Re: Annullamento della persona
cari "colleghi"
,
sono qui da poco e oggi mi sono letto tutto questo topic... che dire? Dico che la questione è pratica e psicologica, nel senso che mi sono reso conto che i problemi sono una cosa, ma anche come si affrontano non è secondario.
Bene, questa è la teoria
, la pratica è che per un periodo non molto breve mi sono sentito come Fustaccio, un po' annullato eh sì. Perché poi forse a me serviva davvero lo psicologo, perché in pochi mesi sono passato da vederci a non vederci più se non con le lenti a contatto. Questo avveniva 12 anni fa, in realtà il periodo più brutto c'è stato dopo alcuni anni che avevo iniziato l'università (che devo ancora finire), perché di fatto sono rimasto indietro rispetto ai ragazzi che avevo conosciuto nei primi corsi, mi sono ritrovato solo, anche perché poi a fare amicizia ci metto un po'.
Nel frattempo mi sono un po' abituato alla condizione, ma il senso di frustrazione è ricorrente. Frustrazione perché io ci vedo solo con le lenti, e al momento non riesco a portarle più di 7/8 ore al giorno, e una giornata visiva di 7/8 ore a 30 anni non mi basta.
Ma considerato che sono stato vari mesi vedendoci 3 ore al giorno per la congiuntivite papillare, potrei in parte dire di essere "contento".
Solo che appunto mi sto rendendo conto la vita è una, e personalmente sto analizzando tutte le soluzioni possibili a livello di contattologo, e se entro un tempo ragionevole si troverà qualche soluzione ok, sennò non credo che potrò fare a meno del trapianto. E dire che mi chiedevo come uno ci arrivasse. Ma prima di quello ci sono molte cose che devo provare, dalle lenti sclerali al crosslinking (anche se lo vedo un po' troppo sperimentale per ora)...
Il mio problema è che la cornea "regge" la lente (tipo rose-k) solo per... facciamo un mesetto, poi il fastidio aumenta, occorre piggyback col quale ho molti problemi collaterali come già scritto qui (e anche su quello, ora mi metto e provo un bel po' di tipi di lenti, cosa che per ora non avevo fatto).
La mia sensazione è che mi sia "sparito il tempo", e il dover pianificare ogni cosa è un po' stressante, ma devo dire che sono diventato discretamente abile in quello. E credo anche che tutta questa storia mi abbia iniettato un certa sensibilità.
Ultimamente, in un periodo no, sapete che ho fatto?
Mi sono comprato il libro "lo scafandro e la farfalla"... dategliela una letta.... perché rendersi conto di come sta tanta gente che non ha proprio soluzioni può cambiare un po' le cose.
Solo che è ovvio che poi si torna ai problemi reali, e sebbene sia un po' una rottura, ritengo che prima di alzare bandiera bianca bisogna provare tutto quello che è possibile.
Come forse si evince, al momento sono un po' demoralizzato per una situazione che di fatto vedo solo peggiorare
, ma sono diventato più combattivo di prima, non so se per l'età o varie esperienze e pensieri...