e vero il contrario ...che un ottico non puo' esercitare senza essere un optometrista.

allora vediamo se riesco a chiarire o .. a confondere le idee

L’iter per diventare ottico-optometrista è un pochino macchinoso da
Spiegare … provate a leggere qui


http://www.soeo.it/modules/news/article.php?storyid=15

....vi dirò che ho visto le faccine deluse di diversi tirocinanti nello
Studio di Mario … perché dopo i cinque anni di scuola media secondaria
devono studiare veramente tanto e sostenere
diversi esami per arrivare ad avere un titolo di studio che
non è esattamente una laurea….

se non erano poi partiti con in mano un diploma di ottico...
da abbinare a quello di optometrista
anche se hanno frequentato
il corso per ottico optometrista nelle Università dove esiste
la faccenda si complica ulteriormente

alla fine devono sostenere un ulteriore esame
per poter ottenere anche il titolo abilitativo di ottico ….
per poter esercitare….

Non so se sono riuscita a spiegarmi


Inoltre e questo riguarda noi pazienti più da vicino
dovete sapere che in Europa e in USA le lenti a contatto vengono
prescritte da un medico o da un optometrista

qui in Italia non le prescrive nessuno

Il foglietto che il medico oculista rilascia , per intenderci quello
Con le due mezze lune e indicato asse ...cilindro ecc.ecc.

Non è la prescrizione per le lenti a contatto
Bensì per gli occhiali


Abbiamo chiesto come AMC
mesi fa chiarimenti al Ministero della Salute ...

Riguardo chi si assume in Italia la responsabilità della prescrizione
delle lenti a contatto (avete mai visto una ricetta per lenti a contatto )

a quanto pare ad oggi ... al Ministero nessuno ha ancora avuto …
il tempo di risponderci

nino 744 hai un pò le idee confuse.

Cinzia sei stata chiarissima , per cui si evince che la professione di ottico è regolarmente riconosciuta, l'optometria purtroppo ancora no.
per cui in risposta a nino 744 vorrei aggiungere che colui che esercita la professione di optometrista non è altro che un ottico, come pure il contattologo.

cmq la vera cosa importante è esercitare con professionalità

In verità non è proprio così:
Nel 2001 la Corte di Cassazione , ha delineato i contorni delle diverse figure professionali, ottico -optometrista-oculista, riconoscendo di fatto la figura dell'optometrista.

.... ho riletto tre volte la sentenza e non mi sono chiare le ultime righe

.....se giriamo 'la frittata' là c'è scritto che

l'ottico non può apprestare confezionare e vendere

occhiali e lenti a contatto senza prescrizione medica

ad ipermetropi e astigmatici ....

di conseguenza torniamo alla questione che abbiamo
posto al Ministero della Salute

chi deve prescrivere le lenti a contatto ad un cheratoconico
ovvero ad un astigmatico ... visto e considerato che
i medici oculisti prescrivono solo gli occhiali

MrX e Angela... come vi comportate
quale ricetta utilizzate

allora: l' arte ausiliaria della professione sanitaria di ottico è normata da un regio decreto del 1928 e apparte alcune modifice negli anni 90 , non è cambiato molto. In quel decreto viene specificato che l'ottico nn può misurare astigmatici e ipermetropi di una certa entità.
( X KI NN MASTICA LA STORIA ERAVAMO NEL vENTENNIO FASCISTA )


Poi col tempo e con il mancato adeguamento delle norme che disciplinano questa professione si è creato una certa confusione.

La sentenza sopracitata riconosce di fatto la professione ma la normativa è ankora libera di interpretazione.

Siccome in questo paese le cose nebulose son comode a molti
ci si deve adeguare....ergo.....basta fare un corso regionale riconosciuto e magari con l'ausilio del Fondo Sociale Europeo.....è il gioco è fatto.

Poi dal 2001 esistono i corsi di laurea in O-O che leggittimano in maniera universitaria questa professione

AMEN

allora Cinzia per quanto mi riguarda io mi comporto così , ovviamente arriva il cliente con la prescrizione medica dove vi è la refrazione effettuata con un potere x... ed inoltre vi è indicato sottostante si consiglia lac per cheratocono, da quel momento in poi mi occupo io di ripetere l'esame del visus , topografia , etc etc . non puoi tenere conto dell'esame visivo del medico in quanto il risultato del potere della lente dipende tutto dall'appoggio (lente/cornea) che vuoi ottenere.
spero di essere stata chiara, a volte faccio molti giri di parole , sai io sono molto piu tecnica

VI CHIEDO SCUSA ,RITORNO IN TEMA .voi potete bene continuare .
Ho fatto alle mie lenti due trattamenti enzimatici quasi consecutivamente . Adesso il confort va molto meglio.
Mi viene da chiedermi puo' essere che sia tutta colpa delle proteine ,e che le stesse con il solo trattamento detergente non vanno via?
Vi chiedo inoltre se il liquido con la tavoletta enzimatica disciolta possa essere usato una sola volta ,oppure possa essere usato più volte.
Domanda antipatica ed insolente se volete ,ma se le proteine fossero davvero il mio problema -il mio occhio è iper lacrimante- potrei usare gli enzimi più volte durante usa settimana.
Inoltre le istruzioni parlano di un trattamento lungo dalle 4 alle 24 ore ma se si prolunga e meglio?
E che succede agli enzimi disciolti nella soluzione salina
E alla proteine eventualmente neutralizzate dagli enzimi?
Se porto le lenti da un ottico possono massimizzare la rimazione di questi agenti?
Scusate l'antipatia!!!!!!
Un keropatico.

peccato che nessuno risponda

..... perdonami Nino , siamo andati un pochino fuori tema e
forse ti è sfuggita la risposta di Mr.X a pagina 1



ti dirò che il trucchetto 'scottex+detergente' funziona
fai solo attenzione a non rompere la lente e ...
forse l'ho già scritto... lava bene la lente con il detergente, sciacquala
con acqua tiepida e prima di metterla sull'occhio metti una goccia
di CONSERVANTE .... sentirai meno fastidio per diverse ore
se poi si sporca... toglila e ripeti il trattamento