Origine genetica del cheratocono.
Origine genetica del cheratocono.
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alaxia
Utente attivo
Iscritto il: venerdì 18 novembre 2005, 23:56 Messaggi: 43 Località: nomi (trento)
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venerdì 25 novembre 2005, 12:12 |
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marta
Sostenitore AMC
Iscritto il: martedì 23 agosto 2005, 19:01 Messaggi: 3764 Località: Genova
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Ci hai provato...Ma tu Alexia da quando sei in lista???
Sondaggio: salvo sorprese, unica fortunata in famiglia ad avere il kc!!!
_________________ Marta
Siamo tutti angeli con un'ala soltanto...solamente abbracciandoci riusciremo a volare!
TRAPIANTO PERFORANTE OS: 22-12-2005 TRAPIANTO PERFORANTE OD: 06-02-2009
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venerdì 25 novembre 2005, 17:59 |
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alaxia
Utente attivo
Iscritto il: venerdì 18 novembre 2005, 23:56 Messaggi: 43 Località: nomi (trento)
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venerdì 25 novembre 2005, 18:26 |
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marta
Sostenitore AMC
Iscritto il: martedì 23 agosto 2005, 19:01 Messaggi: 3764 Località: Genova
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Ciao novellina!!! Cmque non è sempre questione di tempo: altri del forum sono stati chiamati anche in meno tempo, quindi...non disperare!! Intanto insieme non ci annoiamo!!!
_________________ Marta
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TRAPIANTO PERFORANTE OS: 22-12-2005 TRAPIANTO PERFORANTE OD: 06-02-2009
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venerdì 25 novembre 2005, 19:11 |
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buffy
Nuovo iscritto
Iscritto il: martedì 21 marzo 2006, 19:36 Messaggi: 7
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ereditarietà Kc
Mio marito ha il Kc, nostro figlio ha il Kc, la cugina di 1° grado di mio marito ha il Kc.
Penso proprio che sia genetico!!!
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giovedì 23 marzo 2006, 11:34 |
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luke
Affezionato
Iscritto il: venerdì 27 maggio 2005, 16:55 Messaggi: 443 Località: Milano
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Re: ereditarietà Kc
per quanto ne so nella mia famiglia nessuno oltre a me
ciao
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giovedì 23 marzo 2006, 11:41 |
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cherattopiamoci
Utente anziano
Iscritto il: giovedì 17 febbraio 2005, 1:02 Messaggi: 193 Località: San Donato Milanese (Milano)
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Io posso solo dire, come molti gia' sanno, che in Francia e' in corso una ricerca scientifica per accertare le origini genetiche del KC, capitanata dal Prof. Malecaze di Tolosa..ma penso ci vorranno molti anni aqncora per avere qualcosa.
_________________ Daniele - Cheratoconico dal 1997
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giovedì 23 marzo 2006, 12:18 |
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Very19
Affezionato
Iscritto il: mercoledì 14 dicembre 2005, 19:56 Messaggi: 578
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Come mai pensi che ci vorranno ancora molti anni per poterci capire qualcosa?
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giovedì 23 marzo 2006, 12:29 |
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anto
Utente anziano
Iscritto il: giovedì 24 novembre 2005, 0:51 Messaggi: 142
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Nella mia famiglia in senso allargato sono l'unico che ha il kc. E quando dico in senso allargato intendo dire 14 zii tra paterni e materni, e circa 50 cugini.
E` pero emerso da alcune chiacchierate con i miei familiari che le sorelle di mio nonno paterno (che io non ho mai conosciuto) hanno entrambe da giovani praticamente perso la vista o quasi...
Ora se e` genetico che culo che in mezzo a circa 80 discendenti sia toccato a me!
_________________ Antonio
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giovedì 23 marzo 2006, 13:00 |
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fiorys
Utente anziano
Iscritto il: martedì 1 febbraio 2005, 17:11 Messaggi: 174 Località: Caserta
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sonsaggi
Se può essere utile:
il mio ragazzo ha il Kc (motivo per cui sono qui!!!!)
ed anche sua cugina!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
_________________ Non esistono estranei ma solo amici che ancora non conosciamo
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giovedì 23 marzo 2006, 16:40 |
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cherattopiamoci
Utente anziano
Iscritto il: giovedì 17 febbraio 2005, 1:02 Messaggi: 193 Località: San Donato Milanese (Milano)
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Di seguito la traduzione di questo articolo http://mapage.noos.fr/keratocone/proto_obj.htm del Prof. Malecaze, preso dal nostro sito gemello keratocone.net: l' ho fatta con un traduttore automatico quindi largo anche alla fantasia..!!
Localizzazione e clonage positionnel di lui, di essi, gène(s) del kératocône familiare isolato Il kératocône è una malattia della cornea (1 a 4 casi per 2000 persone, esordendo in generale all'adolescenza che tocca essenzialmente gli adulti. Il suo nome è dovuto al fatto che provoca una deformazione progressiva della cornea che, di sferico diventa conico, e perde così una parte delle sue qualità ottiche. Ne risulta più velocemente un handicap visuale progressivo che può essere corretto dal porto di occhiali e di lenticchie adattate in molti casi poi. Tuttavia, in certi casi, l'evoluzione che si fa lentamente in un modo progressivo conduce a realizzare un innesto di cornea. Questo intervento resta pesante ed il risultato funzionale in termine di acutezza visuale è aleatorio, particolarmente a causa della miopia e/o astigmatismo residuo post-operatorio e del rischio di rigetto che è massimale durante i primi mesi dopo il gesto chirurgico. Nel mondo scientifico, era ammesso comunemente, secondo i lavori realizzati dall'inizio del 20mo secolo che solamente il 10% dei kératocônes erano delle forme familiari e dunque probabilmente di origine genetica. Parecchi studi recenti, pubblicati in 2000 e 2001, realizzati coi mezzi di localizzazione di forme minime di kératocône che passavano prima inosservate, suggeriscono in effetti che almeno il 40% dei kératocônes sarebbero legati ad un'anomalia genica. Così, dagli imparentati di kératocône (fratello, sorella, genitori, bambini) la probabilità di essere raggiunto sarebbe 15 a 67 volte superiora a quell'osservato nella popolazione generale. Questa pista genetica ha condotto parecchie squadre americane ed europee tra cui la nostra, a lanciarsi col sostegno attivo di associazioni di malati nella corsa alla scoperta del gene implicato nelle forme familiari di quest'affezione corneale. Difatti, la scoperta dell'anomalia genetica responsabile di questa malattia avrebbe delle conseguenze considerevoli nel campo della cornea. Permetterebbe di caratterizzare meglio e rintracciare le forme esordienti, di precisare il meccanismo di apparizione di questo affetto ed a più lungo termine di mettere in opera delle strategie terapeutiche che mirano a frenare l'evoluzione di questa patologia ed evitare l'innesto di cornea che è l'attualmente solo ricorso per il kératocône accertato. Il nostro progetto, iniziato 3 anni fa, ha di consistito prima a reclutare di numerose famiglie di kératocône attraverso la Francia ed una parte dell'Europa, creando una banca di DNA generato di numerosi pazienti volontari e del loro ambiente familiare, nelle famiglie che comportano 2 kératocônes accertati. Questo primo lavoro ha permesso di precisare meglio le caratteristiche cliniche dei kératocônes esordienti che analizzano molto finemente la forma delle cornee di numerose imparentati apparentemente sani nei famiglie attentati. Queste scoperte hanno dato adito a pubblicazione scientifica in un articolo del rivista Ophthalmology, organo di riferimento della società americana di oftalmologia nel maggio 2004 (1). Questo lavoro costituisce un'avanzato passo nella localizzazione delle forme poco severe della malattia e permette di "etichettare" meglio i pazienti sani e malati, ciò che è un preliminare indispensabile per ogni esame di collegamento genetico. La prima parte dei test genetici effettuati su più di 180 membri di 23 famiglie attentati del kératocône familiare ci ha permesso di mettere in evidenza una regione del cromosoma 2 contenente un gene responsabile del kératocône. Questi risultati saranno pubblicati molto prossimamente in una rivista internazionale di riferimento in genetica (2). Bisogna sottolineare che la presenza del gene anormale non si traduce sempre nell'espressione della malattia perche' dei meccanismi di compensazione esistono, cosa che è una fortuna per il portatore, ma complica l'interpretazione dei risultati, perché un soggetto qualificato come sano può portare il gene anormale. Attraverso il laborioso succedersi di questo lavoro di biologia molecolare, la regione cromosomica di grande taglia alla partenza, è stata ridotta ad una piccola zona di circa 50 geni che dovrebbero contenere almeno il gene anormale. Purtroppo, la zona sospetta dove certamente si trova il gene responsabile, non è ancora séquencée, ciò che significa che i geni di questa regione non hanno ancora tutto stati scoperti dai genetisti che lavorano per decodificare tutto l'insieme dei geni del DNA umano, come il progetto Genethon, nel mondo intero. La piccola zona che c'interessa non è cartographiée dunque, e per questo noi avanziamo faticosamente in una zona sconosciuta. Lontano da scoraggiarci cosi vicino allo scopo, inseguiamo il séquençage dei geni di questa piccola regione, per scoprire quale è il gene di questa regione che è difettoso, paragonando passo a passo, minuziosamente, in seno alle famiglie, il DNA di pazienti e l ' DNA degli imparentati sani. Per accelerare la scoperta del gene mutatodi questa regione, abbiamo appena messo in opera un studio di "squilibrio di collegamento", strategia che ha permesso recentemente di mettere in evidenza un gene che predispone alla trombosi coronaria. Il principio è di paragonare il DNA di una popolazione di almeno 200 kératocônes sporadici o familiari ad una popolazione di testimoni sani di cui l'età e l'origine etnica e geografica sono comparabili. Questo tipo di studio necessita una collaborazione larga tra parecchi centri, ed il sostegno attivo di associazioni di pazienti perché parecchie centinaia di soggetti sono richiesti per sperare di finire ad un risultato. Questa strategia dovrebbe permetterci di segnare con più esattezza la porzione dove si trova il gene mutato responsabile del kératocône. In conclusione, l'identificazione del o dei geni del kératocône costituirebbe un risultato maggiore nella prevenzione e la terapia di questa malattia della cornea. L'applicazione principale ed immediata sarebbe la possibilità di offrire un attrezzo di rintracciamento precoce, per prelevamento sanguigno, per i membri delle famiglie di cui un membro è affetto, con un margine di errore ridotto. Questo test di rintracciamento si applicherebbe anche ai pazienti desiderosi di beneficiare di una chirurgia rifrangente corneale, perche' in questo caso, la presenza di un kératocône molto minimo costituisce una contro indicazione assoluta (rischio di aggravamento del kératocône) e per ora nessuno mezzo di localizzazione non è soddisfacente. Nel campo terapeutico, dei nuovi medicinali derivati di questi studi potrebbero trattare efficacemente questa affezione corneale, sostituendo le molecole implicate prodotte insufficientemente anormalmente e/o sotto l'impulso del gene difettoso. Questo approccio conservante e più fisiologico permetterebbe di frenare l'evoluzione e forse di evitare il ricorso all'innesto di cornea. Riferimenti:
1. Levy D., Hutchings H., Rouland J.F., Guell J., Burillon C., Arne J.L., Colin J., Laroche L., Montard M., Delbosc B., Aptel I., Ginisty H., Grandjean H., Malecaze F., Videokeratographic anomalies in familial keratoconus, Ophthalmology, 2004; 111 (5):867-74. 2. Hutchings H., Ginisty H., Le Gallo M., Levy D., Stoësser F., Lalaux M.H., Calvas P., Roth M.P., Hovnanian A., Malecaze F., Identification of a new locus for isolated familial keratoconus at 2p24, J Med Genet, In Press.
_________________ Daniele - Cheratoconico dal 1997
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venerdì 24 marzo 2006, 0:47 |
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mofdikiev
Utente attivo
Iscritto il: lunedì 7 febbraio 2005, 17:20 Messaggi: 32 Località: Perugia
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Re: Origine genetica del cheratocono.
Sapevo di un figlio di un cugino di mia madre. La novità è che mia sorella (a 49 anni) ha scoperto di avere anch'essa il Kc (notizia fresca fresca): mi sa che l'ereditarietà, qualcosa, c'entra...
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mercoledì 14 giugno 2006, 17:14 |
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luca.68
Nuovo iscritto
Iscritto il: venerdì 21 aprile 2006, 13:00 Messaggi: 10
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Re: Origine genetica del cheratocono.
mia madre ha il cheratocono e non gli era stato diagnosticato fino a quando non è venuto a me .anche mia sorella ha il cheratocono +ereditario di cosi..... ciao
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martedì 27 giugno 2006, 12:52 |
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Clouseau
Utente attivo
Iscritto il: martedì 14 giugno 2005, 10:55 Messaggi: 97 Località: Palermo
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ho votato no perchè che io sappia nessuno soffre della stessa cosa !
Magari c'è ma non lo dicono !
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martedì 27 giugno 2006, 20:09 |
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ZORA
Nuovo iscritto
Iscritto il: lunedì 31 luglio 2006, 11:05 Messaggi: 7 Località: catania
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martedì 1 agosto 2006, 12:22 |
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Chi c’è in linea |
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