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Raccomandazioni ai portatori di lenti a contatto http://www.associazionecheratocono.it/forum/viewtopic.php?f=4&t=818 |
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Autore: | scaistar [ sabato 20 maggio 2006, 11:20 ] |
Oggetto del messaggio: | Raccomandazioni ai portatori di lenti a contatto |
Al Congresso Internazionale della Società Oftalmologia Italiana (Roma, 17-20 maggio 2006), gli oculisti hanno posto l’accento sull’importanza del corretto uso delle lenti a contatto. Una visita oculistica e controlli periodici per non incorrere in malattie serie ed attenzione anche alla manutenzione che deve essere fatta con cura e seguendo le istruzioni dell’oculista Durante il summit internazionale della SOI si è posto l’accento sulle istruzioni per una corretta manutenzione delle lenti a contatto. Attenersi scrupolosamente ai consigli dell’oculista può evitare l’insorgere di complicanze serie. Tra i fattori che possono portare all’insorgere di problematiche gravi vi sono: mani non completamente igienizzate, riposizionamento sbagliato nell’astuccio, scarsa informazione da parte degli ottici sull’utilizzo di soluzioni conservanti aperte da molto tempo e non perfettamente conservate. Quando, infatti, si immergono le lenti in liquidi aperti da tempo è possibile che i depositi sulle lenti a contatto non vengano eliminati e vi sia aumenti la possibilità di proliferazione di funghi, dei batteri e di allergie. Al primo segnale di irritazione o rossore insolito gli oculisti consigliano di sospendere immediatamente l’uso delle lenti a contatto e consultare l’oculista per individuare le cause. Non sempre il portatore di Lenti si rivolge all’oculista per una visita e per i successivi controlli ma in caso di problemi si rivolge direttamente all’ottico di fiducia. “Questa situazione è anche dovuta- spiega Matteo Piovella- al fatto che gli italiani pensano che effettuare una visita dall’ottico equivalga ad una visita oculistica in grado di attestare il grado di salute degli occhi” “Il primo interlocutore – ribadiscono da sempre gli oculisti-deve essere il medico- a cui spetta anche il compito di informare sull’importanza della corretta manutenzione”. E’ compito dell’oculista informare i portatori delle lenti a contatto sull’importanza della corretta manutenzione- spiega la SOI ed è anche compito dell’oculista quello di accertarsi che non sussistano controindicazioni all’utilizzo delle lenti quali allergie, scarsa lacrimazione, ipertono oculare o abrasioni sulla cornea. In previsione dell’applicazione di lenti a contatto e’ necessario infatti un approfondito esame da parte del medico oculista che valuterà sia le modalità d’uso delle lenti, a seconda della professione e dell’ambiente di lavoro, sia l’esistenza di eventuali patologie oculari o sistemiche che potrebbero controindicare o limitare la scelta delle stesse- spiega Matteo Piovella- Segretario della SOI. “Usare delle LAC trascurando situazioni di controindicazione possono danneggiare gravemente la cornea causando abrasioni, ulcere, infiltrati, infezioni corneali endoftalmiti fino alla necessità di un trapianto di cornea o anche, in casi gravissimi alla perdita completa dell’occhio” La SOI spiega inoltre che è sempre consigliabile anche una visita periodica dallo specialista per accertare che non si verifichino fenomeni infettivi. Se le lenti a contatto non sono infatti accuratamente lavate e sei liquidi utilizzati per la manutenzione non vengono sostituiti con regolarità, è possibile incorrere in fastidiose infezioni, alcune di queste anche molto serie- spiega il professor Pasquale Troiano- presidente della Società Italiana di Contattologia Medica (SICOM). E’ bene ricordare-continua il prof. Troiano- che Il Decreto Legislativo 46 del 24 febbraio 1997 classifica i dispositivi medici in quattro classi crescenti col grado di invasività: I, IIa, IIb, III. Le lenti a contatto e i sistemi per la loro manutenzione sono considerati dispositivi medici invasivi di classe IIb, (nella classe III ci sono le protesi che vengono impiantate all’interno dell’organismo come, ad esempio, il cristallino artificiale e le valvole cardiache) in quanto in grado di modificare radicalmente l’anatomia e la fisiologia della superficie oculare e pertanto debbono essere consigliate dal medico oculista. Successivamente, il paziente può rivolgersi all’ottico - che è un commerciante - che consiglierà il tipo di lente a contatto più adatta . FONTE http://www.b2eyes.com/article.cll?idcon ... tent=12630 |
Autore: | Monica [ sabato 20 maggio 2006, 20:23 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Tutto vero!!! e credo importantissimo da seguire, ed ogni oculista ed ottico dovrebbe spiegarlo bene ai propri pazienti... |
Autore: | Laura [ giovedì 22 febbraio 2007, 1:18 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ho cercato di portare le lenti di prova .... non ci sono riuscita erano davvero fastidiose! ... ora sono 3 mesi che sono nell'astuccio, ancora devo restituirle all'ottico! .......... a questo punto, visto che sono state per tutto questo tempo nello stesso liquido! ... davvero non le riproverò! |
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