Ciao a tutti,
sono Luisa e scrivo da Bari.
Dignosticato il kc bilaterale da circa due mesi, ho il sx in un 2° stadio e il dx al primo. Al momento uso gli occhiali, anche se non riesco più a correggere il sx, oppure le lenti a contatto morbide, con cui invece correggo bene sia l'astigmatismo che la miopia.
Premetto che ho difficolta a trovare un oculista nella mia zona esperto in materia, infatti sto informandomi per fare una visita fuori, ma fino ad oggi mi è stato consigliato di usare le LAC semirigide più tardi possibile e quindi di andare avanti o con gli occhiali fino a quando il disagio non diventa insopportabile, oppure con le LAC morbide che correggono fino ai 3 gradi di astigmatismo. (al momento ho al sx 3 gradi e al destro 2, ma con le lenti morbile 2 al sx e 1.75 al dx non ho problemi).
Mi è stato consigliato ciò perchè mi è stato detto che l'azione della lente rigida sull'occhio non fa altro che esercitare una pressione contraria a quella che la malattia crea (cono), schiacciando la cornea per far vedere meglio, e a quanto ho capito tutto questo non è a favore della malattia anche se è l'unico modo per farci vedere meglio.
Qui nel forum invece c'è chi sostiene, sempre perchè gli è stato detto da medici, il contrario e quindi che questa pressione sull'occhio della LAC "aiuta" il Kc, insomma non lo peggiora.
Ma qual è la verità?

Grazie,
sarebbe gradito anche l'intervento di un medico.

Luisa

Boh non lo so secondo me quelle in tuo possesso sono entrambe verità nel senso che la lente rigida schiaccia il cono e ti permette di vedere meglio ma io non mi sento di escludere che sia proprio la lente stessa che nel lungo periodo si renda responsabile di eventuali peggioramenti attraverso sfregamenti di vario genere.

Mi sento invece di affermare che non è vero che l'utilizzo di LAC rigide non peggiora lo stato del cheratocono.
Lo dimostra il fatto che tutti noi (o almeno la maggior parte) che abbiamo subito il trapianto siamo passati prima attraverso l'uso di LAC rigide e se queste non avessero permesso l'evoluzione della malattia andremmo ancora in giro con le nostre vecchie LAC rigide e non con con le cornee di qualcun altro

La teoria delle LAC che contengono il cono, è abbastanza superata, e in genere portata avanti da medici che non si aggiornano.

Non posso dirti nello specifico perchè... però posso dirti che i produttori di LAC studiano lenti sempre più performanti, e si preoccupano di "adagiare" al meglio le lenti sull'occhio, cercando un contatto meno dannoso.
Quindi.. altro che "contenere".
Inoltre il problema principale per noi KCers, sono le abrasioni corneali, quindi... altro che "scudo"

ma io credo che il problema vada inquadrato sotto un' altro aspetto:
è vero che le lac non sono zuccherini per le ns cornee, ma è altrettanto vero, che gli effetti collaterali negativi si hanno quasi esclusivamente nelle forme avanzate di ck.
infatti abasioni ,ulcere, leucomi,fibrosi sono reperti solitamente riscontrabili in ck di 3/4 stadio.
e a mio parere cheratoconi di questa entità ,difficilmente non giungeranno prima o poi un opzione chirurgica, come dire, il punto di non ritorno è ormai oltrepassato.........

riguardo la teoria dell'effetto contenitivo, non sapremo mai la verità,
in mancanza di uno studio comparativo condotto su malati che non hanno mai portato lac, e siano giunti fino agli stadi terminali della patologia,
(vi immagginate cheratoconi al 3/ 4 stadio con gli occhiali?)
sicuramente nessuno si sogna più di cercare l'appoggio apicale a scopo contenitivo, anzi una lac bene applicata, deve poggiare sull'apice del cono, ma assolutamente non comprimerlo,o addirittura a risparmio apicale, (es.. metodo clek).quest'ultimo è poco adottato perchè da risultati visivi inferiori rispetto alla classica applicazione a tre punti

Si pa però io (ma non solo io, credo) prima di arrivare al 3/4 stadio sono passata attraverso stadi più bassi nei quali le lenti a contatto non mi creavano abrasioni, erano solo un valido supporto per vederci bene

barbara, mi sa che stiamo dicendo la stessa cosa

AH SI????