MIO CHERATOCONO E PROF. SARNICOLA
Salve a tutti,
Vi seguo da un pò di tempo.
Nel 2009, a 27 anni mi sono accorto di vedere in maniera meno definita e andando dall'oculista mi dice del sospetto di un cheratocono... in seguito facendo la mappa corneale si evidenzia che sia sull'occhio destro che su quello sinistro insiste un cheratocono. L'oculista mi dice che è in una fase iniziale, mi prescrive degli occhiali che mi aiutano, anche se poco.
Andando avanti con gli anni arrivo al 2015, altra visita, stesso oculista, il quale dopo aver visto una nuova mappa corneale mi dice senza spiegarmi un granchè che devo effettuare due trapianti e che mi poteva mettere in lista...
Ovviamente impaurito, cerco di "arrangiarmi" andando avanti... ma con delle difficoltà.
Circa 6 mesi fa, dopo aver letto qualche informazione, mi reco da un ottico, contattologo, che dopo non poche misurazioni e prove mi fa realizzare delle LAC semirigide, le quali, passato il primo stress di adattamento, già da subito mi hanno fatto riscoprire "il mondo", vedendolo in "3D" con tutte le sfaccettature... ho iniziato a rivedere le rughe, le imperfezioni, le espressioni della gente che incontravo.
Tale LAC però (specialmente quella destra) dopo 15/20 min "scappano", fuoriuscendo dal bulbo o quasi sempre spostandosi dal centro.
L'ottico mi dice che sono io che "ammicco" troppo o che la deformazione del cheratocono è tale da farle spostare.
In ogni caso, le uso una volta a settimana per poche ora.. anche perchè, nonostante veda molto meglio, a parte lo spostarsi, dopo delle ore iniziano a darmi noia.
Qualche sera fa, durante il sonno, mi sveglio con un dolore tipo "fitta" nell'occhio destro, quello messo peggio, lacrimazione e sensazione di qualcosa che si sia lesionato o rotto.
Nella preoccupazione cerco di vedere come si evolve, recandomi alla guardia medica, mi danno un collirio e mi dicono se continua di recarmi al PS.
Allo stesso tempo fisso un appuntamento alla Clinica del Prof. Sarnicola a Grosseto, che scopro essere uno specialista affermato per questo tipi di problemi, dal quale mi reco oggi.
Oggi dal Sarnicola, dopo attente misurazioni, il Prof. Sarnicola mi spiega che sulll'occhio sinistro potrebbe "bastare" un cross linking, però causandomi quasi sicuramente una pedita della vista per i primi mesi dopo il trattamento, con una ripresa successiva con delle probabilità che il cheratocono non vada avanti.
Per l'occhio destro invece mi spiega la DALK, differenziandola dal trapianto totale, spiegandomi tutti i passaggi da fare, e facendomi capire che la DALK ha una durata più lunga rispetto ad un trapianto totale.
Conclude inoltre, che il mio caso sull'occhio destro è abbastanza urgente ed attendere ancora vorrebbe dire ricorrere ad un intervento di urgenza e a quel punto con trapianto totale e non DALK.
Finisco dicendo che sono un tipo ansioso, con episodi di attacchi di panico e tutto ciò di certo non mi aiuta e anche se messo davanti a dei fatti pratici, vorrei evitare degli interventi.
Cosa potete dirmi a riguardo
Cè realmente una alternativa agli interventi
Rischio davvero che da un giorno all'altro debba correre per un trapianto
Vi ringrazio sin da ora per eventuali consigli .
Saluti
Edi