Scusate la mia domanda, avrei una certa curiosità: vorrei chiedere a cui ha subito un trapianto di cornea se tra le altre cose non abbia mai subito anche un certo disagio di tipo psicologico, cioè penso che dia sempre fastidio avere una parte del corpo che non è tua, di un altro... Addiritura ho letto una volta di un uomo a cui era stato fatto un trapianto di mano e dopo un po' ha voluto che gliela togliessero perchè non era più capace di avere questa mano che non era sua... Qualcuno di voi ha mai avuto un disagio psicologico di questo tipo? Grazie se qualcuno mi risponderà

Io ho già ricevuto 3 cornee (quando ho fatto l'altro trapianto ho avuto il rigetto) ma dal punto di vista psicologico non mi sono mai sentita turbata. Anzi spesso con gli amici si scherza sul fatto che prima o poi tutti questi defunti verranno a farmi visita ., che ho avuto a che fare con più cadaveri di un becchino ecc
Sicuramente la persona di cui parli tu aveva un altro tipo di problema nel senso che la mano si vede e per bene che fosse posizionata evidentemente gli causava dei disagi sia dal punto di vista motorio che estetico. Mi ricordo anch'io di questo signore e se la memoria non mi inganna era il primo trapianto di questo genere.
La cornea è un'altra cosa è piccola, trasparente, è inserita nell'occhio e non si vede. Non richiede l'assunzione di farmaci anti-rigetto nè per brevi nè per lunghi periodi. Se mi avessero detto che le cornee che mi sono state donate erano state fatte in laboratorio ci avrei creduto perchè io non le vedo e, in tempi normali, non assumo farmaci per far sì che restino "in posizione". Insomma me ne posso tranquillamente dimenticare.
Certo il trapianto non è mai perfetto e alla fine rimani sempre una persona con dei problemi di vista (ma chi non ne ha? Ormai è raro che una persona abbia 10/10 in entrambi gli occhi per tutta la vita) però almeno hai tolto di mezzo il cheratocono.
Il mio occhio sinistro che è il primo che ha subito il trapianto è forte, me ne rendo conto adesso che l'altro è fuori uso. La cornea è stata trapiantata ma adesso fa tutto lui e ti dirò che prima di togliermi la benda (me la sono tolta oggi) ci vedevo ancora meglio di adesso. Senza benda viene un po' compromessa la visuale globale ma resto in attesa di migliorare anche nell'occhio destro

brava barbara finalmente franalex ha avuto la risposta al tormento che lo attanaglia da mesi
franalex:e rilassati un po' dai
dimmi stai recuperando qualcosa da quell'occhio?

Bhe mi sono tolta la benda oggi. Subito non ci vedevo niente, adesso riesco a stare al computer e prima ho letto il giornale (era molto vicino al naso però ci sono riuscita).
Sono contenta perchè almeno ci vedo e riesco a fare le mie cose, questa è già una prima vittoria ma spero ce ne saranno altre perchè avrei bisogno di perfezionare la situazione
La settimana prossima ho un altro controllo, sentiamo cosa dicono loro

Ciao ciao

sono contento vedrai che andrà tutto per il meglio
ci vorranno un paio di mesi prima di raggiungere un visus decente.
ma lo sai bene come funziona.
volevo togliermi un dubbio: ti fanno istillare qualcosa anche nell'occhio controlaterale? scusa la domanda che può sembrarti sciocca ma serve a chiarirmi un dubbio che mi è nato leggendo un testo mal tradotto

No niente... sempre se per occhio controlaterale intendi il mio occhio sinistro ma siccome non ne ho altri direi che l'occhio controlaterale è sicuramente quello

barbara, adoro il tuo attegiamento mentale

Beh sinceramente non è necessariamente detto che chi ha fatto un trapianto di cornea dovrà avere per sempre problemi di vista, come dicevo ci sono i trattamenti laser anche per cornee trapiantate, (a proposito Barbara hai letto le ulteriori indicazioni per il laser customizzato che ti ho dato nel messaggio di auguri? Spero di non aver fatto una cosa malvagia a dartele), certo lavorare con il laser su una cornea trapiantata non è la stessa cosa che lavorare su una non trapiantata perchè i difetti sono molto più complessi, ma bisogna tenere in mente che i laser sono in continua evoluzione, e il far tornare ottimale la vista ormai non è più un miraggio neppure per i trapiantati...
Comunque se posso dire la mia opinione non mi piace proprio il senso dell'umorismo degli amici di Barbara, io lo vedo molto più come un ridere dei problemi altrui...

azz spero che barbara non la pensi come te
barbare vienici in aiuto

Ciao Franalex
non avertela a male
ma conosco Barbara ed è una persona molto di spirito
posso dirti che scherza volentieri sui problemi
e secondo me è questo l'atteggiamento giusto per affrontare al meglio tutti i problemi.
Secondo me è giusto ironizzare sulle proprie disgrazie.
Siamo persone sane a tutti gli effetti, e non ci dobbiamo sentire assolutamente menomati.
quindi se ci scherziamo su può solo aiutrarla e aiutarci.
Anzi devo dire che l'ammiro molto!
Quindi Barbara facci sognareeeeeeeee ad occhi aperti!!!
Barbara sei grande!!!!

Sarà, ma io sinceramente non sono di questo parere, se io per esempio conoscessi qualcuno malato di cancro, di aids ecc... e andassi a ironizzare sulla sua disgrazia non credo che il tizio sarebbe molto contento...; comunque non era questo il vero messaggio che volevo comunicare, io volevo parlare del laser per i trapianti più che altro, spero che il discorso sul laser del mio messaggio non sia passato proprio del tutto inosservato, perchè appunto era quello il vero messaggio che io volevo dare, (ripeto: spero che ti abbia fatto piacere, Barbara, se ti ho dato quelle indicazioni nel mio messaggio di auguri, spero di non aver fatto una cosa malvagia e che magari ti possano servire a qualcosa).

Tutto stà nel modo in cui uno ironizza
se fatto con affetto o per prendere per i fondelli
Ovviamente se andiamo nei casi estremi di cancro o aids è tutto un altro discorso.
E poi quì tutti abbiamo il kc quindi non penso che qualcuno parli solo per sfottere!
Ribadisco..
Barbara ti vogliamo bene.. quando ti rimetterai in sesto cerca di vedere meglio di noi!!!

Dai Franalex, ti prego, rilassati .
Innanzi tutto si, ho visitato i siti che mi hai consigliato e sono stata positivamente colpita da quello della cidiemme di Ravenna (http://www.cidiemme.it); credo che quando la mia cornea sarà assestata prenderò un appuntamento in questa clinica per sentire cosa possono fare per me, soprattutto perchè ho visto che tra coloro che operano in questa struttura ci sono dei nomi che all'epoca del mio primo trapianto, fatto al Santa Maria Delle Croci di Ravenna, erano in forza presso lo stesso ospedale (e qualcuno di loro mi ha anche già messo "le mani addosso" ), non ultimo l'allora Primario della divisione di Oculistica Prof. Dal Fiume.

Per quanto riguarda i miei amici, non preoccuparti. Il loro umorismo è ben accetto, non sono così stupida da non capire quando ci sono gli estremi per offendersi.
Piuttosto trovo fuori luogo certe tue affermazioni che spero siano dettate da un lato del tuo carattere eccessivamente apprensivo. Da qualche parte sul forum ho letto dei veri e propri interventi terroristici da parte tua dove demonizzavi il trapianto ed esternavi delle personalissime invidie nei confronti di coloro che sono nati ciechi, dei malati terminali e di tutti i portatori delle più terribili malattie che possono colpire il genere umano.
Parlavi poi del rigetto come di una spada di Damocle che pende sempre sul capo di chi ha subito un trapianto di cornea . A questo proposito, visto che ne hai parlato come di un qualcosa di assolutamente insuperabile, colgo l'occasione, per tranquillizzare un po' tutti, per spendere due parole su quella che è stata la mia esperienza di rigetto a tre mesi di distanza dal primo intervento: una sera mi sono accorta che non ci vedevo più come prima e che provavo un certo fastidio (tipo una ciglia nell'occhio) quindi l’indomani sono andata a Ravenna dove mi hanno visitata e hanno stabilito che avevo avuto il rigetto; da quel momento sono stata ricoverata una settimana perché non c’erano cornee disponibili. Quando la cornea è stata disponibile sono stata sottoposta ad un nuovo intervento. Stop.
Quindi niente spiegamento di sirene e di ambulanze, niente lotta contro il tempo, niente ricerca della prima cornea disponibile da far arrivare da chissà dove. Nel frattempo ero ricoverata ma non avevo bisogno di essere accudita, andavo tranquillamente in giro per l’ospedale a coltivare "amicizie temporanee" , telefonavo a casa e pur potendo contare su un solo occhio, compilavo il menù giornaliero per me e per molti altri che, pur non essendo cheratoconici, non ci vedevano. Quindi il rigetto è una seccatura perchè c'è da tornare in sala operatoria, ma è proprio solo un FASTIDIO, una NOIA. Ciò non toglie che io a 'sto giro mi stia "adoperando" molto affinchè il rigetto non avvenga ma se avviene so bene che non rischio la vita.

Se poi aggiungiamo a tutto questo che tu colpevolizzi con parole piuttosto forti chi scherza con me ("... se io per esempio conoscessi qualcuno malato di cancro, di aids ecc... e andassi a ironizzare sulla sua disgrazia...") e trovi strano se noi "trapiantati" non ci poniamo problemi di ordine psicologico, mi piacerebbe che tu capissi che c'è gente che non può scegliere, DEVE fare il trapianto e le cose che dici tu corrispondono si al vero (a parte le tue discutibili opinioni) ma sono prese troppo alla lettera. Sono come le controindicazioni di un farmaco: al massimo te ne capita una, non tutte quelle che ci sono scritte sul foglietto illustrativo

Tu adesso ti sei "inchiodato" sui trattamenti laser customizzati però se ne sai tanto come di trapianti (moooolta teoria) capisci che prima devo verificare (comunque lo faccio, a Ravenna ci vado )

Barbara

P.S. credo che un malato di aids sarebbe più che felice se potesse risolvere i suoi problemi con una cheratoplastica (anche perforante)

P.S2 grazie Claudio per la pubblicità positiva

P.S3 max... adoro che si adori il mio atteggiamento mentale

questa me la segno, troooopo bella

Barbara, sei grande,
purtroppo ognuno ha le sue teorie, personalmente penso che sia meglio scherzare su una disgrazia che morire con lei (mi piacerebbe fare un bell'incontro con tutti i partecipanti al sito, sono sicuro che ci faremo un sacco di risate. Io anche nelle disgrazie vedo positivo, tanto arrabbiarsi (e non crediate che io sia uno che non si arrabbia), il più delle volte non serve a niente.

Ciao Giuseppe