Arriva dall’Università di Harvard una nuova opzione al trapianto di cornea: la cheratoprotesi. I ricercatiori hanno messo a punto una cornea artificiale, che permette di sostituire quella opaca con una particolare protesi trasparente in materiale sintetico. La sua peculiarità è di non poter andare incontro ad opacamento, risolvendo così i vari gradi di cecità del paziente.
La “Boston Keratoprothesis” consiste nella sostituzione della cornea del paziente con una protesi in titanio e polimetilmetacrilato, inserita in un lembo di cornea di donatore, che funge da supporto, e quindi viene impiantata nell’occhio del paziente insieme a una lente a contatto. Il pioniere di questa tecnica in Italia, dopo una lunga e proficua collaborazione con la Massachusetts Eye and Ear Infirmary dell’Università di Harvard è il dott. Aldo Fronterrè oculista di Milano e Pavia specialista di chirurgia corneale. “L’intervento dura un’ora e quindici minuti in anestesia locale (si ricorre alla generale per i bambini) e viene eseguito in day-hospital – afferma Fronterrè – il paziente quindi può ritornare a casa il giorno stesso”.