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tesi cornee e durata dei trapianti 
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Maria, Very

e' totalmente improbabile che qualcuno scambi un cheratoglobo o una deformazione marginale pellucida per un KC. Sono bestie molto diverse. Sarei curioso di spaere che cosa esattamente il medico intendesse sostenendo che la condizione del lembo di cornea originale in situ pregiudica la durata a lungo termine del graft. Ci mancava pure questa ;-)

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giovedì 28 dicembre 2006, 1:08
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Beh oddio molto diverse...cambia la parte di cornea coinvolta (nel cheratoglobo è coinvolta tutta, nell degenerazione pellucida la periferia inferiore...) , ma per il resto sono molto simili...
Io comunque credo che la parte malata di cornea non sia stata rimossa per intero, ho già sentito che a volte capita, sia pure molto raramente, che non tutta la parte coinvolta dalla malattia viene rimossa e sostituita, il che ovviamente purtroppo implica una possibile recidiva.


giovedì 28 dicembre 2006, 1:10
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Dipende che intendi per simili: sono tutte e tre forme degenerative che causano thinning corneale, ma l'origine eziologica e' con tutta probabilita' differente e (soprattutto) si manifestano in maniera molto diversa (basta un microscopio): il cheratoglobo da' una cornea "a palla" molto sottile che a volte si perfora (il KC praticamente mai), difficile confonderle! la dmp e' decentrata, non si rigonfia e non esibisce i segni classici del KC (es. le strie del Vogt) su cui qualsiasi oculista dovrebbe basarsi per fare una diagnosi differenziale.

Riguardo poi alla dalk vs. pk. Non mi franintendere: mi pare giustissimo provare una dalk quando si puo'. Male che vada non pregiudica un successivo pk e gia' di per se' questa e' una buona ragione. Sono fermamente contrario ad un trapianto, di qualsiasi genere, su una persona che ancora vede bene. Mi pare rischioso, e anche antietico. Ma qualcuno che te lo fa, se cerchi, lo trovi. .. Ancora un abbraccio, P.

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giovedì 28 dicembre 2006, 1:29
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Maria ha scritto:
Il mio oculista mi ha sempre detto che dopo la Pk che ho fatto, come ben sapete, 3 volte, il cheratocono nella parte di cornea che comunque è ancora mia rimane e secondo lui, questo è uno dei tanti motivi che ha contribuito a far durare le mie prime due cornee "nuove" 10 anni. Infatti lui afferma che la parte ancora malata ha continuato a peggiorare.


A me è stato detto (ma nn sono sicura di avere capito bene) che il problema della durata delle cornee trapiantate dipende dal motivo per cui hai fatto il trapianto e mi è stato poi fatto notare che la casistica sui giovani è fatta soprattutto su malati di cheratocono. Infatti nel trapianto ti cuciono la cornea nuova sopra un lembo della cornea originale (che nel vostro caso era malata di cheratocono). In poche parole, mi hanno fatto capire (o almeno io ho capito così) che il trapianto in una persona nn con cheratocono potrebbe anche durare per sempre...
Di contro, mi hanno detto che nei trapiantati con cheratocono il recupero visivo è migliore!

Cita:
Beh si vede che ho avuto a che fare con oculisti diversi da quelli con cui hai avuto a che fare tu, e quelli che ho conosciuto io hanno effettivamente detto che cercano di fare la lamellare in quasi tutti i casi, e che quasi sempre partono con due cornee, una adatta a una lamellare, l'altra adatta a una perforante, quindi la lamellare profonda è molto spesso se non possibile, almeno tentabile secondo loro, così mi è stato detto


che ci siano tante scuole di pensiero l'ho visto anche sulla mia pelle: la mattina che mi hanno operato mi ha visitato uno deidue chirurghi che mi ha detto che assolutamente nel mio caso andava fatta la perforante. Poi invece quando mi ha visitato il primario (che poi mi ha operato) mi ha ribadito che voleva provare la lamellare profonda anche se nn era sicura di riuscirci. Lei però tra i motivi per provare la lamellare mi ha detto la maggiore resistenza ai traumi della cicatrice, perchè ha sottolineato che il rigetto può venire lo stesso. Cmq anche nel mio caso c'erano due cornee pronte, uan per la lamellare e una per la perforante nel caso nn si riuscisse a fare la lamellare.
come vedete, però non ho scelto io. A me è stato solo chiesto il permesso di provare prima la lamellare.

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Machi


giovedì 28 dicembre 2006, 9:21
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ho paura che in questo topic vi sia un po' di confusione: :roll:




Cita:
C'è una cosa che non ho capito in questa discussione.
Spesso dite che dopo aver fatto una cheratoplastica, il cheratocono non c'è più!
Il mio oculista mi ha sempre detto che dopo la Pk che ho fatto, come ben sapete, 3 volte, il cheratocono nella parte di cornea che comunque è ancora mia rimane e secondo lui, questo è uno dei tanti motivi che ha contribuito a far durare le mie prime due cornee "nuove" 10 anni.



solitamente nel ck la periferia corneale è normoformata, anche se non si può escludere totalmente la possibilità che questa parte di tessuto abbia caratteristiche di resistenza inferiori al normale.( una ripresa ectasica tral'altro rara è attribuita ad un lembo troppo piccolo di diametro).
l'endotelio è integro con patrimonio cellulare perfettamente in media con l'età del pz.( a meno che non vi siano state pregresse perforazioni o processi flogistici che abbiano danneggiato l'endotelio).
dopo una pk avviene una migrazione delle cellule endoteliali periferiche verso il lembo ospite, ( in pratica le cellule non si riproducono ma tentano di coprire in maniera uniforme tutto l'endotelio corneale.) quindi il patrimonio del letto ospitante è importante per la durata dell' innesto, ma nel ck, normalmente da questo punto di vista abbiamo le migliori condizioni.

se la densità endoteliale giunge in tempo relativamente breve sotto il limite di guardia, le ragioni possono essere molteplici:
scarso patrimonio del lembo al momento dell'innesto ( età del donatore, modalità di conservazione).
eccessivo traumatismo chirurgico
complicazioni infettive o infiammatorie
rigetto non trattato tempestivamente
ambiente ospitante non ottimale ( eccessiva carenza del film lacrimale, composizione dello stesso).
scarsa grado di tolleranza biologica
concomitanza di patologie allergiche del segmento anteriore.

attenzione a non confondere lo scompenso endoteliale con un aumento della protusione corneale, che hanno diversa eziologia.





Cita:
Beh superclaude io voglio arrivare alla chirurgia refrattiva laser


purtroppo non è sempre possibile intervenire, molto spesso se i il risultato è scadente e la correzione con lac rgp non è possibile, si ricorre ad un nuovo intervento quasi sempre pk.

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Io se fossi Dio
Non avrei fatto gli errori di mio figlio
e sull’amore e sulla carità
Mi sarei spiegato un po’ meglio.


giovedì 28 dicembre 2006, 11:29
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Dici pa36? A me invece è stato detto che stanno sempre più diventando trattabili anche gli astigmatismi più elevati e complessi, grazie all'evoluzione della chirurgia refrattiva e dei laser, che sempre più sono in grado di trattare astigmatismi asimmetrici ed irregolari (nel topic: "finalmente è il mio turno" di Marta il giorno 27 novembre ho citato alcuni esempi di miopie e astigmatismi post cheratoplastica che creavano seri problemi di visus anche corretto, e, una volta trattati con il laser, i risultati ottenuti sono stati buoni, non so se hai visto...) , per non essere idoneo alla chirurgia refrattiva il lembo trapiantato deve essere molto scadente anche da altri punti di vista, non solo dal punto di vista visisvo, in ogni caso è l'unica possibilità di arrivare al laser, al momento sembra proprio che non ve ne siano altre.
Ah una cosa, io prima della dalk (cioè cheratoplastica lamellare profonda), prenderò in considerazione la cheratoplastica lamellare a spessori differenziati eseguita con laser ad eccimeri, che ha dei requisiti importanti per potersi fare che io per fortuna ho (in primis uno spessore minimo minimo di 380-370 micron), ma che è indubbiamente più facile da eseguire della lamellare profonda, bisogna sapere che esiste anche questa tecnica lamellare, di cui in questo forum si è parlato molto poco.
Comunque io sono sempre decisissima nella mia scelta, niente pk sui miei occhi, a costo di intervenire anche domani stesso se fosse necessario in tal senso, accetto qualunque rischio, ma, ripeto, alla pk dico il no più sicuro e totale (anche se il recupero visivo dovesse essere più alto, me ne importa ben poco, per non dire assolutamente nulla, se poi dura per soli 10-20 miserabili anni).
Hai ragione machi, ci sono molte scuole di pensiero, e proprio per questo sto cercando la più confacente al mio di pensiero.


giovedì 28 dicembre 2006, 12:36
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Vi dico una cosa, se riuscirò a raggiungere il mio obiettivo e a realizzare il mio grande sogno, quel giorno vi inviterò tutti per festeggaire se vi fa piacere!! :D :D
Baci.
Ve


giovedì 28 dicembre 2006, 22:46
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Very19 ha scritto:
se riuscirò a raggiungere il mio obiettivo e a realizzare il mio grande sogno, quel giorno vi inviterò tutti per festeggaire


Ragione di piu' per farti un in bocca al lupo, allora!

Ho dato una letta a qualche articolo (se ne trovano in abbondanza cercando su pubmed) sui follow up alla LK: e' senza dubbio la tecnica del futuro, ma al momento la percentuale di fallimenti mi pare significativa, e i recuperi visivi modesti; gli oculisti sono iperottimisti quando parlano, ma quando scrivono diventano molto cauti ;-)...

Maria: sarebbe interessante capire per quale ragione hai dovuto rifare il trapianto: non si tarttava di una recidiva, credo. Oppure si'?

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sabato 30 dicembre 2006, 1:17
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Mi rendo sempre più conto che NON CI STO CAPENDO NULLA :!: :!: :!: Rispondo solo ora perchè ero in vacanza BUON ANNO A TUTTI
Cita:
Maria: sarebbe interessante capire per quale ragione hai dovuto rifare il trapianto: non si tarttava di una recidiva, credo. Oppure si'?

Non so darti una risposta esatta perchè non me ne intendo. Ti posso solo dire CON CERTEZZA che il mio visus era (ed è ancora in OS) MOLTO BASSO (circa 2-3 decimi con occhiali) più basso di quando ho fatto i primi due. Le LAC non le ho più messe da prima dei due PK di 10-12 anni fa. Non le tolleravo ed il mio oculista non me le ha fatte provare dopo perchè dice che ho occhi molto secchi infatti mi dice sempre di mettere lacrime artificiali in abbondanza.
Sono arrivata al PK del 2006 (gennaio) solo dopo che in 3 (il mio, Nardi di PISA e Vinciguerra) mi hanno detto che era necessario! All'inizio ci sono anche rimasta molto male perchè come ho già detto più volte non sapevo della durata...
Le cause, dette in maniera molto informale (è così che io ho capito): la cornea aveva ormai fatto la sua durata ed era deteriorata, in OS secondo loro c'era stata anche un'infezione durante questi 10 anni, ma non mi ricordo esattamente, deve essere stata lieve (e credevo che avesse poca importanza, mi ricordo solo di essermi rivolta all'oculista e di aver dato qualche collirio extra per un po' di tempo ), il cheratocono sul lembo che ancora mi rimane era progredito (così avevo capito), occhio molto secco.
Ringrazio PA39, Machi, Nottolaselvaggi e Very delle spiegazioni anche se sono ancora più confusa. Non so se il cheratocono era decentrato ma ho scannerizzato tutte le mappe corneali (sono 10) in mio possesso e l'ho sul PC, SCAISTAR come faccio ad inviarvele????? Non so cosa è di preciso una recidiva ma nessun oculista ha nominato tale parola anche se credo che non sia altro che un ritorno del cono, ho capito bene?
Spero che una volta avute le mappe, voi che ne sapete di più potete spiegarmi e spiegarvi meglio il mio caso.
Grazie a tutti

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Maria
CHERATOCONO
La più perduta delle giornate è quella in cui non si è riso.


lunedì 8 gennaio 2007, 12:19
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Maria ha scritto:
Non so cosa è di preciso una recidiva ma nessun oculista ha nominato tale parola anche se credo che non sia altro che un ritorno del cono, ho capito bene?


Ciao Maria, si', la recidiva e' un ritorno della malattia, ma su un PK e' un evento rarissimo.

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martedì 9 gennaio 2007, 1:53
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