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La valle del cheratocono? 
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Iscritto il: giovedì 12 maggio 2005, 10:31
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Messaggio La valle del cheratocono?
Le statistiche parlano 50-230 persone con cheratocono su 100000. Quindi non dovrebbe essere facile trovarne molte nella propria fascia di conoscenti.
Eppure nella valle in cui sono nato ne ho subito trovate due senza neanche cercare molto.
La seconda mi ha persino detto che l'elevata frequenza è dovuta all'elevato inquinamento presente nella valle.
Infatti la valle si chiama valle Bormida e si trova in Piemonte ed è comosciuta come una delle valli più fortemente contaminate da scarichi industriali. Il fiume omonimo, ricco di sostanze chimiche pericolose ha contaminato verdure e frutta per moltissimo tempo.

La spiegazione di questa seconda persona che ho incontrato è plausibile? Come posso andare alla ricerca di dati medici effettivi per verificare se veramente in quella zona c'è una percentuale più alta di individui con cheratocono?

Tramite l'ASL è possibile avere questi dati? Come devo fare? Se qualcuno mi sa dare qualche utile suggerimento metterò poi questi dati a disposizione del gruppo.

Grazie


lunedì 16 maggio 2005, 12:49
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Messaggio Re: La valle del cheratocono?
jake ha scritto:
Le statistiche parlano 50-230 persone con cheratocono su 100000. Quindi non dovrebbe essere facile trovarne molte nella propria fascia di conoscenti.
Eppure nella valle in cui sono nato ne ho subito trovate due senza neanche cercare molto.
La seconda mi ha persino detto che l'elevata frequenza è dovuta all'elevato inquinamento presente nella valle.
Infatti la valle si chiama valle Bormida e si trova in Piemonte ed è comosciuta come una delle valli più fortemente contaminate da scarichi industriali. Il fiume omonimo, ricco di sostanze chimiche pericolose ha contaminato verdure e frutta per moltissimo tempo.

La spiegazione di questa seconda persona che ho incontrato è plausibile? Come posso andare alla ricerca di dati medici effettivi per verificare se veramente in quella zona c'è una percentuale più alta di individui con cheratocono?

Tramite l'ASL è possibile avere questi dati? Come devo fare? Se qualcuno mi sa dare qualche utile suggerimento metterò poi questi dati a disposizione del gruppo.

Grazie


Che io sappia non esistono dati epidemiologici su KC.
A malapena si sa l'incidenza nazionale....che poi è molto stimata.
Puoi provare alla USL, ma dubito.
Oppure puoi provare a sentire un campione di 10 oculisti della valle per sapere quanti pazienti hanno avuto nella loro storia.
Una statistica fatta in casa....

ciao
lanas

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LANAS - 31 anni - maschio
Cheratocono unilaterale dal 2001
OS cheratocono 2° stadio stabile / OD normale
Correzione con occhiali. Visus con correzione OS=7/10 OD=10/10

http://lanas.giovani.it


lunedì 16 maggio 2005, 22:45
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Cita:
l'elevata frequenza è dovuta all'elevato inquinamento presente nella valle


E' la stessa frase che mi disse l'ottico quando mi diagnosticò il KC..
(tieni presente che abito in prov. di NA... e quanto a inquinamento.. ne abbiamo da vendere..).
Che sia vera questa cosa.. non ha per ora nessun riscontro.. :?


lunedì 16 maggio 2005, 23:43
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malcecine lago di garda bel posto poco inquinamento e il ck me lo becco lo stesso ... è più di una volta che sento incidenze alte in determinate zone, anche un oculista di Legniago (sotto Verona)con tanti pazienti
con ck dice che in quella zona l'incidenza è più alta
vai con il database.......


martedì 17 maggio 2005, 8:07
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Sono nato e cresciuto a Roma, quindi smog a volontà.


martedì 17 maggio 2005, 21:14
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[quote="max"]malcecine lago di garda bel posto poco inquinamento e il ck me lo becco lo stesso ... è più di una volta che sento incidenze alte in determinate zone, anche un oculista di Legniago (sotto Verona)con tanti pazienti
con ck dice che in quella zona l'incidenza è più alta
vai con il database.......[/quote/]
io abito a 25 KM da legnago VR il mio ottico tra i suoi clienti ha 31 presone con il kera

Andrea PD


martedì 17 maggio 2005, 21:59
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Cita:
il mio ottico tra i suoi clienti ha 31 presone con il kera


le statistiche accettate comunemente sono di 1:2000.
Cioè in un paeselo di 30.000 abitanti ci sono in media 15 Kc'ers
su questo non c'è da meravigliarsi


mercoledì 18 maggio 2005, 0:06
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Io sono nato e cresciuto a Milano: conferma la teoria?

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Marino
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Trapianto cornea OS nel 2001
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domenica 22 maggio 2005, 16:04
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Io sono nata e cresciuta a Reggio Emilia, a fasi alterne ho abitato lungo la Via Emilia quindi smog a volontà a tutte le ore del giorno e della notte, in tutti i periodi dell'anno. Solo nelle ore più calde del giorno di ferragosto si nota un calo di traffico che riprende comunque verso sera. La zona è piena di industrie. Io il cheratocono l'ho beccato in entrambi gli occhi e mi è stato diagnosticato 20 anni fa.
In questi 20 anni però non ho mai conosciuto nessuno della mia zona e limitrofi che avesse il cheratocono. Al massimo ho sentito il contattologo e gli oculisti dire che hanno visto altre persone con il cheratocono ma a mie domande specifiche circa il loro percorso hanno sempre svicolato. Non mi sono mai trovata in sala d'attesa sia dall'ottico che dai vari oculisti con qualcuno che avesse il cheratocono (e dire che ho sempre chiesto a tutti coloro che me ne davano la possibilità cosa ci facessero lì). Direi quindi che ci sono anche gli estremi per dubitare che nella mia zona esistano altre persone con il cheratocono mentre il tasso di inquinamento resta sempre alto

Barbara


giovedì 2 giugno 2005, 19:22
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Io ho vissuto con tasso di inquinamento circa 0% quindi credo che possa influire ma nn essere la causa primaria
penso invece che sia piu probabile uno sfogo della propria psiche su un organo...nel nostro caso gli occhi
Sapete che molti tumori ,secondo la medicina alternativa, si sviluppano in base all' organo su cui sfoghiamo le nostre tensioni??
cosi si dice ma io nn sono medico :D


Ultima modifica di Athenello il martedì 27 novembre 2007, 23:13, modificato 1 volta in totale.



lunedì 6 giugno 2005, 13:53
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secondo me il tasso di inquinamento c'entra poco.
la causa che sta alla base di un aumentato numero di casi in alcune aree o regioni,a mio modo di vedere, può essere la concentrazione in queste aree di unioni fra individui appartenenti alla solita mappa geneologica.
questa mia teoria si basa sul fatto che molte, se non tutte le malattie a trasmissione genetica ,si presentano in maniera rilevante o addirittura assoluta, in delineate precise zone , basti pensare all'anemia mediterranea, che colpisce soltanto individui provenienti da genotipi meridionali. questo potrebbe spiegare infatti l'elevata concentrazione in piccoli paesini dove la mancanza di contatti con l'esterno, favoriva parecchie generazioni fa , l'accoppiamento se non fra consanguinei tra individui non ben differenziati


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concordo appieno con la visione di pa36. Nei piccoli centri è meno frequente la mescolanza genetica e quindi aumenta la probabilità di trasmissione del gene diffettoso.


martedì 7 giugno 2005, 16:02
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