Ciao Ginny, ti ringrazio per il tuo intervento, però vorrei dire che nella lamellare il rischio di rigetto endoteliale non è che si riduce, ma proprio non esiste, perchè l'endotelio resta il tuo, non ti ritrovi un endotelio estraneo con questa tecnica, per quanto riguarda gli altri livelli l'epitelio del donatore viene rapidamente (in circa tre mesi) sostituito da quello del ricevente, e così viene meno anche il rigetto epiteliale, per quanto riguarda lo stroma, come dice un articolo del dottor Rama che ho riportato da un'altra parte, i cheratociti del ricevente migrano nel lembo trapiantato e lo colonizzano; sai ginny, io, come spesso dicevo, non ragiono con una mentalità del tipo che finchè posso non mi farò mai toccare gli occhi; io ho un obiettivo da raggiungere: eliminare la correzione ottica, obiettivo che avevo prima della scoperta del cheratocono, e che ora non ho abbandonato, nessun cheratocono mi toglierà dalla testa la mia idea, perchè la mia volontà è più forte di qualsiasi cheratocono e di qualsiasi rischio chirurgico...
, se il cheratocono si è messo tra me e l'intervento con il laser che ho sempre sognato, allora il cheratocono va eliminato, io la penso così, e se il trapianto perforante non è una soluzione, allora vada per la cheratoplastica lamellare, che senz'altro si avvicina molto di più all'essere soluzione..., vedi io ho fatto la mia scelta e intendo portarla avanti!!!
Un bacio.
Veronica