Ciao a tutti,
vi racconto quanto dettomi da Rama a seguito della visita fatta ieri presso il S. Raffaele (per inciso, è una persona molto attenta al paziente che ha davanti e non solo agli occhi che sta visitando. Un professionista serio e umanamente molto disponibile..una sorpresa, davvero):
il mio cono per fortuna è allo stadio iniziale in entrambi gli occhi,
leggermente più avanzato sul dx, ma sono ancora in un primo stadio;
non ha fatto pachimetria perchè lo spessore risulta buono e la cornea è trasparente; con l'attuale correzione raggiungo un buon visus in entrambi gli occhi (9- 10/10), però con il problema irrisolto delle aberrazioni delle luci piuttosto marcato
questo l'aspetto strettamente tecnico della mia situazione.
il resto riguarda la valanga di domande che ho posto e che cerco brevemente di riassumere:
- alla mia età (33 anni) le probabilità che il cono non evolva (o lo faccia di poco) sono senza dubbio molte (testualmente "il cheratocono è un malattia dei giovani, sotto i venti per capirci);
- gravidanza ed allattamento non peggiorano il cono;
- il contenimento delle lenti rigide è una palla (testuale);
- la correzione dei coni iniziali si può tentare cono delle morbide spessorate (me l'ha scritto sul referto, e questo proprio non me l'aspettavo!);
- gli occhiali aberrometrici probabilmente non sarebbero utili al mio caso perchè il mio difetto è evidente a pupilla dilatata (quindi ci vorrebbero degli occhiali grandissimi);
- la subacquea non fa danni, nè il cloro, nè l'acqua di mare;
- sul cross linking è andato molto molto cauto e cioè: in base ai dati oggi in possesso dei medici non si sentirebbe di consigliarlo ad un caso come il mio in quanto, come sappiamo tutti , non si conoscono gli effetti a lungo termine (lui parlava di tempi di 15/20 anni); inoltre, in base a quanto emerso dall'ultimo congresso, mi è parso di capire che i parametri utilizzati dai vari ricercatori non sono così omogenei il che rende difficile comparare i risultati (ha detto che Seiler è partito con casi selezionatissimi mentre ora il trattamento si è allargato un po' troppo); infine non c'è quell'evidenza scientifica incontestabile dell'efficacia del cross...
non è certo entusiasta, in poche parole; poi ha anche spiegato che se però uno vive ossessionato da 'sto cono che evolve può anche tentare quella strada, ma con tutte le incognite del caso;
ammetto che sono rimasta un po' delusa, speravo fosse un po' più propenso all'utilizzo di questa tecnica;
mi pare di aver riassunto le cose più significative.
ora tenterò con delle morbide spessorate per ridurre le aberrazioni delle luci (al centro contattologico del S. Raffaele le trattano);
vi farò sapere il seguito..
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