ciao a tutti,
volevo chiedere come devo comportarmi nel mio caso, forse un pò particolare (ma non penso così tanto ) per ottenere l'esenzione.
Vi spiego.... La mia residenza è in puglia però visto che studio a bologna ho chiesto il passaggio temporaneo (1 anno) per il medico curante e me ne hanno assegnato uno di bologna dandomi anche la tessere sanitaria della regione emilia romagna....
Ora visto che nella guida per l'esenzione si dice che si deve andare alla asl di residenza, volevo sapere se non mi fanno storie se mi presento in puglia avendo il medico a bologna e chiedo l'esenzione o se è meglio che vado alla asl di bologna.

Spero di non essere stato troppo contorto

Carlo

Bella domanda! Secondo me devi andare a Bologna dove pure non essendoci la tua USL di residenza, secondo me c'è la tua USL di competenza.
Per dissipare ogni dubbio ti consiglio di chiamare il Numero Verde della Regione Emilia Romagna (800/033033) che fornisce informazioni sulle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Regionale. Il numero è attivo tutti i giorni direi dalle 8.00 fin verso le 18.00 con orario continuato e anche il sabato mattina.
In linea di massima rispondono delle persone molto preparate, non è un grosso call center saranno 15/20 al massimo e rispondono sempre dalla stessa sede. Se non sanno qualcosa si informano e chiedono di richiamare. Sottolineo questa cosa perchè in genere quando si chiamano i call center rispondono da ogni dove, fungono da "muro di gomma" e forniscono delle risposte standard oltre le quali non riescono ad andare (e probabilmente non possono).
Prova!

Sono completamente daccordo con Barbara, in tema di SSN il passaggio, anche temporaneo, da una ASL all'altra sposta sulla ASL di destinazione tutte le competenze in materia sanitaria del cittadino

bene allora proverò a rivolgermi alla asl di bologna. magari con il numero che mi ha fornito barbara

VI RINGRAZIO TANTO

vi farò sapere come va la telefonata.

ho risolto l'arcano
la visita per l'attestazione della malattia rara la devo fare nella regione dove ho il medico temporaneo, quindi ASL di domicilio (nel mio caso Bologna), poi con questa documentazione mi dovrei recare alla asl di residenza (per me foggia) per avere il tesserino dell'esenzione.
Certo che è un bel pò macchinoso.
Ma spiegatemi, nel momento in cui si ha l'esenzione ti danno un tesserino a parte o il codice viene riportato sulla tessera sanitaria? e come si fa con le nuove tessere sanitarie magnetiche?

ahiahiahiahia
tiratina d'orecchie....!!
Non hai letto la nostra guida???

3.
L'Azienda USL, dopo aver verificato che il cheratocono è presente nella lista delle malattie rare con il codice RF0280 rilascia, nel rispetto della tutela dei dati personali, un attestato che riporta la definizione della malattia con il relativo codice identificativo e le prestazioni fruibili in esenzione secondo il d.m. 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche.

e c'è anche la foto

Scai, la procedura utilizzata dalla regione Campania si discosta da quella utilizzata da altre regione.
La Liguria, ad esempio, acquisita la documentazione, ti rilascia un nuovo tesserino con annotato il codice di esenzione.
Per quanto riquarda le tessere elettroniche (quelle che saranno date in futurno non quelle inviate negli ultimi tempi, avranno nel chip tutte le informazioni, almeno queste sono le notizie di cui dispongo

ciao a tutti,
ho delle novità sul mio difficile caso per ottenere l'esenzione.
Allora per meglio spiegarmi vi riassumo la mia situazione sanitaria:
1.sono domiciliato a bologna e residente in puglia (BAT provincia..chissà quanti la conoscono);
2. a bologna ho il medico temporaneo (dura un anno), mentre in puglia ho la ASL di residenza.

Ebbene dopo essermi informato seguo la procedura che mi hanno indicato:
preparare e presentare tutti i documenti per l'esenzione presso la ASL di residenza.
Faccio la visita che attesta il KC presso un ospedale della regione puglia (precisamente Bisceglie...e non vi dico che odissea per fare questa visita...ma questa è un'altra storia), ottengo finalmente il certificato. Munito di questo sudato fogliettino, della copia delle mie ultime topografie e del mio libretto sanitario (rislasciato dalla ASL di Bologna), mi reco presso l'ufficio ASL del mio paese in puglia....e qui cosa scopro?
L'impiegato mi dice che non sono più iscritto presso il loro servizio sanitario regionale percui non mi può rilasciare l'esenzione....io faccio presente che l'esenzione posso ottenerla solo dalla ASL di residenze e per cui è contemplato che una persona possa avere una ASL di domicilio diversa...insomma alla fine non siamo riusciti a risolvere l'arcano e sembra che l'unica soluziona sia che io rinasca per la ASL pugliese e muoia per quella bolognese..
EVVIVA il SSN e quello regionale

Xaver, mettiamo un poco di ordine,, e ti spiego rapidamente i motivi:
1) non è assolutamente vero che debba essere la ASL di residenza a rilasciare l'esenzione, ma la ASL che ha rilasciato il libretto sanitario (anche se temporaneo, e per questo motivo l'esenzione potrebbe durare per la validità del libretto);
2) Non è obbligatorio che per avere la dichiarazione di malattia rara devi fare la visita nella tua regione di residenza, ma in uno dei centri accreditati sul territorio nazionale (norma di legge).
Cosa fare?
Vai alla ASL che Ti ha rilasciato il libretto, se fanno storie chiedi di parlare con il dirigente del servizio e se non ottieni niente chiedi una dichiarazione scritta del motivo per cui non rilasciano l'esenzione, Ti chiederenno il motivo della richiesta e Tu rispondi che utilizzerai la dichiarazione per un esposto al Ministro della Salute e alla Regione Emialia Romagna e un segnalazioe alla Procura della repubblica. Vedrai che cambiaranno tono e modo di agire.
Auguri

grazie delle informazioni giuseppe,
non ho capito solo una cosa: ma se l'esenzione me la rilascia l'emilia romagna questa è valida solo per la durata del libretto sanitario temporaneo? cioè per 1 anno?

Al momento del rinnovo del libretto viene rinnovata anche l'esenzione.
Dalle tue peripezie salta all'occhio l'assurdità della burocrazia delle ASL e, spesso, l'impreparazione del personale addetto al pubblico.