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Cheratoplastica a "fungo" PDF Stampa E-mail
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L’intervento consiste nel trapianto microcheratomo-assistito di in una ampia lamella di stroma superficiale(9 mm di diametro e 200 μm di spessore circa) e di una lamella di stroma profondo ed endotelio relativamente piccola (5 mm di diametro); ne risulta un trapianto a forma di fungo, caratterizzato da una rapida cicatrizzazione della ferita e dalla conservazione di gran parte dell’endotelio ospite. Inoltre, la dissezione eseguita mediante microcheratomo permette di realizzare centralmente un interfaccia compatibile con un’acuità visiva di 10/10.

Il bottone profondo viene mantenuto in sede senza l’impiego di punti, mentre una sutura continua singola in nylon 10-0 fissa il la lamella superficiale al lettoricevente; la sutura può essere rimossa a 3 mesi dall’intervento.

La tecnica presentata unisce i vantaggi della chirurgia lamellare (rapida guarigione postoperatoria, ridotta distorsione della superficie corneale e rimozione delle suture a 3 mesi dall’intervento) con i vantaggi della chirurgia perforante (eliminazione di tutte le opacità anche molto profonde); inoltre viene sostituita una minima porzione di endotelio (20% circa) riducendo così il rischio di un rigetto immunologico. Infatti, poiché è stata dimostrata una migrazione di cellule endoteliali oltre la ferita chirurgica verso aree a minor densità cellulare, in caso di rigetto immunologico dell’endotelio donatore le cellule endoteliali dell’ospite potrebbero ripopolare il bottone donatore profondo preservando la trasparenza del lembo ed evitandone lo scompenso.

 
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