In diretta alla fine di un bel 48 ore di guardia + reperibilita' nel mio ospedale (con due innesti di cornea ieri, cosi' per gradire... e fanno sei di questa settimana...).
Ma che bella domanda, franalex! Ti rispondo subito:
Nemmeno se mi regali una Buell ti opero con i presupposti che mi hai detto, perche' andrei contro al primo comandamento: "primum non nocere". Operandoti, apro la porta del tuo occhio ad una serie di possibili complicanze senza un corretto bilancio con i relativi benefici. Ogni giorno prendiamo decisioni "personalizzate" sulle esigenze delle persone con problemi agli occhi (se hai notato non amo la parola "pazienti") e proprio perche' e' connaturato con la componente umana della professione medica uscire dai binari, stiamo molto attenti a COME usciamo dai suddetti binari.
Nell'esempio che mi hai proposto sarei disposto ad infrangere le regole magari proponendoti un Laser a eccimeri. Potremmo nel caso accettare il rischio di uno sfiancamento della cornea che SOLO NEL CASO SI VERIFICASSE ci porterebbe ad una cheratoplastica.
Ovviamente questo e' un esempio e va preso come tale.

Bellissima domanda quella sulla resistenza della cicatrice dell'innesto. Ti rispondo a braccio, senza documentarmi ma con dei dati pratici: quando ho dovuto rifare una cheratoplastica dopo qualche mese dalla precedente, non ho trovato grandi resistenze nello "scollare" il lembo innestato per inserire quello nuovo. Mi e' successo piu' di una volta di rifare un innesto a breve termine, ma tranquillizzatevi: si e' sempre trattato di traumatismi da rissa che, ancora convalescenti, sono finiti nuovamente a cercare guai, trovandoli. Quando ho dovuto rifare un innesto vecchio di anni, posso garantirvi che la zona cicatriziale mi offriva una resistenza pari se non maggiore della cornea sana, un po' come le ossa che hai citato ad esempio. Non credo che ci siano studi tipo "crash test" sulle cornee innestate ed ho molti pazienti che dopo l'innesto fanno palestra e sciano come disperati. In ogni caso, a buonsenso, sconsiglierei la boxe...

Un saluto a tutti! Sto studiando le topografie...

Salve a tutti, chiedo ancora scusa se scrivo molto poco, quasi niente a dir la verità.
Volevo solo confermare la cortesia e la disponibilità del Dott. Igor, sono quel famoso paziente che gli ha consigliato di visitare questo sito.
Quelle volte che mi ha visitato e stato molto paziente (l'ho caricato di domande), onesto e, nonostante la sala piena di gente, mai sbrigativo.

Un saluto tutti e un arrivederci a gennaio a Igor.

- Piacere di risentirti, madmax02, grazie per i complimenti e soprattutto grazie per la segnalazione che a suo tempo mi hai fatto riguardo questo forum. Piuttosto non so quanto ti sia convenuto farlo sapere ai nostri amici: se al controllo di gennaio non ti vedo, potro' dedurre che avranno provveduto a ringraziarti "di persona" per aver portato nel forum un saccentone dalla tastiera facile come me...

- Per le mappe al primo momento di calma mi metto a studiarle per bene. Le ho gia' viste e sono particolarmente interessanti.

- e lelinas? Non dovevi ripetere la topografia il 21? Guarda che siamo tutti in attesa di notizie!

'notte

Grazie 1000 per le risposte Igor!

Buongiorno Igor, grazie infinite ancora per le risposte che mi hai fornito, potrei chiederti altre due cose:

-dopo aver subito un innesto di tessuto corneale con cheratoplastica perforante, qual è la probabilità che a distanza di molti anni si verifichi un rigetto?

-c'è una cosa che mi lascia un po' perplesso dalla risposta che mi hai fornito, cioè per non rischiare di andare incontro a certe complicanze si interviene con una cheratoplastica solo se è strettamente necessario, ma, se si volesse fare una lamellare, quest'ultima (in modo particolare quella a spessori differenziati con il laser ad eccimeri) è possibile solo se il cheratocono non è ultra-avanzato, e quindi si dovrebbe intervenire prima di essere proprio costretti... Mi sbaglio?

Spero di non seccarti troppo.
Grazie ancora di tutto.

...Ciao a tutti! Sono sempre colpito dalle vostre domande perche' state centrando con una precisione da tiratore scelto uno a uno tutti gli argomenti chiave del capitolo cheratocono...

1- Le probabilita' di rigetto nella cheratoplastica perforante diminuiscono con il tempo ma non si azzerano. Dai 2 a 6 mesi dopo l'intervento c'e' la massima probabilita' di rigetti "spontanei", mentre ho osservato anche a 10 anni di distanza dei tentativi di rigetto, sempre pero' innescati da cause esterne, quali gravi infezioni o traumatismi.

2- Momento giusto per intervenire con una lamellare. Teoricamente e' come dici tu, ma le lamellari sono in continua evoluzione e personalmente sto praticandole in cornee molto ectasiche e assotigliate senza incontrare particolari difficolta'. In particolare mi ricordo di un caso recente di un grave ustionato sul volto con una cornea irregolarmente assotigliata, neovascolarizzata e con numerosi esiti cicatriziali (in questo caso una lamellare risultava indicata per le minori possibilita' di rigetto). Ho iniziato l'intervento pronto ad un fallimento e quindi alla conversione in intervento di cheratoplastica perforante, mentre al contrario delle previsioni tutto e' risultato facile come in un cheratocono iniziale. Percio' siamo ottimisti!

Ciao!

Grazie ancora di tutto Igor, sei davvero prezioso! Posso chiederti un'altra cosa? Magari forse sono molto seccante, ma mi fa molto piacere ricorrere al tuo utilissimo aiuto.

-Comunque mi pare di aver capito che l'unico "neo" della cheratoplastica lamellare è la possibile formazione di neotessuto cicatriziale nell'interfaccia tra i due lembi, che può alterare la trasparenza della cornea (e quindi causare problemi di visus), non essendo appunto trasparente; anche se, con le tecniche più moderne ed avanzate di dissezione stromale ecc..., nelle cheratoplastiche lamellari si è arrivati a risultati visivi definitivi paragonabili a quelli delle cheratoplastiche perforanti, e quindi il problema è stato abbastanza risolto, (e del resto sarebbe proprio per questo che la lamellare, pur essendo conosciuta da molto tempo, è venuta in auge solo ultimamente); le cose stanno davvero così?

-Se comunque dovesse esserci questa formazione di tessuto cicatriziale, quali sono i trattamenti da adottare? Mi pare di aver capito che vanno dall'uso di cortisone ad una nuova cheratoplastica, ma più dettagliatamente in che cosa consistono?

-Per quanto tempo è possibile la formazione di queste opacità? Cioè c'è un limite di tempo entro il quale il neotessuto cicatriziale si è eventualmente formato, e la trasparenza quindi alterata?

-E' possibile che questa alterazione dell'interfaccia tenda a scomparire o a ridursi nel tempo (un po' come succede anche con lo haze dopo trattamento laser)? Lo chiedo perchè ho sentito che di solito le cornee, se non ci sono più stimoli riparativi tendono sempre a migliorare...

Spero in una tua risposta, e grazie davvero di tutto

Franalex, sei uno dei più vecchi utenti di questo sito, eppure non ti abbiamo sentito mai parlare di niente a parte che di trapianto.

posso sapere come mai? sei anche tu in attesa?

Cmq, LUNEDI avrai una sorpresa gradita in homepage

Forse è un modo per esorcizzarlo!!!!

Ma dov'è la sorpresa per Franalex che volevo vederla anch'io???

ciao a tutti,
avendo letto post che chiedono informazioni sulla durata dell'innsesto, porto la mia personale esperienza (ok, è la mia esperienza ,non una statistica, ma..). Cheratocono bilaterale cominciato a circa 13/14 anni: grosso peggioramento verso i 18 e poi un mezzo calvario fino ai 24 quando sono stato operato (trapianto, ovviamente a Lione -a quei tempi in Italia eravamo all'abc-): a un mese dall'intervento, 10/10: al di sopra delle + rosee aspettative! Due anni dopo, il secondo occhio: benino (rispetto al benissimo del primo). Nessun disturbo, nessun problema: quest'anno (a 20 dal primo intervento e 18 dal secondo) ho notato un peggioramento "anomalo" della vista (a dire il vero, nel corso degli anni l'astigmatismo era già aumentato, ma in modo non drammatico): partono controlli + accurati rispetto alla solita visita oculistica (microscopia endoteliale, in particolare) ed ecco la "bella" notizia: il mio innesto è "in scadenza"(numero di cellule bassissimo: 640 a dx, 930 a sx): fin che dura (ancora, tutto sommato, vedo bene) dura, poi, quando la situazione si farà critica (incertezza sul quando, non sul se, a dire del medico) un altro bell'intervento all'orizzonte. Beh la notizia non mi ha reso felice ma tant'è: ero praticamente cieco e l'intervento mi ha dato 20 anni da occhio di lince: non trovo però notizie online su rischi e problemi di un secondo intervento su un occhio già operato (dottor Igor, se ci sei, batti un colpo -non me ne mandare, però!- ) mi sto preparando mentalmente, con un po' di preoccupazione a questa evenienza e vorrei saperne di più.

Grazie per la tua testimonianza, ce ne sono poche che riguardano la durata delle cornee trapiantate: certo, 20 anni da lince non sono male, speriamo che dopo il secondo innesto (quando lo farai) ce ne siano altri 20 o anche di più...In bocca al lupo!!!

Grazie Marta! In effetti, da ieri, non è che scoppi di entusiasmo (vent'anni non sono pochi all'inizio, ma una volta trascorsi...) Tiriamo avanti e speriamo nei progressi della medicina! un bacione

Ma no il libro in home page lo vedo da giorni, non è lì solo da lunedì... sono sicura che la sorpresa è un'altra

ecco la sorpresa..
avevo detto LUNEDI, ma non avevo specificato QUALE LUNEDI..

Ma la sopresa era per Franalex... voi che volete???
ahhhh... dimenicavo.. la curiosità è FEMMINA...