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Ciao a tutti! Che angoscia! ...ma mi serve... 
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2005, 15:06
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Nei miei giri di email hanno affermato questa cosa sia il Prof. U. Merlin che Jorg Krumeich. Inoltre a Siena l'ho sentita in diretta dal Prof. G. Tassinari

auguriamoci che i loro conti tornino... :roll:

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lunedì 16 gennaio 2006, 19:14
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Iscritto il: giovedì 20 gennaio 2005, 12:36
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Si scaistar, auguriamoci davvero davvero che sia così!! E, anche se la lamellare è una tecnica recente e non si conoscono i risultati a lungo termine, a lume di logica dovrebbe essere proprio così, perchè la durata di una cheratoplastica dipende da numerose variabili (di cui la principale è la situazione endoteliale, fondamentale per garantire la trasparenza, e quindi la durata, del lembo innestato), e proprio perchè nella lamellare c'è la riduzione o l'assenza di alcune di queste variabili (in particolare, appunto, la questione endoteliale non esiste, perchè l'endotelio rimane il tuo...) ci si può anche aspettare una durata per tutta la vita... Speriamo che tra qualche anno arrivi la conferma di questo.


martedì 17 gennaio 2006, 15:52
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Iscritto il: giovedì 20 gennaio 2005, 12:36
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Ciao Igor, scusami posso chiederti una cosa? Ho trovato cercando in internet questo link: http://staminali.aduc.it/php_newsshow_0_3078.html , al quale ho anche dedicato un topic nella sezione: "altro" del forum; in cui si parla della ricostruzione dell'epitelio corneale (cosa già fattibile), di una semicornea, e infine dell'intera cornea in laboratorio con le cellule staminali; vorrei chiederti, se possibilie, la tua opinione a riguaro, cioè se, secondo te, potrebbe forse essere possibile raggiungere questi obiettivi in tempi "realistici", non impossibili...
Spero in una tua risposta e ti ringrazio per tutto.


venerdì 10 febbraio 2006, 17:53
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Iscritto il: sabato 17 settembre 2005, 1:01
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Messaggio staminali, che passione!
Un saluto a tutti!
- Franalex: tieni presente che da 1 anno c.a. eseguo piu' lamellari che perforanti (circa 4 a 1). Nonostante questo i miei dubbi su quale delle due tecniche sia la migliore restano e purtroppo si dissolveranno solo tra un po' di anni. Questo concetto pero' e' stato espresso piu' volte. Cosa ti e vi spinge a ritornarci sopra? Se mi rispondi mi fai una vera cortesia perche' vorrei capire quale significato state attribuendo a questa tecnica e perche' vi ha colpito cosi' tanto.

Sulle cellule staminali, toccate un tasto a me molto caro. Ne parliamo stravolentieri alla prossima, che adesso casco dal sonno... 'notte!

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Igor


domenica 12 febbraio 2006, 2:18
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Iscritto il: venerdì 28 gennaio 2005, 14:18
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Salve.
Mi sembra che il dibattito sulla cheratoplastica lamellare debba essere più "focalizzato".
Mi spiego meglio.
Per lamellare si intende la chirurgia che rimuove, e sostituisce, solamente una parte della cornea malata e non la stessa interamente a tutto spessore ( endotelio compreso).
Ora, si deve sapere che esistono diverse tecniche di chirurgia lamellare.
La più eseguita, e la più difficile di esecuzione, è la cheratoplastica lamellare profonda, DALK in lingua inglese ( deep anterior lamellar keratoplasty). Questa tecnica comporta la rimozione di tutto lo stroma corneale fino ad arrivare alla membrana limitante interna o Descemet. Nella esecuzione teorica perfetta, dovrebbe rimanere solo tale membrana e lo strato endoteliale. Ora, tale strato ha uno spessore medio di circa 50 micron ed una consistenza e robustezza, molto limitate. Il rischio quindi è quello di perforare tale strato durante l'operazione. Se tale " strappo" è piccolo e limitato in estensione, è spesso possibile procedere con la tecnica lamellare prescelta, se invece tale rottura è più vasta diviene necessario ricorrere ad una cheratoplastica perforante. Risulta quindi chiaro quanto sia importante non essere in uno stadio eccessivamente evoluto della patologia e, soprattutto la mano del chirurgo. Di conseguenza complimeti ad Igor che si dimostra un chirurgo abile ed esperto.
Altra tecnica di lamellare è la cheratoplastica lamellare automatizzata, o ALK in inglese.
Con tale tecnica si esegue una dissezione della cornea attraverso uno strumento usato in chirurgia rifrattiva, il micro cheratomo. Tale strumento pratica un taglio dello strato superiore della cornea che viene rimosso e sostituito con uno strato, di maggiore spessore, proveniente da donatore. Si esegue una sutura con otto punti staccati per fissare il lembo donato. I rischi di perforazione sono minori ma anche la qualità visiva sarà inferiore.
Altre metodica è quella della cheratoplastica lamellare a spessori differenziati che viene normalmente eseguita mediante l'ausilio di un laser ad eccimeri per la rimozione dello strato di cornea da sostituire.
Presenta, al momento alcuni svantaggi che ne stanno limitando il campo di azione.
Esistono poi delle varianti della lamellare profonda, come la tecnica "big bubble" in cui la separazione degli strati viene eseguita utilizzando una bolla di aria in sostituzione del tagliente.
Tutte questa " lamellari" hanno poi risultati, complicazioni e follow-up diversi.
Credo che, quando in questo forum si parla di lamellare, si intenda la lamellare profonda in quanto tale tecnica è attualmente la più eseguita, però non dimentichiamo che anche le altre tecniche di lamellare, sia pure con indicazioni diverse, sono molto promettenti.
Spero di non avere annoiato troppo e di non essere stato troppo tecnico, ma mi è difficile esprimere questi concetti in modo più sintetico.
Auguri a tutti.
Marco

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dr. Marco Abbondanza


domenica 12 febbraio 2006, 20:00
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2005, 15:06
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Assolutamente no. E' una precisazione giusta e dovuta.
Aggiungo solo che oltre ad avere i necessari micron di spessore corneali è importantissima la geometria del cono.
Un cono centrale ad esempio può essere rimosso agevolmente.
Un cono decentrato o un'altro tipo di deformazione costringerebbeo a fare un taglio con una certa eccentricità che di conseguenza porterebbe alla sostituzione di un "bottone" di cornea "a forma di uovo" (con conseguente astigmatismo difficile da correggere).

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domenica 12 febbraio 2006, 20:44
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Iscritto il: giovedì 20 gennaio 2005, 12:36
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Grazie infinite Igor per la tua disponibilità! A me personalmente ha colpito molto la lamellare perchè c'è la pressochè assenza di rigetto, e perchè, anche se, come tu hai giustamente sottolineato più volte, non si sa esattamente come andrà a finire, ho constatato che molti oculisti ipotizzano che possa durare per tutta la vita, o almeno nella maggior parte dei casi, essendo assenti alcune delle variabili da cui dipende la durata di una perforante, tra cui quella di gran lunga più importante: la situazione endoteliale, visto che l'endotelio rimane il proprio... questo può portare a preferirla alla perforante... (ti prego di scusarmi se sono anche ripetitivo...)
Grazie 1000 anche al dottor Abbondanza per avere approfondito ulteriormente il discorso... come è stato detto la lamellare a spessori differenziati con il laser ad eccimeri può presentare alcuni svantaggi che ne limitano l'applicazione, nella sezione: "Esperienze su altre tecniche chirurgiche" ho aperto il topic: "Quando proporre la chirurgia lamellare con il laser ad eccimeri" in cui ho esposto i criteri che ho sentito che selezionano i candidati a questa tecnica... Comunque mi pare di aver sentito che la lamellare profonda è molto spesso, se non possibile, almeno tentabile...
Grazie ancora ad Igor per la sua disponibilità anche a parlare delle cellule staminali, argomento tanto caro a lui e anche a tutti noi penso...


domenica 12 febbraio 2006, 21:36
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Iscritto il: mercoledì 14 dicembre 2005, 19:56
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Scusatemi. ho trovato un link molto interessante del dottor Rama sulle cellule staminali: http://www.sifi.it/archivio/IT132/rubri04.htm , in cui, alla fine, nelle prospettive future, si parla anche della possibilità futura di ricostruire in laboratorio una cornea... :D :D :D (ora come ora, come si sa, è possibile ricostruire solo l'epitelio, ma a chi ha il cheratocono interessa il resto...)
Speriamo che si sia in grado il più presto possibile!! E comunque in tempi "realistici" , perchè, logicamente, se si prevede che si sarà in grado tipo tra un secolo e oltre, per noi ha ben poco senso...
Sai Igor non vedo l'ora di leggere quello che ci dirai a riguardo! :D :D


lunedì 20 febbraio 2006, 1:03
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Iscritto il: lunedì 7 novembre 2005, 17:23
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Forse può interessare la testimonianza di chi ha già effettuato il trapianto di cornea a tutto spessore ad entrambi gli occhi (causa cheratocono) negli anni 1989-90 (adesso ho 38 anni).
Premesso che i trapianti per entrambi gli occhi sono andato piuttosto bene senza particolari complicazioni e il visus, con la correzione degli occhiali, è tornato rapidamente a 10/10 in entrambi gli occhi. Però negli ultimi 2-3 anni purtroppo l'OD ha cominciato a peggiorare progressivamente fino ad arivare a soli 3/10 nonostante la topografia corneale e la conta delle cellule endoteliali non evidenziassero particolari criticità……mi stavo già rassegnando all'idea di dover affrontare un nuovo trapianto.

E invece questa prospettiva si sta allontanando grazie ad una terapia basata su alcuni colliri, sembra infatti che le cellule della mia cornea stessero perdendo vitalità e avessero semplicemente bisogno di essere rivitalizzate, nel giro di 3-4 mesi sono passato da 3/10 a 6/10 …e sinceramente spererei di fare ancora qualche passo in avanti….incrociando le dita.

A quanto pare ogni caso è veramente da considerare nella sua specificità, ben vengano i vari interventi chirurgici, ma ottimi risultati si possono ottenere anche con i colliri…. bisogna solo avere la fortuna di essere seguiti e consigliati da chi ha molta esperienza in materia (se non fosse stato per Igor forse oggi sarei già in qualche lista d'attesa per il trapianto…grazie !)

…in bocca al lupo a tutti !
Sergio


martedì 9 maggio 2006, 16:09
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Iscritto il: martedì 25 gennaio 2005, 17:04
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ciao sergix, mi piacerebbe approfondire meglio quanto racconti,di
che collirio parli, e cosa significa che il tuo endotelio ha bisogno di essere rivitalizzato?

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Mi sarei spiegato un po’ meglio.


martedì 9 maggio 2006, 16:29
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Iscritto il: martedì 23 agosto 2005, 19:01
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Il tuo racconto è davvero interessante e.....anche incoraggiante!!! :D
Ma raccontaci un pò di questi colliri, che testimoniano ancora una volta quanto la scienza medica progredisca sempre più...

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Marta

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martedì 9 maggio 2006, 19:18
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Iscritto il: martedì 13 dicembre 2005, 13:24
Messaggi: 317
Località: Ozzano dell'Emilia (Bo)
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SI SCOPRONO COSE NUOVE OGNI GIORNO SU QUESTO FORUM!!!
VERAMENTE INTERESSANTE... FACCI SAPERE.. CIAO :wink:

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Monica


martedì 9 maggio 2006, 19:51
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Iscritto il: lunedì 7 novembre 2005, 17:23
Messaggi: 7
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Mi è stato spiegato le cellule della parte esterna della mia cornea stavano perdendo vitalità e quindi la terapia si è basata sull'alternanza di 2 colliri per rivitalizzarle, nutrirle e impedire ulteriori processi degenerativi. Non conosco nel dettaglio le proprietà farmacologiche dei colliri usati e su quali principi agiscono in ogni caso i risultati sono tangibili ...ed in pochi mesi !
Ho usato Trium e TSP1% alternati ogni 15 gg. e visto che lavoro molto al PC durante il giorno metto qualche goccia di Dicloftil.
Nei prossimi giorni inizierò a somministrare ancora un altro collirio al posto di Trium, devo ancora provare per sapervi dire se porta dei risultati...vedremo !


mercoledì 10 maggio 2006, 9:19
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Iscritto il: martedì 25 gennaio 2005, 17:04
Messaggi: 2164
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ahhh adesso ètutto chiaro, credevo che parlassi di endotelio!!
conosco i due colliri, il trium esiste anche in sospensione granulare, come integratore, ed è proprio specifico per l'epitelio corneale.

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Mi sarei spiegato un po’ meglio.


mercoledì 10 maggio 2006, 9:27
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Iscritto il: sabato 17 settembre 2005, 1:01
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Località: Canavese (Torino)
Messaggio magia, stramagia...
Ciao a tutti!!!
Stavo rileggendo un po' di messaggi del forum e volevo farvi notare come il caso di Sergix sia tutto da osservare: vi ricordate che nei suoi primi interventi aveva parlato della possibilita' di un secondo "trapianto" (innesto...) dopo un po' di anni dal primo. Questo sicuramente avra' alzato il vostro livello di attenzione stimolandovi a ripercorrere tutti i ragionamenti sulla durata di un trapianto, su perforante/lamellare e su quant'altro di sperimentale si sta delineando all'orizzonte, e magari avrete rimesso in discussione qualche vostra opinione.
Ho avuto occasione di visitare Sergix ed ho impostato una terapia molto semplice, basata su comuni colliri reperibili in qualsiasi Farmacia.
Risultato dopo pochi mesi: miglioramento del visus e del suo epitelio. Cose che succedono ogni giorno in un ambulatorio di oculistica. Ritrapianto per ora nemmeno preso in considerazione: stroma ed endotelio ottimi, per l'epitelio ci sono tante freccie al nostro arco, non ultima la membrana amniotica.
Conclusioni? Ditemele voi...

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Igor


sabato 22 luglio 2006, 18:58
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