversa".
C'è qualcuno che ha già avuto esperienze con questo tipo di lentine?

grazie a chi mi saprà rispondere.

D.

ciao,
non so se le lenti di cui parli sono le stesse che il mio contattologo ha definito reverse (credo di sì).
a me ha spiegato che sono lenti simili a quelle che si usano in ortocheratologia, diciamo che si usano quando la geometria della cornea è un po' complicata. nn sono sicura di avere capito bene, però se sono queste io da un anno ho una lac a geometria inversa su una cornea trapiantata che altrimenti nn vede niente e il primario di Mestre quando ha visto la lac sulla mia cornea ha detto che nn avrebbe mai sperato si arrivasse a una soluzione così positiva per il mio occhio...

ciao, spero che gli addetti ai lavori ti sappiano dare qualche info in più!

antonio calossi, a mio parere è un optometrista ESTREMAMENTE CAPACE.
negli anni ho studiato su suoi libri e ho visto parecchi suoi articoli.
ha brevettato una geometria x le lenti a geom inversa che si chiama ESA (sei curve)

direi che sei in buone mani

Intanto spieghiamo cosa è una lac inversa:
partiamo dal principio,ovvero una tricurve. ( poi ci si possono mettere x curve...la solfa è sempre quella + o - )

sempio: lac tricurva tradizionale: CB 7.80 - prima curva 8.80 - periferica 10.80
ovvero l'appiattimento è progressivo partendo dal centro verso la periferia 10/20

nelle inverse : CB 7.80 - prima curva 6.80 - periferica 11.50
evidente ke la seconda curva è + "chiusa" di 1mm rispetto alla CB e la periferica è decisamente piatta.
questo serve ( in grandi linee ) a far avvicinare l'apice interno della lac all'apice corneale.

Le inverse x KK sono solitamente con inversioni basse:
CB 7.30 - 7.00 - 11.50

poi ci si può divertire con tetracurve ( due curve inverse ) pentacurve esacurve e asferike....volendo

ma quì è bene ke intervenga Claudio .


nulla da eccepire

scusate, ma a questo punto vorrei capire: è possibile che anche io abbia una lac inversa su una cornea trapiantata molto irregolare (20 diottrie di astigmatismo) o la geometria reverse è un'altra cosa?
e in generale in quali casi si usa la geometria inversa?
grazie, ma visto che ci sono tanti addetti ai lavori ne approfitto per saziare la curiosità...

certo maki
proprio per l'astigmatismo alto e la forma irregolare del petch probabilemnte il tuo applicatore ha usato un inversa per aiutarsi a centrare la lente !

Salve,
anche il sottoscritto, affetto da cheratocono mono-laterale (OD) ad uno stadio piuttosto avanzato, indossa una lente a geometria inversa. Avendo maturato un'intolleranza verso altri tipi di lenti RGP, sembra che questa garantisca un risparmio apicale indispensabile nel mio caso. Ho notato però che il periodo di adattamento è più lungo rispetto ad altri tipi di lenti, forse perché la pressione sulla cornea è superiore. Dopo oltre un mese di graduale adattamento, non riesco comunque ad indossarla per tutto il giorno. Ho provato anche una morbida spessorata che dava risultati visivi più che soddisfacenti ed era molto confortevole appena indossata, ma alla lunga il contatto apicale ne pregiudicava il comfort.

Ad ogni modo, non so se questo sia il topic più adatto, ma volevo solleticare la vostra curiosità in merito a questo:
http://www.ortho-k.it/documents/Poster% ... 202008.pdf

E' noto che l'utilizzo di lenti per ortocheratologia modifica leggermente ed in modo reversibile la curvatura corneale, essendo in grado di "appiattirla" leggermente nel caso del cheratocono. Pertanto, qualcuno ha pensato bene di provare a vedere se il cross-linking fosse in grado di "fissare" questa situazione. Dal risultato della sperimentazione, pare che così non sia, ma sembra esserci in ogni caso un inspiegabile e stabile miglioramento rispetto alla situazione pre-operatoria.

Morale della favola: nel dubbio, non sarebbe una cattiva idea quella di indossare lenti ESA prima e dopo l'intervanto di X-linking. Io mi sottoporrò all'intervento a fine mese (dal dott. De Cadilhac) e, in accordo alle norme pre-operatorie, non potrò portare la lentina per i 7gg precedenti. Spero che la cornea rimanga almeno un po' "appiattita" fino al giorno dell'intervento...

Saluti,
Francesco Flammini